Brevi

Un pilota dell'Alitalia ha sparato alcuni colpi d'arma da fuoco la sera di Pasqua nella sua abitazione di Todi, probabilmente nel corso di una lite. La procura di Spoleto ha informato la compagnia sottolineando, in una nota, che non spettano alla magistratura le «valutazioni concernenti l'idoneità al servizio svolto per l'Alitalia».

L'Alitalia ha sospeso immediatamente il pilota segnalato dalla procura di Spoleto per aver sparato nel corso di una lite. «Non è al momento impegnato in servizi di comando e di volo - spiega un portavoce - Alitalia, informata dell'accaduto, ha avviato tutte le verifiche del caso e disposto l'immediata sospensione del pilota dall'attività di volo».

Degli spari contro una parete, nel corso di una lite in famiglia avvenuta in casa, si parla oggi sui giornali locali, senza però indicazioni sull'autore. Da una nota della procura di Spoleto, che coordina le indagini dei carabinieri, emerge ora che i colpi «sarebbero stati sparati... dal sig. Maurizio Foglietti, pilota dell'Alitalia». 

Il procuratore Alessandro Cannevale, «al fine di evitare il diffondersi di notizie non rispondenti al vero», rende noto che sono in corso indagini per ricostruire la dinamica dei fatti: indagini che «muovono dalle ipotesi di minaccia grave e di danneggiamento aggravato, reati che non consentono l'adozione di misure cautelari o interdittive». «Eventuali accertamenti sullo stato di salute delle persone coinvolte nell'episodio - prosegue la nota della procura spoletina - potranno essere condotti, laddove se ne ravvisi la necessità, per i soli riflessi di natura penale. Non sono invece di competenza di questo Ufficio le valutazioni concernenti l'idoneità del sig. Foglietti al servizio svolto per l'Alitalia».

Foglietti ha tra l'altro comandato il volo di linea dell'Alitalia con il quale il 14 febbraio scorso il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva raggiunto Palermo per una visita privata.

 Il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, ha convocato nuovamente, mediante la dirigente del settore, i sindacati che rappresentano i dipendenti Coinres, il consorzio in fallimento che si è occupato della raccolta dei rifiuti in città e dal quale il Consiglio comunale ha decretato nell’ultima seduta consiliare la definitiva rescissione del contratto.

I sindacati sono stati invitati per il prossimo martedì 7 aprile, alle ore 10.00, in sala Giunta, palazzo Butera.

L’amministrazione fa sapere che non ci saranno altre convocazioni. “Se non verranno procederemo ad accordi con ogni singolo lavoratore – riferisce il sindaco – il nostro obbiettivo è quello di tutelare i posti di lavoro ma, al contempo, di non far pesare eccessivamente il costo del personale sulla Tari che i cittadini pagano".

"Anche con l’Ato Palermo (la società d’ambito per la gestione integrata dei rifiuti dell’Alto Belice) - riferisce il sindaco sono giunti ad un accordo Sindacale, intendiamo usare quell’ accordo come base di lavoro per la contrattazione”. 

Intanto giungono segnalazioni di cumuli di rifiuti che vengono dati alle fiamme, via Andronico e piazza Indipendenza, anche perchè in alcune zone del paese, Via città di Palermo e affluenti, è ormai da dieci giorni che non viene raccolta la spazzatura. La foto che pubblichiamo si riferisce al rogo di stanotte in piazza Indipendenza.

E’ stata avvertita a Palermo, Casteldaccia e Mazara del Vallo la scossa di terremoto di magnitudo 3.7 che alle 16:46 di oggi pomeriggio ha interessato la Sicilia occidentale, al largo di Trapani e Palermo, nel basso Tirreno.

La scossa s’è verificata a 9.3km di profondità e secondo i dati diffusi dal servizio INGV “Hai Sentito il Terremoto” è stata avvertita soprattutto a Palermo (17 segnalazioni) ma anche a Casteldaccia (una segnalazione) e Mazara del Vallo (una segnalazione).

Nessun danno segnalato.

da meteobagheria.it

In un momento storico e di forte impatto per Bagheria come l’uscita dal Coinres, mi mortifica molto parlare di una vicenda frutto di stanchezza e nervosismo.

I consiglieri di minoranza, nei loro interventi di ieri, hanno manifestato la volontà di querelarmi per un post dai toni sicuramente accesi ma assolutamente non rivolti alle persone, ma solamente alla sfera politica.

Ho assistito al consiglio comunale del 31 marzo dalle 16.00 alle 4.30 circa del mattino; tornata a casa ho poi aspettato che mio marito, il cons. D’Anna, rientrasse, attendendo sveglia fino alle 8 del mattino.

Lo sconcerto nell’apprendere che la seduta si era risolta in un rinvio mi ha portata a scrivere parole fuori luogo e pesanti, distanti dal mio modo solito di fare.

A mia discolpa posso dire che la stanchezza, la tensione e la preoccupazione mi hanno fatto usare dei toni che non mi appartengono, e che avviliscono me per prima per la situazione spiacevole generata.

Come molti consiglieri di opposizione potranno confermare, mio marito ed io abbiamo sempre cercato di moderare i toni, ognuno nel ruolo che gli compete, per evitare che le sedute consiliari diventassero terreno di scontro anziché di proposizione e per instaurare un clima sereno tra maggioranza e opposizione. Con alcuni consiglieri, più vicini a me per età e frequentazioni, è capitato varie volte d’incontrarsi al di fuori dell’aula e di dialogare serenamente e in un clima amichevole; mi mortifica quindi questo episodio, e rivolgo a loro delle scuse particolari, in nome di quel rapporto cordiale che ho sempre cercato di mantenere al di là dei colori politici.

Posso affermare senza tema di smentita di essermi SEMPRE rivolta con educazione ai consiglieri di minoranza, rispettando non solo la figura istituzionale che rappresentano ma anche e soprattutto la persona che c’è dietro il ruolo.

Se i toni da me espressi hanno offeso la persona e non pungolato il politico (come era mia intenzione), porgo le mie più sentite scuse, che spero saranno accettate anche di persona alla prima occasione utile.

Chi ha avuto modo di conoscermi sa che dedico gran parte del mio tempo per scopi benefici ed eventi cittadini: sono sicura che i consiglieri di minoranza riconosceranno, in me, quello spirito di dedizione a Bagheria che essi stessi hanno. In nome di questo comune intento e nello spirito della Pasqua imminente, spero che questa vicenda si chiuda qui, tornando al clima di serenità e cordialità che ho sempre cercato di favorire.


Tamara Carone

 

Anche quest’anno è possibile devolvere il 5x1000 all’Associazione O.N.L.U.S. “da Generazione a Generazione” attraverso la compilazione dei modelli 730, CUD, Unico e Unico Mini. Un gesto semplice, concreto e che non costa nulla (lo Stato rinuncia a una quota delle imposte per destinarla ad organizzazioni non-profit) ma che fa la differenza per i bambini che vivono disagi economici e sociali.

Le donazioni a favore dell’Associazione contribuiranno a far fronte alle principali necessità di questi bambini con l'acquisto di pannolini, di abiti, di scarpe. A far fronte alle improvvise e delicate visite mediche specialistiche, ovvero alle spese scolastiche, perchè il diritto allo studio sia garantito a tutti!

Inoltre, grazie al Tuo contributo, sosterrai insieme a noi il progetto “Dammi la Mano” con cui si intende:

– Assicurare ai minori in età di obbligo scolastico e prioritariamente in difficoltà, la possibilità di un’offerta formativa fortemente individualizzata idonea a garantire i diritti allo studio, all’istruzione ed al successo educativo;

– Ad impedire che la deprivazione socio-culturale possa tradursi in inferiorità umana,ovvero in incapacità dei singoli ad esprimere e a soddisfare i propri bisogni senza assumere condotte irregolari e/o delinquenziali;

– A difendere i più deboli dai rischi e dai disagi,

– A combattere e ad eliminare ingiustizie e sofferenze.

Per devolvere il 5x1000 all’Associazione “da Generazione a Generazione” è necessario porre nel riquadro relativo alle Onlus la propria firma e il nostro codice fiscale

9 0 0 1 4 8 2 0 8 2 4.

Con il tuo aiuto potrai offrire un sostegno reale a difendere la causa dei bambini a rischio ed a migliorare il nostro paese. Dai la mano anche tu!Ti ringrazio a nome di tutti i bambini e dei volontari dell’Associazione per questo aiuto che ci incoraggia a proseguire nel cammino.

IL PRESIDENTE ANGELA PERGOLIZZI  380/1386280

                              
 

L'uscita dal Co.In.res rappresentava un capo saldo del programma elettorale del MoVimento 5 Stelle che finalmente pone le basi per una più seria e concreta programmazione.

Che il Co.In.Res fosse un mostro dalle numerose teste era oramai noto da tempo, e certamente il recesso sarebbe dovuto essere portato avanti anche delle precedenti amministrazioni per evitare che i debiti continuassero ad accumularsi.

Mi ritengo pertanto molto soddisfatto dell'atteggiamento tenuto in aula dal mio gruppo consiliare, che ha mostrato in questa occasione un'immensa maturità politica, avvalorata dal fatto di essere rimasti composti in aula per più di 30 ore.

Volevo riservare un ringraziamento ai quindici consiglieri dei quali mi vanto di essere il Capogruppo.

Credo sia la prima volta nella storia che una maggioranza sia tanto solida e compatta, venendo rappresentata egregiamente dal lavoro di Patrizio Cinque e della giunta comunale.

Non posso che dirmi grato per l'appoggio che i cittadini hanno fornito in questo particolare frangente, comprendendo le difficoltà e mostrando una sensibilità davvero encomiabile.

Marco Maggiore, capogruppo del MoV 5 stelle nel consiglio comunale di Bagheria

Sull'argomento ha preso posizione anche l'Associazioen Net Left con un comunicato che riportiamo.


Esprimiamo soddisfazione per l’uscita dal Coinres, mostro mangiasoldi causa maggiore del dissesto bagherese, oggetto di indagine della Corte dei Conti, che ci auguriamo faccia presto nell’individuazione dei colpevoli.

A scriverlo Luca Lecardane, coordinatore regionale e Giusi Sanfilippo,coordinatrice del circolo bagherese dell’associazione Net Left. Bisogna che la giustizia contabile individui presto i colpevoli, fra cui coloro che non hanno controllato quando sono stati approvati dei bilanci falsi del Coinres in consiglio comunale e che oggi si ergono a paladini dell’uscita dal Coinres, o fra cui vi sono quelli che fanno parte di partiti o hanno sostenuto partiti che hanno lastricato la strada al Coinres, e fra i vari amministratori, è una questione di legalità e di giustizia. 

A noi ora interessa la difesa de i livelli occupazionali sia dei lavoratori Coinres, di cui si parla chiaramente nella delibera, sia degli ex temporary, questi ultimi senza uno straccio di sostegno da dicembre; la raccolta differenziata per diminuire il conferimento in discarica e a sostegno dell’ambiente; un regolamento che escluda le fasce deboli dal pagamento delle tasse comunali, fasce che non sono in grado di pagarle perché con introiti bassissimi o nulli, regolamento che deve prevedere sanzioni contro i furbetti; l’installazione delle telecamere per sanzionare chi getta rifiuti in orari o luoghi diversi da quelli previsti o contro chi brucia i rifiuti facendo un danno ambientale notevole visto che l’incendio dei rifiuti provoca emissione di diossina, un veleno pericoloso per uomini e animali. Infine ci auguriamo che, gli stessi partiti presenti in consiglio comunale, abbiano la coerenza di battersi in Assemblea Regionale Siciliana e dentro il governo regionale per un piano dei rifiuti regionale che non provochi più chiusure di discariche, motivo per il quale non solo a Bagheria, ma anche in altri comuni siciliani, troppo spesso i rifiuti rimangono per strada.

Vigileremo affinché si vada avanti in fretta, nonostante, siamo contrari all’abbandono della strada della partecipata comunale,che avrebbe permesso, se messa in mano ad un manager qualificato invece che a politici come è stato fatto col Coinres, risparmi notevoli relativamente alla parte dei guadagni che vorrà, giustamente, un privato.
Bagheria 03/04/2015
L’ufficio stampa

 

Uscire dal Coinres è certamente la cosa giusta, il Coinres è causa principale del dissesto del nostro Comune e sinonimo di un servizio a dir poco vergognoso. Bene aver proceduto in tal senso,seppur occorreva dare maggiori risposte alle domande delle opposizioni.
Detto questo occorre essere propositivi, la liquidazione del Coinres va accelerata e portata a termine per quantificare il reale debito e va con forza contestato tutto quanto il nostro ente ritiene, dietro legittimi motivi, di non dovere riconoscere. Bagheria dovrebbe essere a capo ,già da tempo, di questo percorso.
Non possiamo non notare che si arriva alla situazione odierna,invece, dopo quasi un anno in cui si è tergiversato inseguendo il fantomatico progetto della Spa con cui gestire il servizio e finendo per perpetrare noli a caldo e a freddo e "palicedde" varie.
La città è sporchissima.
Sin da subito la strada da seguire era l'affidamento a terzi del servizio all'interno dell'Aro tramite una gara europea.
All'appuntamento di questi giorni si doveva arrivare preparati e con la gara già pronta, se non addirittura espletata, per garantire continuità al servizio, per procedere verso un netto miglioramento della qualità dello stesso e per rispondere anche alle legittime preoccupazioni sul fronte occupazionale.
Così non è stato, Sindaco e giunta hanno perso mesi preziosissimi e adesso, a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza sanitaria, si procederà con ordinanza all'affidamento diretto del servizio.
Occorre prestare molta attenzione, trattasi di un servizio primario, di un affidamento delicato in un settore che desta fortissimi interessi, si parla di cifre importanti,notevoli.
Ci auguriamo che l'Amministrazione monocolore 5 stelle presti le dovute attenzioni e garantisca così un servizio degno di questo nome in condizioni di trasparenza amministrativa.

Daniele Vella, direzione regionale Pd.

Nell’ultima seduta di consiglio comunale è stata votata la delibera di recesso, del comune di Bagheria, dal Consorzio CO.IN.RES..
Tale recesso, pur avendo il consenso da parte di tutto il Consiglio Comunale, non è stato votato all’unanimità ma ha visto il voto di astensione, da parte di alcuni, ed il mio unico voto contrario.
Qualcuno potrebbe pensare che ci sia una contraddizione tra l’intendimento ed il voto espresso. Ma non è di questo che si tratta.
Il mio voto contrario è andato alla delibera presentata dal Sindaco e dall’Amministrazione.
In questa delibera, infatti, oltre a contenere il recesso, del Comune di Bagheria, dal Consorzio CO.IN.RES. si chiedeva di legittimare il Sindaco ad effettuare un percorso confuso e per molti versi illegale.
Nonostante le nostre insistenze per separare il recesso dalla “DELEGA IN BIANCO”, che probabilmente era il vero obiettivo che si prefiggeva il Sindaco, l’Amministrazione ha ritenuto di dover votare un unico atto.
La mancanza di chiarezza, la frettolosità e la confusione dell’Amministrazione sulla “exit strategy” dal CO.IN.RES., (si pensi che dopo aver discusso per otto mesi sull’opportunità di costituire una S.P.A., per la gestione del ciclo rifiuti, improvvisamente l’Amministrazione ha mutato strategia, chiedendo immediatamente un voto che portava a conseguenze incerte e confuse), mi ha portato ad esprimere un voto contrario su questa delibera.
Quindi in maniera inequivocabile, per quel che mi riguarda, sono assolutamente favorevole al recesso dal consorzio CO.IN.RES..
Tuttavia ho votato contro la delibera portata in consiglio poiché penso che, nell’immediato, piuttosto che un risparmio si possa avere un aggravio di spesa che in definitiva pagheranno i cittadini.
Penso ai numerosi contenziosi che l’Amministrazione si troverà ad affrontare con esito incerto, vista la decisione, seppur giusta, ma affrettata e poco ponderata.
Nonostante le mie perplessità, avrei votato favorevolmente se fosse stato approvato l’emendamento, da me presentato, sull’assunzione della RESPONSABILITÀ PATRIMONIALE degli eventuali danni che tale “DELEGA IN BIANCO” poteva provocare.
In buona sostanza NON DEVONO ESSERE I CITTANI A PAGARE LE CONSEGUENZE DELLE SCELTE FRETTOLOSE DI QUALCUNO!
I consiglieri del Movimento Cinque Stelle hanno bocciato questo emendamento e per tale motivo mi hanno indotto ad esprimere un voto contrario.
Quindi, sottolineo ulteriormente che il mio “NO”, non è andato al recesso del Comune di Bagheria dal Consorzio CO.IN.RES., come impropriamente viene riportato nella cronaca della seduta, ma, ad un atteggiamento arrogante ed ad una mancanza di chiarezza sulle procedure e le conseguenze che queste potrebbero avere.

Cons. Angelo Barone (Cambiare Bagheria).
 

Altri articoli...