Brevi

Sabato 19 luglio a partire dalle 18.30, a  22 anni di distanza dall'eccidio di via D'Amelio, l’amministrazione comunale sarà presente alla celebrazione eucaristica tenuta da padre Francesco Michele Stabile, presso la parrocchia di San Giovanni Bosco in contrada Monaco, poi si recherà presso villetta Vittime della Mafia dove ci sarà un momento di ricordo e raccoglimento.

Alla presenza delle Forze dell’Ordine, che sono state tutte invitate dall’amministrazione, interverranno. alle ore 19.30. il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, l’assessore alla Cultura e Politiche della Legalità, Rosanna Balisteri, l’artista Elisa Martorana che esporrà la sua opera fotografica “Mafia breakfast” realizzata dall’artista in memoria di disumani riti mafiosi.

Interverranno inoltre Rosanna Montalto vicepresidente vicario di Confcommercio Sicilia con delega alla legalità e il presidente della Camera di Commercio di Palermo Roberto Helg.

La cerimonia si concluderà con un momento musicale attraverso l’esecuzione di brani di del cantate ed interprete Giuseppe Galioto, del cantautore Gaetano Cangialosi e del chitarrista Giulio Cerami.

Giorno 18 Luglio del c.a si è svolto nei locali della SER. ECO srl una gara di raccolta differenziata organizzata dai bambini del GREST del Convento Sant’Antonio.

All’incontro hanno partecipato diverse squadre contraddistinte da magliette di varie colori, formate da bambini e genitori che hanno raccolto imballaggi in plastica presso le famiglie residenti nella zona di S. Antonio. Il materiale, portato presso la SER. ECO srl dagli stessi bambini, è stato pesato ed avviato al recupero sotto l’occhio attento dei piccoli visitatori, che hanno posto domande agli operatori dimostrando notevole interesse e sensibilità su tematiche importanti per il futuro del nostro territorio.

I bambini coinvolti nell’iniziativa hanno inoltre appreso le corrette modalità di conferimento dei rifiuti attraverso l’esperienza del conferimento diretto di materiale riciclabile.

L’ incontro è stato senza ombra di dubbio un’esperienza positiva, l 'ennesima dimostrazione dell' importanza della formazione dei bambini su tematiche così cruciali. La consapevolezza che i rifiuti possono diventare una risorsa permette di sperare che un futuro migliore sia possibile grazie all’ impegno dei piccoli cittadini di domani.
 

Il Consigliere Rosario Giammanco in merito a quanto pubblicato su Bagheria News in data 16 luglio u.s, circa la querela per minacce sporta nei suoi confronti dal Sindaco Patrizio Cinque, per i fatti accaduti durante la seduta del Consiglio Comunale dello scorso 8 luglio, dichiara di essere sereno e fiducioso nell’operato della Magistratura, poiché quanto accaduto lascia poco spazio a qualsivoglia interpretazione, dettata dal mero tentativo di cercare di rimediare all’ingiustificata aggressione di cui è stato vittima, come documentato dalla registrazione audio del Consiglio.

Rosario Giammanco, consigliere comunale e capogruppo lista 'Insieme'

Ergastolo per Salvatore Lo Piccolo e Salvatore Liga. Ci sono due colpevoli per l'omicidio di Calogero Di Bona. La sentenza della Corte d'assise di Palermo strappa, definitivamente, all'oblio una vicenda rimasta per troppo tempo dimenticata.

Di Bona, maresciallo della polizia penitenziaria dell'Ucciardone, uscì di casa una sera di fine agosto del 1979. E non vi fece più ritorno. Solo l'ostinazione dei figli della vittima ha consentito di riaprire il caso. In particolare di Giuseppe Di Bona che aveva appena 6 anni quando smise di potere guardare il padre negli pochi.

Giuseppe ha cercato il papà ogni mattina al risveglio. Nel frattempo è diventato adulto. Poi un giorno, cliccando su un motore di ricerca, trovò un vecchio verbale del collaboratore di giustizia Gaspare Mutolo. Lo consegnò agli avvocati Fabio Lanfranca, Oriana ed Emanuele Limuti che chiesero la riapertura delle indagini. Oggi l'avvocato Lanfranca, appena letto il verdetto, è ai familiari del maresciallo che rivolge il suo unico pensiero: “E' merito loro, non c'è altro da aggiungere”,

da livesicilia.it

 

Lo scrive sulle pagine palermitane di Repubblica di oggi Salvo Palazzolo, secondo cui ai p.m. Francesca Mazzocco e Caterina Malagoli il pentito avrebbe riferito che 'due anni fa, durante un'udienza del processo 'Perseo', Giuseppe Di Giacomo mi disse che con Vincenzo Di Maria e Massimo Mulè avevano ormai deciso l'omicidio di Coscia, perchè il maresciallo continuava a dare troppo fastidio con le sue indagini'.

Flamia avrebbe chiarito che il progetto è ancora in piedi: "mi dissero che non si sarebbero fermati, la decisione era ormai uscita dal carcere', ed è per questo che anche se Giuseppe Di Giacomo è stato freddato da un commando in via Eugenio L'Emiro, la notizia preoccupa molto gli ambienti investigativi, in ragione del fatto che la mafia di Porta nuova si è rivelata la più forte del capoluogo.

Il maresciallo Michele Coscia, del Nucleo investigativo, pugliese di origini è da oltre vent'anni in Sicilia, ed ha prestato per tre anni servizio anche a Bagheria.

Il primo contatto con cosa nostra siciliana fu l'orrendo delitto consumato ai danni di tre donne della famiglia di Francesco Marino Mannoia, che da qualche settimana raccontava a Falcone i segreti di cosa nostra del territorio: la strage fu consumata in via Angiò a Bagheria ed in quella occasione uno dei primi ad accorrere fu proprio Giovanni Falcone che non poteva capaciarsi come mai una notizia che era stata tenuta riservatissima fosse già nota ai mafiosi.

 

Venerdi 18 luglio alle ore 18.30 presso la libreria Interno 95 a Bagheria ( prol. di Via Dante) verrà presentato l'ultimo libro di Carlo Barbieri.

Con lui converserà Anna Maria Spena che leggerà alcuni brani del libro.

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Una serie di 19 racconti intriganti, in cui il lettore è preso in un gioco serrato fatto di humor e mistero, tenerezza e colpi di scena, ribaltamenti di prospettiva e finali sorprendenti come giochi di prestigio.

Aspettatevi di tutto: dal fascino del thriller “Il fico nella palma” alla irresistibile comicità di racconti come “La coda, La coppola e Lo zù Peppino e la crisi dell’occidente”, comicità che scaturisce dall’osservazione della vita di tutti i giorni ma anche dalla fantasia pura, e che talvolta è il veicolo di considerazioni insospettabilmente profonde.

Troverete la verità sull’Aldilà… ma anche una surreale e maliziosa indagine del commissario Mancuso che compare nel racconto “ Il segreto del Grand e Scrittore Andrea ”. I racconti sono uno ad ambientazione siciliana e l’altro no, per questo “Uno sì e uno”. E, come sempre nei racconti di Barbieri, troveremo il tempo di lettura indicato sotto il titolo: “Così sull’autobus, in sala d’attesa o in bagno, uno si regola” – ci suggerisce l’autore.

 

Nota Biografica sull'autore

Carlo Barbieri, è nato a Palermo nel 1946. Per molti anni dirigente responsabile del marketing mercati esteri presso una ultinazionale chimica, scrive racconti brevi e gialli prevalentemente ad ambientazione siciliana. Ha pubblicato "Pilipintò - Racconti da bagno per Siciliani e non", ediz. Zerounoundici, "La pietra al collo" e "Il morto con la zebiba", entrambi ambientati a Palermo Editore Todaro. ”Uno sì e uno no” è il suo ultimo libro.

 

 

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