Attualità

La vicenda del cantante Gianni Vezzosi ha fatto tornare a galla polemiche e contrapposizioni che videro fieramente opposti la scorsa estate a Bagheria, opinione pubblica e partiti sulla opportunità della presenza alla festa del Patrono S.Giuseppe ed in una città come Bagheria, di un cantante che nelle sue esibizioni sembra riecheggiare quella subcultura camorristico-mafiosa che si respira non solo tra i vicoli di Forcella e Ballarò, ma in quasi tutte le provincie di Campania e Sicilia.

Scese in campo nello scorso mese di luglio l’opinione pubblica che su facebook e sui siti di informazione si divise polemicamente, scesero in campo i partiti ed i consiglieri comunali che a stragrande maggioranza firmarono un sorta di appello contro l’organizzazione dei festeggiamenti in onore del Santo. (Vai all'articolo "18 consiglieri comunali: non è questa la festa di San Giuseppe che avremmo voluto") 

In quel momento apparve un po’ come una guerra di religione, di opposti settarismi; non era così ci dice oggi la cronaca. 

Abbiamo rispolverato quanto scrissero allora diciotto consiglieri al di là delle divisioni politiche  o di partito, da Emanuele Tornatore del PD a Gino Di Stefano del PID in un comunicato dove “oltre a: prendere le distanze dall’intera organizzazione della festa .…si dissociano dai messaggi mediatici di certi artisti le cui performance sono state previste all’interno del programma dei festeggiamenti”.

"Consentire l’esibizione di chi portatore di disvalori, malinteso senso dell’onore e della dignità, la guapparìa come modello di vita, la condizione mafiosa o camorristica come un habitus educativo culturale da cui non si riesce a prescindere, sarebbe diseducativo nei confronti della nostri giovani"- dicevano alcuni; mentre gli altri ribattevano :”Sono solo canzonette”.

Succede spesso parlando di artisti soprattutto, attori o cantanti, che si dica: “Nella vita privata di ogni giorno è preciso come nei film o nelle canzoni”. Lo si dice spesso con tono elogiativo, ma nel nostro caso.vale il contrario.

Il pestaggio che, stando alle accuse, Gianni Vezzosi avrebbe commissionato contro un uomo reo di avere testimoniato a favore della sua ex compagna in un processo in cui il Vezzosi era imputato di violenze sulla donna, la dice molto lunga su quanto ci fosse di partecipazione e di immedesimazione nella subcultura che permea i testi delle canzoni del Vezzosi.

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Abbiamo quindi sbagliato a farlo esibire a Bagheria: stando a quanto accaduto successivamente .

Ma l’errore è sempre in agguato in questi eventi in cui, ed è un tema che riguarda tante feste patronali nelle iniziative si inseriscono personaggi equivoci e ambigui.

E se è vero che in mezza Sicilia, a partire da Catania, è stata denunciata la presenza di figure discusse dentro le confraternite religiose, è altrettanto difficile impedire che certe contaminazioni avvengano

La Chiesa da qualche anno proprio per evitare di essere accusata di tolleranza, si occupa e “risponde” solo delle cerimonie religiose, non benedicendo come un tempo avveniva con la presenza dei parroci nei comitati dei festeggiamenti, sacro e profano.

Anche le amministrazioni dei comuni, soprattutto di quelli più a rischio, dovrebbero essere più cauti in queste situazioni. 

E’ una notizia importante della quale non si può che compiacersi  per tutta una serie di motivi, e che avrà nei prossimi mesi un effetto benefico sull'economia locale, perchè una somma che oscillerà da cinque a dieci milioni di euro verrà ad alleviare le tasche di quelle attività commerciali e artigianali che ricadono all'interno delle Z.F.U., appunto Zone franche urbane.

Intanto vediamo di cosa si tratta: il presidente della Regione Rosario Crocetta ha incontrato giovedì 6 dicembre a Roma il ministro della Coesione territoriale Fabrizio Barca, dal quale è riuscito ad ottenere lo sblocco di tutta una serie di finanziamenti comunitari.

Per quello che ci riguarda più da vicino ha ottenuto lo sblocco di 150 milioni  di euro di risorse per i venti comuni siciliani in graduatoria da due anni per le cosiddette Zone Franche Urbane: nella speciale graduatoria, allora stilata dalla Regione, Bagheria è al secondo posto subito dopo Palermo e Brancaccio.

Questi i comuni entrati a far parte della graduatoria pubblicata dalla Regione: Aci Catena, Acireale, Augusta, Bagheria, Barcellona, Caltagirone, Cstelvetrano, Catania, Erice, Favara, Giarre, Messina, Partinico, Sciacca, Termini Imerese, Trapani.

Le Zone franche urbane sono delle aree urbane ben delimitate con una delibera dal consiglio comunale, in virtù della quale le aziende artigianali o commerciali che ricadono all’interno di questo perimetro, avranno diritto per i prossimi cinque anni ad un sostanzioso sconto sulle tasse, sui contributi previdenziali, oltre che su Tosap, Tarsu e IMU.

L’entità dello sconto dipenderà da quanto verrà assegnato a Bagheria in sede di ripartizione delle risorse e del numero di piccole aziende commerciali e artiginali che, avendone i requisiti, presentaranno la richiesta di accedere ai benefici.

Va ricordato, ad onor del vero e della cronaca, che a battersi in prima fila, guardato un po’ come un sognatore o un visionario, a seconda dei punti di vista, fu l’ex consigliere del PD Eustachio Cilea, che si intestò questa battaglia e riusci, sindaco Sciortino, a far votare al consiglio la delimitazione delle ZFU ed alla giunta una deliberazione,  la n° 62 del 9/7/2010 in cui si presentava richiesta alla Regione per l’inserimento in questa speciale graduatoria di comuni.

A distanza di anni i fatti quindi gli stanno dando ragione: quel percorso che a qualcuno sembrava generico e fumoso produrrà a breve una significativa immissione di risorse nell'economia bagherese, e viene premiato anche un lavoro difficile e certosino che realizzarono gli uffici, e questo perchè i requisiti per la zonizzazione delle ZFU erano articolati e complessi.

C'erano una serie di parametri e di indicatori da rispettare dal numero di imprese al tasso di disoccupazione, dalla presenza di servizi ad alcuni indici di qualità della vita ecc.., per questo si è dovuto operare con molta accortezza sulle cosiddette "zone censuarie" in modo da rientrare perfettamente nella griglia di punteggi imposti dalla legge istitutiva delle ZFU. Va detto una volta tanto che gli sforzi degli amministratori sono stati premiati.

Le aree più importanti comprese nella ZFU sono senz'altro quelle a ridosso degli assi viari più importanti della città: corso Butera, corso Umberto, Via Palagonia, Via Città di Palermo (nella parte alta), e Via Ignazio Lanza di Trabia.

 

 

 

Si è concluso il 30 novembre il concorso “DIFFERENZIARTI TI PREMIA”, qualche giorno per elaborare i dati ed ecco i risultati:

Oltre 120 famiglie hanno conferito direttamente presso l’Oasi Ecologica
3300 kg circa di rifiuti sono stati recuperati

Da quando è attiva l’Oasi Ecologica hanno conferito più di 1.000 utenti.
Tanti sono i cittadini che, al di la dei premi riconosciuti in occasione delle varie campagne di incentivazione, hanno dimostrato e continuano a dimostrare un forte senso civico ed una grande sensibilità verso le tematiche ambientali e soprattutto verso una differenziazione dei rifiuti per il loro avvio al recupero ed al riciclaggio.
Abbiamo conosciuto tante persone eccezionali con la voglia di dare il loro contributo a favore di una causa cosi importante che coinvolge l’intero territorio, sia dal punto di vista ambientale che economico.
Abbiamo conosciuto persone che coinvolgendo amici e parenti si sono impegnati in una gara di solidarietà per poter devolvere il premio ad una associazione di volontariato.
Abbiamo visto conferire nonni e nipoti, genitori e figli.
Abbiamo fatto una bellissima esperienza che ci ha arricchiti e che per questo vogliamo ripetere.

CLASSIFICA

 NOME E COGNOME KG RACCOLTA DIFFERENZIATA

1° CAROLLO MASSIMO 2.728
2° BUTTITTA FRANCESCO 990
3° SPINNATO CATERINA 498,5
4° GIAMMANCO ANTONINA 364,5

Ringraziamo tutti i cittadini che hanno partecipato, e continuano a partecipare alle nostre iniziative .
Il sig. Massimo Carollo (primo classificato) e la signora Caterina Spinnato, facente capo al gruppo di persone che hanno sostenuto la gara di solidarietà, hanno devoluto il premio a una associazione culturale attiva nel sociale che devolverà questi premi ai bambini meno fortunati.

Nei prossimi giorni verrà comunicata la data della premiazione.


Grazie e buon conferimento!

 

 

Tempo fa, era il luglio del 2009, mi sono cimentato in un gioco dal titolo “se fossi ... candidato a sindaco, quale programma?” e ho formulato alcune piccole proposte, che sono state esposte in questo stesso portale informativo (http://www.bagherianews.com/attualita/3019.html). Eravamo nel periodo precedente il rinnovo degli organi amministrativi comunali, che ha determinato l’elezione dell’attuale sindaco. Forse erano idee di difficile realizzazione, visto che nessuna è stata presa in considerazione. Però non mi rassegno e voglio continuare a dare il mio piccolo contributo. Questo volta ho deciso di affrontare il tema delle gallerie commerciali. Per questo motivo ho effettuato una piccola ricerca su internet. Dal sito wikipedia.org (enciclopedia online), alla voce gallerie commerciali risulta: “sono vie (o piazze) completamente al coperto, aperte solo al traffico pedonale su cui si affacciano vetrine, ingressi di negozi e bar.

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Esempi di questa generazione di gallerie sono presenti in molte città italiane, la più famosa è sicuramente la galleria Vittorio Emanuele in Piazza Duomo a Milano che ha il merito di aver introdotto il nome di Galleria. Una seconda epoca d'oro per la nascita delle gallerie è quella legata alla nascita dei grandi centri commerciali, dei quali le gallerie commerciali rappresentano uno degli elementi costitutivi fondamentali.”

Continuando la mia indagine ho trovato un esempio di strada al coperto (Hays Gallery – vedi foto) alle rive del Tamigi–Londra. Perché, questa ricerca? La risposta è molto semplice: ormai tutti siamo alla ricerca di punti di riferimento non solo per l’offerta commerciale ma anche di aggregazione sociale, di divertimento e ristorazione, in grado di accogliere anche eventi di interesse sociale e culturale. Per questo motivo, ad esempio, preferiamo andare nei grandi centri commerciali, piuttosto che nel nostro corso Umberto. In questo momento di crisi tutti abbiamo il dovere di ricercare soluzioni per invertire la tendenza. Personalmente, sono convinto che noi bagheresi dobbiamo essere in grado di accorciare la distanza tra la realtà e il sogno.

Sfruttiamo la realtà rappresentata dal nostro Corso Umberto I, e poi, siccome sognare non costa nulla, creiamo le condizioni per scelte forti, che però devono essere condivise (amministrazione, cittadini, commercianti, soprintendenza): penso, in particolare, alla realizzazione di una galleria commerciale nel nostro corso principale (Baarìa Gallery), il cui progetto potrebbe essere definito attraverso un bando di concorso nazionale e/o internazionale.

Realizziamo anche un servizio su tram (possibilmente ecologico) con un percorso rotatorio che, partendo dal parcheggio di via Ing. G. Bagnera, attraversa la via Federico II e tutto il corso Butera, arriva a piazza Madrice, per consentire l’accesso alla galleria.  

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Il percorso di ritorno potrebbe partire dalla stessa piazza, attraversare la via Carà e la via Città di Palermo per arrivare al parcheggio di partenza. Sono convinto che quel luogo al coperto, opportunamente organizzato, non avrà nulla da invidiare ai grandi centri commerciali, e costituire un ulteriore motivo di attrazione turistica.

L’Amministrazione Comunale a tale scopo, potrebbe predisporre un apposito avviso pubblico, finalizzato alla ricezione di manifestazioni di interesse per valutare la sussistenza del mercato rispetto alla realizzazione di tale iniziativa. L'avviso è necessario per favorire la partecipazione e la consultazione del maggior numero di operatori potenzialmente interessati, dimostrare la praticabilità e convenienza economica dell’opera, fornire utili elementi di valutazione, nonché proposte all’Amministrazione.

Forse, come già detto, è soltanto un sogno, oppure una semplice “provocazione”; ma a volte i sogni si avverano e le provocazioni favoriscono il dibattito.

Carlo Tripoli 

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