Brevi

Sul cosiddetto protocollo 'Farfalla', che consentiva agli agenti dei servizi incontri riservati con i pentiti indaga anche il Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza. Il fatto è stato reso noto dopo le polemiche dei giorni scorsi e delle successive indagini di magistrati palermitani che vogliono vederci chiaro su un 'accordo' tra il vecchio Sisde e il dipartimento carcerario che consentiva agli uomini dei servizi di coniattare in maniera assolutamente riservata alcuni confidenti e pentiti di particolare spessore, scavalcando le normali procedure di legge.

Il Copasir avvierà alcune audizioni con i responsabili dei servizi segreti dal 2004 ad oggi oltre che con i ministri degli interni e della giustizia di quel periodo Pisanu e Castelli.

Le indagini hanno preso l'avvio dopo il ritrovamento di una lettera intimidatoria sulla scrivania del p.m. Scarpinato e delle notizie trapelate circa gli incontri in carcere di uomini dei servizi con il  pentito bagherese Sergio Rosario Flamia

Così come ci aveva preannunciato l'agronomo comunale, dr. Giovanni Sorci, si è ritenuto che dopo il crollo di uno dei quattro grossi pini, le cui radici risultavano vistosamente danneggiate dai lavori di pavimentazione della piazzetta, anche gli altri potevano creare una situazione di rischio.

Per questo, riteniamo, sono stati tagliati direttamente alla base del fusto, anche se a molti che si chiedono quali saggi o controlli possano essere stati effettuati in così breve tempo,  la decisione è parsa particolarmente frettolosa.

E' interevnuto sull'argomento un comunicato dell'amministrazione che riportiamo:

A seguito del crollo improvviso di un albero, avvenuto lo scorso 7 ottobre, che fortunatamente non ha prodotto danni a cose o persone, l’amministrazione comunale si è vista costretta a tagliare i 3 pini che sovrastavano piazza Leonardo Da Vinci, davanti la scuola Bagnera.

L’ufficio competente al verde pubblico ha esaminato non solo l’albero caduto ma anche gli altri tre che erano presenti nella piazza ed ha stabilito che i tre pini erano pericolosi e potevano creare situazioni rischiose soprattutto per i tanti piccoli studenti che ogni giorno si recano all’istituto Bagnera.

Abbiamo pensato dapprima, e necessariamente, all’incolumità dei bambini della scuola Bagnera – dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici e all’Ambiente, Fabio Atanasio – “coadiuvati dati tecnici, dai vigili del fuoco ed in particolar modo dall’agronomo comunale abbiano ritenuto che non ci fosse altra possibilità che non tagliare gli alberi che comunque verranno presto sostituiti con piante più confacenti al luogo, al terreno e alla pavimentazione lì presente”.

In più parti della città infatti sono presenti alberi che non sono adatti alla piantumazione in ambiente urbano e le cui radici spesso fuoriescono dal terreno spaccando i marciapiedi e creando situazioni che mettono a repentaglio l’incolumità dei cittadini. Nel caso di piazza Leonardo Da Vinci si è dovuto intervenire con il taglio degli alberi proprio per questo motivi.

 

Erano circa le 16 di ieri quando le radici di un grosso pino, pinus pinea, uno dei quattro che adornano piazzetta Leonardo Da Vinci, antistante la scuola 'G.Bagnera' di Bagheria, hanno cominciato a scricchiolare, e subito dopo l'abero è cominciato a venir giù lentamente dando il tempo ad una signora seduta su una panchina, l'unica persona in quel momento presente sulla piazza, di allontanarsi e di guardare la scena da una distanza di sicurezza.

Sono accorsi i Vigili del fuoco e l'assessore ai Lavori pubblici, Fabio Atanasio e naturalmente tanti curiosi.

Le cause, secono il dr. Giovanni Sorci, agronomo del comune, vanno individuate in una serie di fattori concomitanti: il fatto che al momento in cui furono eseguiti i lavori di pavimentazione della piazzetta andarono danneggiate in parte le radici, le abbondanti piogge dei giorni scorsi che avevano senz'altro appesantito l'albero, e la naturale postura della pianta che avendo i muri esterni delle case a ridosso da un lato tende naturalmente a piegarsi verso il lato opposto.

Adesso l'intera area della piazzetta è transennata e si provvederà al più presto al ripristino del passaggio per i ragazzini che quotidianamente vanno a scuola, anche se, ci precisava l'agronomo, sarà adesso necessario effettuare un accurato controllo sugli altri tre pini rimasti per cercare di capire se corrono lo stesso rischio.

"Due pesi e due misure o mera distrazione? Mentre ad Alessandria, Comune in dissesto, sono bastati 56 giorni per l'insediamento della commissione straordinaria di liquidazione, a Bagheria, a distanza di cinque mesi, è ancora tutto fermo. Cosa sta aspettando il ministro Alfano?".

A chiederlo sono Francesco Campanella e Fabrizio Bocchino, senatori di Italia Lavori In Corso (ILIC), che, in un atto ispettivo ad hoc, si rivolgono al titolare del Viminale per sapere "a che punto è la pratica nel Comune siciliano e, soprattutto, quali sono le ragioni di un simile ritardo".

"E' sconcertante - concludono - che a Bagheria sia ancora negata la possibilità di lavorare al proprio risanamento". 

Un folto gruppo di volontari in occasione dei Festeggiamenti in Onore di Maria SS del Lume hanno iniziato il recupero del monumento ai “Caduti del Mare”, con onore a Maria Stella del Mare, luogo da tempo tormentato da atti vandalici che avevano deturpato in maniera consistenza la vivibilità e la sacralità del posto, tanto da essere abbandonato a se stesso e a qualsiasi rito liturgico.

Luogo Sacro in cui avveniva la celebrazione della messa e la deposizione della corona di fiori, da anni divenuto un riparo per chi voleva liberarsi dei propri “bisogni”.Oggi dopo tanti anni con il contributo di molti cittadini e l’impegno dei volontari la luce risplende in quel luogo. 

Il recupero della statua alla Madonna funge da buon esempio ed è l’inizio di una campagna di sensibilizzazione e valorizzazione delle aree verdi e dei monumenti del piano stenditore,nonché di alcune antiche tradizioni. A breve il parroco effettuerà la benedizione del sito.

Danilo Cesarini
 

 Il gup Wilma Mazzara ha ammesso la deposizione del nuovo collaboratore di giustizia Antonino Zarcone, mafioso di Bagheria (Pa), al processo "Argo" che vede alla sbarra 26 imputati per mafia ed estorsioni. Zarcone, anche lui imputato, aveva chiesto di fare dichiarazioni spontane durante l'ultima udienza del processo che precedeva la sentenzalla sentenza, durante le quali l'imputato ha rivelato di aver iniziato a collaborare con la giustizia il 29 settembre.


L'udienza è stata rinviata al 16 ottobre per il deposito delle trascrizioni dei verbali del neo pentito, di cui finora ci sono solo le sintesi. Nel verbale del del 29 settembre, Zarcone si accusa delle due estorsioni che gli vengono contestate in questo procedimento e ricostruisce i meccanismi della famiglia mafiosa di Bagheria.

"La co-reggenza fra me, Antonio Messicati Vitale e Giacinto Di Salvo consisteva in una divisione di ruoli - ha raccontato Zarcone - Io ero incaricato dei rapporti con i palermitani, Messicati Vitale si occupava dei contatti con i mandamenti fuori Palermo (come Misilmeri) e Di Salvo delle estorsioni e dei lavori all'interno della famiglia di Bagheria.

Il vero capo, però, era Nicola Greco che si relazionava con Di Salvo".

 

 

 

 

 

Il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, ha nominato l’assessore Fabio Atanasio nuovo vice-sindaco della Città delle ville.

Il neo-vicesindaco aveva recentemente dato le dimissioni da consigliere comunale, lasciando il posto a Francesco Paladino, primo dei non eletti del movimento 5 stelle

Nella determina sindacale si legge che “si è ritenuto opportuno procedere alla parziale modifica delle competenze attribuite agli assessori per una riorganizzazione nell’attribuzione delle materie di competenza di ciascuno all’interno dei servizi comunali”.

Sempre in un’ottica di razionalizzazione di servizi e deleghe, con precedente atto il sindaco aveva investito l’assessore Alessandro Tomasello della delega delle Attività produttive e Commercio prima di competenza dell’assessore Luca Tripoli.

 

Fonte  Ufficio Stampa del comune di Bagheria

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