Attualità

Negli ultimi giorni si sono moltiplicate le prese di posizioni sul destino futuro di villa Santa teresa, ora che dalla fase di sequestro si è passati alla definitiva confisca. Si confrontano due posizioni: da un canto che vorrebbe 'integrare' villa Santa Teresa in una struttura pubblica, ed era un pò, almeno così ci era parso di capire, la linea che stava portando avanti da tempo allorchè era l'amministratore giudiziario dei beni di Aiello, il dr. Andrea Dara.

Ora è Giosuè Marino che presiede il board della clinica, sempre collaborato però dal dr. Giampiero Oteri, già amministratore delegato di villa Santa Teresa.

altE' di oggi la presa di posizione dell'on. Pietro Alongi del NCD che in un comunicato prende chiaramente posizione “Villa Santa Teresa diventi parte del sistema sanitario regionale” è questa l'opinione chiara dell'ex vicepresidente della Provicnia regionale di Palermo.

“La struttura d’eccellenza Villa Santa Teresa di Bagheria, nel novero dei beni sequestrati alla mafia, deve confluire all’interno delle cliniche pubbliche del servizio Sanitario regionale, così come stabilisce la delibera di Giunta n. 266 del 22 luglio 2013” - continua il deputato NCD i che ha depositato un atto ispettivo in Ars e chiede al presidente della commissione Antimafia, Nello Musumeci, di convocare in audizione il prefetto Marino, commissario giudiziario dello stesso centro, visto che, nel frattempo, si è costituito un gruppo di studio allo scopo di formare una cooperativa privata cui si vorrebbe passare la proprietà della struttura.

“Al contrario – rimarca Alongi – e così come hanno sottolineato nelle loro note anche le organizzazioni sindacali, occorre predisporre ogni atto utile all’affidamento di Villa Santa Teresa alla Regione e al suo inserimento nell’elenco delle strutture sanitarie pubbliche, nonché premunirsi contro qualunque rischio di ulteriori infiltrazioni mafiose e da qualsiasi condizionamento che non salvaguardi l’occupazione di tutti i lavoratori, che hanno contribuito a rendere Villa Santa Teresa una struttura di vera eccellenza”.
L’interrogazione, indirizzata al presidente Crocetta e all’assessore alla Sanità, cui si chiede di accelerare i tempi per il trasferimento della proprietà alla Sanità regionale, richiede lo svolgimento d’urgenza.

Va giù duro, da parte sua il Movimento 5 stelle che in una nota pubblicata su  'Il Grillo di Bagheria' dal titolo 'Quali sono i reali interessi su villa Santa Teresa' scrive:

'Vista la situazione poco chiara e vista l’importanza di una struttura ospedaliera pubblica a Bagheria, i portavoce regionali del MoVimento Cinque Stelle, attraverso una mozione approvata in aula sono riusciti ad impegnare il Governo Regionale alla richiesta dei beni confiscati per l’affidamento di tali società all’Azienda Ospedaliera Pubblica della Provincia di Palermo.

In seguito alla confisca definitiva sancita da una sentenza della Corte di Cassazione viene nomitato un nuovo Consiglio di Amministrazione, presieduto da Giosuè Marino e composto dall’avvocato Giovanni Chinnici e dal Dott. Luigi Croce, che nomina il Dott. Gianpiero Oteri, Direttore Operativo, lo stesso Dott. Oteri che era in tutti i consigli di amministrazione delle società di Michele Aiello.

Inoltre nonostante il commissariamento, il più stretto collaboratore dell’ ing. Aiello, Roberto Rotondo (Condannato nel processo Aiello), ha collaborato sempre in modo molto stretto con i commissari.

A questo punto noi ci chiediamo: 'è davvero cambiato qualcosa? Quali sono i reali interessi su Villa Santa Teresa? Cosa o chi non deve essere toccato?'

“Ad oggi – afferma il portavoce regionale Salvatore Siragusa – temiamo che possa essere messo in atto un tentativo di costituzione di una cooperativa, sostenuta dall’intreccio politico affaristico, che potrebbe portare alla gestione privatistica di Villa Santa Teresa. Di tutto questo il Presidente Crocetta e l’Assessore Borsellino sono a conoscenza?”

Non manca la voce dei sindacati dei lavoratori

"Villa Santa Teresa a Bagheria è una struttura d'eccellenza in ambito sanitario, dotata di know tecnologico e professionale di altissimo livello. E' necessario che il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta e l'assessore alla Salute, Lucia Borsellino, si confrontino con le sigle sindacali per rilanciare la clinica, ormai passata allo Stato, dopo anni di amministrazione giudiziaria". 

Lo hanno dichiarato Valerio Lombardo componente della segreteria territoriale della Fp Cgil, Piero Li Vigni, responsabile della Sanità privata della Cisl Fp Sicilia e Angelo Montalto, componente della segreteria territoriale della Uil Fpl.

L'unica nota stonata in questo serrato confronto che deciderà il destino di decine e decine di lavoratori e di una delle strutture sanitarie di eccellenza nel nostro territorio è l'assenza della politica bagherese, in ben altre faccende affaccendata.

 

nella foto di copertina Andrea Dara con Lucia Borsellino

nella foto interna l'on. Pietro Alongi con Bartolo Di Salvo


 

Caro Direttore, ancora una volta mi trovo a scrivere e raccontare quello che ormai è sotto gli occhi di tutti, un economia mondiale, nazionale, regionale e comunale che non lascia scampo a nessuno, vedi licenziamenti, fallimenti, chiusure etc. Tante famiglie su lastrico con potere d’acquisto prossimo allo zero .

Succede anche a Bagheria, la città (o paese) perché non siamo ancora certi della definizione da dare visto che non c’è più un ufficio statale che resista sul territorio, vedi Tribunale, Collocamento, Esattoria; aspettiamo tristemente Inps, Agenzia delle Entrate, in sintesi una Città Fantasma.

Andiamo ai fatti.

Lunedì mattina mi ritrovo in Corso Umberto a dovere aprire il mio negozio mentre mi accorgo di un’altra saracinesca abbassata: un negozio completamente chiuso, ma purtroppo non è il solito negozio ma una storica “putia” di scarpe (cioè di quelle “putie” che hanno attraversato due generazioni dal 1960 ad oggi).

Tutto ciò induce a gettare uno sguardo nel passato, a ricordare quegli anni ’80 che hanno contribuito a sfamare generazioni di famiglie proprio attraverso le attività commerciali del Corso Umberto (per i  più nostalgici  ricordiamo il Bar Aurora, il supermercato Bagnasco, il negozio di scarpe Cristina etc.e prima ancora gli empori di Benedetto Mineo, Totò Giammanco, la torrefazione Titi, la salumeria Morreale).

Perché non tutti possono ricordare che quel corso, inteso 'stratunieddu' anche negli atti notarili, così com’era, rappresentava un polo commerciale così fiorente che si faceva a gara per accaparrarsi alcuni metri quadri per impiantarvi una attività commerciale; comunque la mia riflessione non vuole essere la solita di parte per il corso chiuso, ma bensì una riflessione rivolta a tutti, a quei commercianti che sono stati disuniti, a quei politici che hanno ridotto il corso alla solita passeggiata (il salotto buono della città), ai proprietari delle mura dei negozi che continuano a richiedere affitti salati, quindi la colpa è di tutti noi perché un vecchio saggio recita:  'ogni popolo ha il governo che si merita'.

Chi vi scrive, sa benissimo, che potrebbe toccare pure a lui, dovere gettare la spugna; d'altronde visto l’ultimo increscioso vicenda del cimitero, non ci resta che da osservare amaramente che “non possiamo più neanche andare a piangere i nostri defunti”.

Luca Scalisi
Commerciante dal 1967

 

Un originale modo di festeggiare la donna è l’iniziativa organizzata dalla Presidenza del Consiglio comunale e patrocinata dall‘assessorato alla Cultura e Pari Opportunità per l’8 e 9 marzo 2014, a Villa Cattolica che farà da cornice per due appuntamenti dedicati all’universo femminile.

A partire dalle ore 9.30 di sabato 8 marzo verrà presentato il volume di Claudia Fucarino “La Palermo delle Donne – guida a percorsi di altro genere” di Navarra Editore con la prefazione di Simonetta Agnello Horby.

In occasione delle due giornate si potrà effettuare la visita gratuita e guidata del Museo Guttuso organizzata dall’assessorato guidato da Dora Favatella Lo Cascio.

Nel corso della due giorni verrà allestita la mostra “Le acconciature del ‘900” a cura del noto acconciatore, Pino Ciacia, il quale realizzerà anche una performance real time di acconciature ispirate allo stile del ‘900 acconciando 4 modelle.

A Casteldaccia invece, con apposita delibera in data 20.02.2014 il comune  ha conferito la cittadinanza Onoraria alla costumista e scenografa Santuzza Cali. L' iniziativa nasce da una sollecitazione della sezione locale della FIDAPA guidata da Miranda Cuffaro.

In occasione della festa delle donne dell' 8 marzo il sindaco di Casteldaccia Fabio Spatafora donerà alla signora Cali' una targa che riporterà gli estremi del prestigioso riconoscimento.

La cerimonia dell' 8 marzo come già accaduto in passato sarà organizzata dalla FIDAPA presso i locali del Centro Diurno di via Ugo La Malfa.

 

 

"Villa Santa Teresa a Bagheria è una struttura d'eccellenza in ambito sanitario, dotata di know tecnologico e professionale di altissimo livello. E' necessario che il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta e l'assessore alla Salute, Lucia Borsellino, si confrontino con le sigle sindacali per rilanciare la clinica, ormai passata allo Stato, dopo anni di amministrazione giudiziaria". 

Lo dichiarano Valerio Lombardo componente della segreteria territoriale della Fp Cgil, Piero Li Vigni, responsabile della Sanità privata della Cisl Fp Sicilia e Angelo Montalto, componente della segreteria territoriale della Uil Fpl.

I sindacalisti hanno incontrato lunedì scorso il consiglio d'amministrazione di Villa Santa Teresa. "Il presidente del Consiglio d'amministrazione, Giosuè Marino - dichiarano Lombardo, Li Vigni e Montalto - è stato disponibile al confronto e abbiamo concordato di convocare periodicamente incontri per affrontare tutte le questioni rimaste in sospeso. Abbiamo precisato che non riteniamo come migliore soluzione la costituzione di una cooperativa, ipotesi che peraltro non convince oltre 100 lavoratori".

"Il presidente Giosuè Marino - concludono Lombardo, Li Vigni e Montalto - ha sottolineato che il compito del Consiglio d'amministrazione è quello di gestire la struttura, in attesa della decisione finale dell'agenzia nazionale per i Beni confiscati alla mafia. Riteniamo dunque imprescindibile incontrare subito il presidente Crocetta e l'assessore Borsellino, per capire quali indicazioni vorrà fornire la Regione siciliana all'agenzia nazionale per i Beni confiscati sul futuro di Villa Santa Teresa".

 

 

CGIL, CISL e  UIL  Sanità
 

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