E' morto intorno alle 13 di oggi Tommaso Pagano, avrebbe compiuto 90 anni il prossimo mese di agosto: sino a qualche settimana fa, malgrado i suoi problemi di cuore, era in condizioni eccellenti, anche in considerazione dell'età.
Una brutta caduta poco più di un mese fa con la conseguente rottura del femore aveva determinato un serio aggravamento del quadro clinico ed oggi si è serenamente spento.
Ai figli Piera, Ezio, Pino e Rosellina, alle nuore Anna Martorana ed Emma Di Giacomo, ai generi Pino Gargano e Gaetano D'Agati, ai numerosi nipoti, l'abbraccio partecipe e affettuoso di bagherianews.com e del suo direttore Angelo Gargano in particolare, che Masino Pagano lo conobbe bene durante gli anni in cui svolsero, sia pure su sponde politiche contrapposte, la loro attività politica sui banchi del consiglio comunale di Bagheria.
I funerali si svolgeranno Lunedì 2 febbraio alle ore 15.00 alla Chiesa delle Anime Sante.
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Lo vedevamo spesso Don Masino, al mattino durante la sua passeggiata quotidiana, l'ultima volta poche settimane fa, dritto come un fuso, passo ancora fermo e portamento distinto; lo salutavamo e rispondeva prontamente al nostro saluto, anche se la sua risposta era di sempice cortesia perchè accadeva che se ci fermavamo a scambiare qualche parola, c'era la necessità di farci 'identificare'.
Dipendente per tanti anni dell'EAS, Ente Acquedotti Siciliani, fu espressione di quei politici della Democrazia Cristiana, cresciuti sul campo in un rapporto intenso e continuo con la comunità bagherese. Questo legame li portava ad interpretare i bisogni della gente, talvolta piccoli e minuti bisogni, il cui soddisfacimento al tempo portava consenso.
Politica clientelare si chiamava, che dava luogo comunque ad una duplice chiave di lettura; quei canali di comunicazione erano anche canali di comunicazione politica e sociale che presentavano anche l'aspetto di un rapporto con le istituzioni senz'altro più partecipe e convinto rispetto a quanto non avvenga oggi, in cui la politica va per la sua strada, avendo mantenuto le clientele, ma perso la bussola sociale di riferimento costituito dal rapporto minuto e quotidiano con i cittadini, cioè il consenso.
E di consenso 'Don Masino' ne riceveva tantissimo: consigliere dal 1968 ininterrottamente sino al 1984 era stato in diverse occasioni anche assessore; successivamente cedette il bastoncino della staffetta al genero Gaetano D'Agati al tempo del sindaco Giovanni Valentino ed oggi in consiglio comunale siede il nipote Gino D'Agati, prova di un rapporto della famiglia con la politica non occasionale ma profondo e sentito.
Democristiano di vecchio stampo, fieramente anticomunista, fedele interprete della politica dalle 'identità forti' di un tempo, però rispettoso delle idee degli altri, delle persone e dei ruoli istituzionali. Così noi lo ricordiamo.
Angelo Gargano