Sergio Flamia: il clan di Porta nuova vuole eliminare il maresciallo dei CC. Michele Coscia

Sergio Flamia: il clan di Porta nuova vuole eliminare il maresciallo dei CC. Michele Coscia

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Lo scrive sulle pagine palermitane di Repubblica di oggi Salvo Palazzolo, secondo cui ai p.m. Francesca Mazzocco e Caterina Malagoli il pentito avrebbe riferito che 'due anni fa, durante un'udienza del processo 'Perseo', Giuseppe Di Giacomo mi disse che con Vincenzo Di Maria e Massimo Mulè avevano ormai deciso l'omicidio di Coscia, perchè il maresciallo continuava a dare troppo fastidio con le sue indagini'.

Flamia avrebbe chiarito che il progetto è ancora in piedi: "mi dissero che non si sarebbero fermati, la decisione era ormai uscita dal carcere', ed è per questo che anche se Giuseppe Di Giacomo è stato freddato da un commando in via Eugenio L'Emiro, la notizia preoccupa molto gli ambienti investigativi, in ragione del fatto che la mafia di Porta nuova si è rivelata la più forte del capoluogo.

Il maresciallo Michele Coscia, del Nucleo investigativo, pugliese di origini è da oltre vent'anni in Sicilia, ed ha prestato per tre anni servizio anche a Bagheria.

Il primo contatto con cosa nostra siciliana fu l'orrendo delitto consumato ai danni di tre donne della famiglia di Francesco Marino Mannoia, che da qualche settimana raccontava a Falcone i segreti di cosa nostra del territorio: la strage fu consumata in via Angiò a Bagheria ed in quella occasione uno dei primi ad accorrere fu proprio Giovanni Falcone che non poteva capaciarsi come mai una notizia che era stata tenuta riservatissima fosse già nota ai mafiosi.