Sabato 27 luglio alle 21.30 a Bagheria, nell’atrio di Villa San Cataldo, “Casa Teatro”, dopo il successo dei quattro saggi, rappresentati all’Arsenale delle apparizioni di Casteldaccia, (Gesuiti) ripropone Hollywood, lo spettacolo realizzato dal gruppo “Oltre il sipario senior”.
La performance teatrale, scritta e diretta da Rosamaria Spena, con ricerca e composizione musicale a cura di Federico Arnone, è inserito nel calendario della manifestazione, organizzata dalla comunità ecclesiale e dall’associazione Sant’Ignazio di Loyola, per i festeggiamenti in onore di Sant’Ignazio.
14 “attori in corso d’opera”, come li definisce la regista, professionisti in diversi settori lavorativi, con personalità, certezze caratteriali e vissute sensibilità individuali, si sono calati per mesi nelle non semplici discipline tecniche e teoriche del lavoro e della ricerca teatrale ed hanno concluso il percorso con la realizzazione di questa rappresentazione.
'Si tratta di una rielaborazione di una precedente edizione – spiega Rosamaria Spena- che si basa su tempi e situazioni di quotidiana normalità, sconvolti all’improvviso da un evento inatteso.
In un neanche troppo immaginario microcosmo cittadino di oggi , un gruppo di donne, unite tra loro dall’appartenenza ad un’associazione femminile che agisce nel sociale, si ritrova a fare i conti con le proprie realtà di famiglia, lavoro ecc. e il desiderio di realizzare un piccolo grande sogno.
Da qui nasce una serie di scene, tra il comico e l’assurdo, che dipanando la storia della realizzazione di questo sogno, raccontano le storie di ognuna di loro, ma specialmente mettono in luce identità diverse e considerazioni sulla vita di oggi, sulla difficoltà di accettarsi, sulle problematiche sociali che noi tutti viviamo o subiamo.
Il tono di questa commedia portata avanti con i ritmi e i tempi del cabaret è volutamente ironico e leggero, lo spazio scenico è interamente agito dalle diverse caratterizzazioni attoriali, che dichiarandosi e relazionandosi tra di loro creano, di volta in volta, l’intreccio dei vari rapporti interpersonali.
'Gli interpreti dello spettacolo –conclude la Spena- hanno “giocato” con se stessi, hanno accettato le regole che la scena esige e che il lavoro di gruppo pretende: anche solo per questo, vanno apprezzati e seguiti con attenzione, simpatia e calore'.