Brevi

E' morto nella mattinata di oggi nella sua casa di via Domenico Sciortino a Bagheria, dopo lunga malattia l'ingegnere Cosimo Scianna, per tutti 'Minuccio': aveva 71 anni.

Ai nipoti Peppino e Caterina, l'abbraccio affettuoso di Angelo e Lorenzo Gargano e di bagherianews.com. I funerali si svolgeranno martedì 22 settembre alle ore 11 presso la Chiesa del Santo Sepolcro a Bagheria.

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Pochi e quasi tutti della mia generazione, si possono ricordare di (Minuccio) Cosimo Scianna, l'ingegnere 'sognatore' con la testa tra le nuvole, ma solo apparentemente. Si era diplomato al Liceo Classico 'Francesco Scaduto' di Bagheria e subito dopo la laurea in ingegneria, conseguita a Padova,  si era trasferito in Germania, a Monaco di Baviera dove visse lavorando alla Siemens per tantissimi anni.

Dicevamo apparentemnte con la testa tra le nuvole perchè era un ingegnere elettronico che per certe sue intuizioni nelle tecnologie informatiche nel campo dei microprocessori, fece la fortuna della sua azienda, e quando ormai sessantenne scelse di ritornare a Bagheria, la Siemens gli fece ponti d'oro per trattenerlo a lavorare lassù in Germania.

Ma il richiamo della Sicilia era troppo forte oltre che il desiderio di restare vicino all'anziana madre, e neanche le proposte economiche che gli furono fatte per la sua  la straordinaria professionalità, furono un motivo sufficiente per farlo restare in Germania.

Quando arrivò in Sicilia voleva mettere su qualcosa, un'azienda informatica in particolare, ma non riuscì a portare a termine il suo disegno.

Era cresciuto in campagna, a Ramacca, dove il padre Peppino Scianna gestiva una 'macchina d'acqua' come un  tempo si chiamavano, ed aveva un carattere disponibile e affettuoso; una grande perdita rappresentò per lui nel 1988 la morte del fratello Pietro, che era più che un fratello; era un amico e un punto di riferimento. 

Angelo Gargano

Si svolgeranno lunedì 21 settembre alle ore 15.30 presso la Chiesa delle Anime Sante di Bagheria, le esequie di Giovanni Sorci, il bagherese, capocantiere presso la cava Giardinello di Trabia, vittima incolpevole, assieme a Gianluca Grimaldi, della follia omicida di Francesco La Russa, operaio della stessa cava che era stato licenziato.

Nel pomeriggio di ieri è stata eseguita l'autopsia presso l'Istituto di Medicina Legale e sin dal pomeriggio di oggi la salma verrà traslata presso l'abitazione della famiglia Sorci a Bagheria  in via Di Pasquale, 26, da dove domani muoverà il corteo funebre.

Con l’ordinanza n. 69/2015, il sindaco Patrizio Cinque ha proclamato lutto cittadino nella giornata di oggi in concomitanza con i funerali di Giovanni Sorci e Gianluca Grimaldi barbaramente uccisi, lo scorso venerdì 18 settembre 2015, sul posto di lavoro presso la cava di contrada Giardinello a Trabia.

 

Appresa la notizia del duplice omicidio nella cava di contrada Giardinello a Trabia, dove un uomo, Francesco La Russa, ha sparato, uccidendoli, a due colleghi, Gianluca Grimaldi, direttore della cava, e Giovanni Sorce, capo cantiere, quest’ultimo cittadino bagherese, il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, esprime profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie.

Il sindaco si rivolge in particolare alla famiglia del concittadino: “Nessuna disperazione giustifica tanta violenza, è vero la crisi attanaglia le famiglie ma di fronte ad un crimine che distrugge due famiglie, anzi tre non c’è giustificazione che tenga – dice Cinque – siamo vicini all’immenso dolore delle famiglie di Giovanni Sorce e Gianluca Grimaldi, a tutti loro le mie più sentite condoglianze, unite a quelle di tutta la città che rappresento”.

E’ stato sequestrato lungo la provinciale 88, detta dei valloni, tra Bagheria e Casteldaccia un immobile illegalmente adibito a discoteca. Il provvedimento di sequestro preventivo è stato emesso dal Tribunale di Termini Imerese ed è la conseguenza di una lunga serie di accertamenti, eseguiti proprio nel locale dalla Polizia di Stato, nel corso dei mesi di luglio ed agosto.

L’immobile – fa sapere la Polizia – senza alcuna licenza e senza avere osservato le prescrizioni dell’Autorità a tutela della pubblica incolumità, era una volta a settimana adibito a luogo aperto al pubblico per serate danzanti”.

Gli eventi che talvolta raggiungevano le 300 presenze venivano pubblicizzati tramite internet e personale addetto alle public relation.

Tali spettacoli aggiungono dalla Poliziaavvenivano in un immobile che rientra nel “progetto del patto territoriale di Bagheria e comprensorio, per attività produttiva artigianale di lavorazione del legno” in forza del quale, l’indagato aveva ottenuto un finanziamento pubblico, a condizione che l’immobile fosse destinato ad attività produttiva, artigianale per la lavorazione del legno”.

Il proprietario dell'immobile è stato denunciato

Intorno alle ore 11:00 di ieri, 18 settembre 2015, un giovane armato di pistola commetteva una rapina ai danni di un distributore di benzina.

Un Carabiniere della Compagnia di Misilmeri, libero dal servizio, di passaggio in zona, notava il giovane allontanarsi di corsa dal distributore con l’arma in pugno e sceso dall’auto iniziava ad inseguirlo, chiedendo, al contempo, un supporto alla Centrale Operativa che prontamente mandava in ausilio diverse pattuglie.

Ne scaturiva un inseguimento che si protraeva per alcuni minuti nella zona industriale di Villabate, fino a quando i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Misilmeri bloccavano il rapinatore identificato in LA ROSA Gianluca, nato a Palermo, classe 1996, ivi residente.

Il LA ROSA aveva, ancora, con sé, la pistola con la quale aveva minacciato il gestore del distributore, rivelatasi poi essere una esatta replica a salve della Beretta 92, priva del previsto tappo rosso e la somma di circa 350 euro (incasso del distributore , poco prima sottratto).

La pistola, i colpi a salve e lo scooter Aprilia SR 50, con cui il LA ROSA era giunto nei pressi del distributore, sono stati posti sotto sequestro.

Il rapinatore veniva arrestato con l’accusa di rapina e condotto agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo presso il Tribunale di Palermo.
 

A finire nei guai è stata una donna, che non si era rassegnata alla fine della relazione con l'ex marito. Ed è a Ficarazzi che stanotte c'è stato l'epilogo della vicenda che per tanto tempo aveva visto la moglie porre in essere persecuzioni e pressioni psicologiche nei confronti dell'uomo.

La polizia è stata contattata dai vicini di casa della coppia che segnalavano all'ingresso di una piccola palazzina una donna che stava sferrando diversi colpi al portone con un martello.

Si trattava della quarantenne che, per l'ennesima volta, si era recata a casa del marito con cui è in corso la separazione. L'uomo di recente si era trasferito esasperato dai continui appostamenti da parte della moglie che non gli avrebbe risparmiato diverse scenate di gelosia e dalle telefonate ossessive ad ogni ora del giorno e della notte.

Stanotte la moglie ha lasciato il figlio minorenne a casa, a Bagheria, e pur trovandosi agli arresti domiciliari  disposti a luglio, dopo la denuncia della vittima, ha cominciato a tempestare di martellate il portoncino dell'abitazione dell'uomo

 

Sono state identificate le vittime della follia omicida di Francesco La Mantia consumatasi oggi presso la cava Giardinello: sono Gianluca Grimaldi, palermitano, direttore della cava, 38 anni, e il capo cantiere Giovanni Sorce, bagherese di 56 anni, che abitava in via S.re Di Pasquale.

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