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Le AQUILE BAGHERIA, formazione di calcio femminile che milita nel campionato di serie A2, ritrovano la vittoria e lo fanno contro una delle squadre piu' forti del girone: l'ACESE.

Su un terreno al limite della praticabilita', reso pesante dalla pioggia degli ultimi giorni, le atlete di SCALIA si aggiudicano l'intera posta in palio con un gran goal di MARIA VARIA che, oltre ad essere la sua quindicesima personale, regala la vittoria in una gara caratterizzata da ritmi elevatissimi, alta intensita' agonistica e da quattro nitide occasioni da goal fallite dalle catanesi.

Una di queste si materializza al termine del primo tempo, quando il capitano dell'acese PESCE, a tu per tu con il portiere bagherese mette incredibilmente a lato a portiere battuto. 

Nel secondo tempo le etnee aumentano il ritmo con le palermitane pronte a ripartire in contropiede. Ma le occasioni migliori e piu' clamorose capitano in sequenza alla velocissima CACCAMO, quando al 60' riesce a sfuggire alla difesa delle AQUILE, salta SCOZZARI e da posizione decentrata mette clamorosamente sul fondo; dopo 5 minuti la scena si ripete: la CACCAMO nuovamente sola davanti al portiere avversario, complice un terreno scivoloso, si allunga la palla e l'azione sfuma al lato.

Ma non e' ancora finita: al 69', il capitano delle acesi PESCE, sfuggita alla difesa avversaria si presenta a tu per tu con SCOZZARI, ma riesce nuovamente ed incredibilmente ad allungarsi la palla fuori.
La doccia fredda per le catanesi non tarda ad arrivare: al 75' su azione di rimessa, BASSANO fa fuori un'avversaria e mette al centro per FICAROTTA; quest'ultima di testa appoggia indietro verso VARIA che colpisce a volo e insacca inesorabilmente la palla nella porta dell'incolpevole CITTA.

I restanti quindici minuti si chiudono con le catanesi riversate in avanti alla ricerca del pareggio ma le AQUILE pronte a ribattere colpo su colpo.

"Davvero una gara esaltante esclama mister SCALIA, che sottolinea l'enorme generosita' messa in campo dalle sue atlete. Su un campo pesante e ai limiti della praticabilita' hanno tirato fuori tutte le energie per portarsi a casa l'intera posta in palio."


QUESTO L'UNDICI MANDATO IN CAMPO DA SCALIA:
AQUILE BAGHERIA: SCOZZARI, FICANO, RAVVOLGI, SETTECASI, GAMMICCHIA, PIRO, CORSALE, BASSANO, VARIA, FICAROTTA, BRUNO (91' FRICANO). IN PANCHINA: TOMASELLO. ALLENATORE: SCALIA

CLASSIFICA AL TERMINE DELLA 16^ GIORNATA:
NAPOLI 46
RES ROMA 35
ORLANDIA CAPO D'ORLANDO 31
AQUILE BAGHERIA 28
ACESE 26
BARI 19
REAL MARSICO 17
CIVITAVECCHIA 12
CAMALEONTE 11
FIANO ROMANO 8
REAL COSENZA 7

Domenica 18 Marzo turno di riposo. Si riprende il 25 in casa contro il CIVITAVECCHIA.

                                                                                                                                          FRANCESCO FORLEO 

Calcio a 5. Un pomeriggio da dimenticare per il Sant'Isidoro del presidente Riccardo Scardina e di mister Marco Mineo, usciti sconfitti dal "Principi di Rammacca" di Bagheria per mano della Futsal Battiati di mister Conti, squadra che adesso ha blindato la terza posizione in classifica allontanando ulteriormente il traguardo dei play-off per i biancorossi, distanti ben 13 punti dai catanesi e superati dalla Juventus Scirea, un punto sopra la squadra bagherese.

Per poter ancora sperare nei play-off, gli uomini di Mineo dovrebbero recuperare ben 4 punti alla squadra di Conti nelle ultime 4 partite rimanenti della stagione. Questo perche' una regola del campionato vuole che tra la terza e la quarta classificata al termine della stagione non debbano intercorrere piu' di 9 lunghezze. Se il campionato dovesse terminare adesso, il Melilli sarebbe promosso in serie B direttamente, mentre a contendersi l'altro posto libero per la serie B sarebbero i catanesi del Viagrande e la Futsal Battiati, rispettivamente secondi e terzi della graduatoria.

Per questo motivo pare ormai chiaro che per agguantare i play-off al Sant'Isidoro servirebbe un vero e proprio miracolo.

Tornando al match di sabato, il Sant'Isidoro era riuscito a passare in vantaggio grazie ad una bella rete di Losanno, tornato nuovamente decisivo dopo un periodo di appannamento. I padroni di casa continuavano a macinare gioco e creare numerose palle da gol, trovando nell'estremo difensore ospite, Pacini, un muro imperforabile.

I catanesi si limitavano a difendere con ordine e provare a ripartire in contropiede, non risultando troppo pericolosi per il quasi inoperoso Scianna. Una grande squadra, tuttavia, si vede per la grande concretezza e lo spietato cinismo che riesce a trovare nei momenti chiave di ogni incontro.

Alla prima vera occasione, infatti, e' Puglisi a siglare la rete del momentaneo 1-1. La rete del sorpasso, invece, arriva in maniera alquanto dubbia e particolare. Riesi viene atterrato in area di rigore da Pacini, per un rigore che ai piu' sembra netto. Il duo arbitrale Sicurella-Termine, pero', non sono dello stesso avviso. Nella ripartenza che segue, gli ospiti sono letali e con Intellisano mettono a segno la rete del definitivo 2-1.

Un sabato festoso, che poteva divenire trionfale si e' invece trasformato in disastroso, visto che toglie quasi del tutto le speranze di play-off ai calciatori e tifosi bagheresi.

Commento mister Mineo:

"Mi dispiace e mi rammarico per questa sconfitta, anche perche' i miei ragazzi avevano giocato la migliore gara della stagione. Una stagione stranissima, che ci ha visto giocare bene e fare punti importanti fuori casa, perdendo di contraltare moltissime occasioni dentro il nostro rettangolo di gioco, solitamente fortino inespugnabile nelle nostre precedenti annate. Quando in casa si pareggiano 5 partite e se ne perdono 2, vuol dire che qualcosa si e' sbagliato. Mi assumo tutte le responsabilita' del caso e mi dispiace non aver dato una gioia alla societa' e ai nostri tifosi. Detto questo, il Sant'Isidoro fin quando la matematica non lo condanna lottera' per onorare il campionato e lo sport come ha sempre fatto".

Salvatore Orifici 

Il terzo anticipo della 27esima giornata di Serie A non è andato nel migliore dei modi per i padroni di casa che perdono 0 a 1 contro la Roma di Luis Enrique. Per il Palermo si tratta del terzo ko consecutivo; quest’ultima sconfitta condanna la rosa di Mutti ad un campionato del tutto diverso da quello che si poteva immaginare per i rosanero. 

E’ stato il goal di Borini, in avvio su assist di Lamela dopo un brutto errore in disimpegno di Munoz, a decidere la partita; regalando alla Roma i tre punti del controsorpasso sull'Inter al sesto posto.

Al di là del regalo iniziale di Munoz, è la squadra di Luis Enrique a dominare in campo, concedendo pochissimo alle ripartenze del Palermo che dopo un primo tempo da dimenticare reagisce nella ripresa. Nei secondi 45’ i rosanero ci mettono anima e corpo, ma, questi non sono gli unici elementi necessari al Palermo per ribaltare il risultato e raggiungere la via del successo. E ora Mutti sono gatte da pelare, buoni i cambi ma non si è capita la logica della squadra.

PRIMO TEMPO

Dopo la batosta con il Milan il Palermo riparte con il 4-3-1-2 rientra Balzaretti, Pisano torna a destra, Munoz in mezzo accanto a Mantovani; Zahavi è preferito al discusso Ilicic dietro a Miccoli e Budan. Luis Enrique invece deve rinunciare – tra gli altri - a Stekelenburg, Osvaldo e Pjanic e si presenta al Barbera con con il consueto 4-3-3 . Confermato il trio Totti-Lamela-Borini, mentre Greco è il terzo di centrocampo, con Simplicio e Marquinho in panchina.

Al Barbera la partita comincia ad andare male per il Palermo fin dai primi minuti, al 3’ Munoz sbaglia ingiustificatamente e Lamela è abile nel sfruttare l’erroraccio e a servire Borini che nel tocco sbilancia la partita a favore della Roma. 

Al 4’ arriva la prima ammonizione ai danni di Barreto che diffidato salterà il Lecce. Ciò che si vede dalla performanze rosanero non promette bene, mentre la squadra ospite dimostra superiorità di gioco fin da subito e gestisce una prima fase di gara in grado di creare sempre azioni fine al vantaggio. La prima palla goal per i padroni di casa arriva al 19’ con Balzaretti che viene però fermato da Lobont che devia sopra la traversa. Al 20’ arriva la seconda ammonizione ai danni di Pisano, che diffidato, salterà come Barreto la prossima di campionato.

Poco dopo Lamela salta Munoz in un fazzoletto con una veronica, Viviano evita il secondo goal e salva sul suo palo. In seguito Miccoli prova un tiro cross, ma, Heinze mette in angolo. Il secondo tempo si conclude con il tentativo di Mantovani che inconcludente non riesce a dare sicurezza al reparto.

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SECONDO TEMPO

All’intervallo Mutti, insoddisfatto della performance dei suoi nei primi 45 minuti di gioco, cerca di porre rimedio e dare una maggiore velocità e imprevedibilità all’attacco rosanero, togliendo dal campo i non pervenuti Zahavi e Budan, inserendo Ilicic ed Hernandez.

I cambi effettuati dall’allenatore rosanero sembrano propositivi per la squadra, che costringe la Roma nella propria metà campo che si affaccia dalle parti di Viviano soltanto al 56' con Lamela e un tiro sull'esterno della rete.

Poco dopo ci provano Ilicic e Donati con conclusioni da fuori area che non preoccupano più di tanto Lobont, E’ possibile evincere con facilità come la difesa giallorossa comincia ad andare in difficoltà sotto la pressione crescente del Palermo che crede nel pareggio.

Poco dopo il portiere rumeno compiendo un miracolo, da terra, prima su Miccoli al 70’ e poi sul tiro di Munoz alzando la sfera sopra la traversa. La partita poi comincia a surriscaldare gli animi: Miccole ed Heinze arrivano quasi alle mani, il capitano rosanero esagera e viene ammonito. Anche lui salta la gara con il Lecce. L’allenatore giallorosso cambia Greco per Marquinho e Bojan per Lamela e pochi minuti dopo Simplicio per Gago, mentre Mutti spende il terzo cambio con Vazquez per Acquah.

Il Palermo si butta in avanti, cercando di sfruttare la stanchezza crescente dei giallorossi, e negli ultimi minuti cerca disperatamente il pari, ma, il muro umano della difesa della Roma tiene duro fino al triplice fischio consentendo alla Squadra di Luis Enrique di portare a casa i 3 punti dai quali dovrà ripartire la rincorsa all’Europa.

Per il Palermo invece si cerca la cura per i suoi mali , cominciando probabilmente da Mutti. Sarà forse la prossima vittima designata di Zamparini? In attesa di soluzioni sicuramente questo 0 a 1, che ha lasciato lo stadio scuro in volto, non sarà presto dimenticato.

Roberta Oliva

Il numero undici rosanero ci aveva provato, dopo novantotto giorni di stop, in occasione della trasferta della 23ª giornata contro il Cagliari, in cui realizzò su calcio di rigore la rete del definitivo 2-1. Il suo rientro, nonostante il goal, non è stato dei più fortunati, coincidendo con un altro infortunio. 

Sabato Abel potrebbe tornare titolare contro la squadra dell’uomo che scommise su di lui, portandolo dal Sud America al Palermo. Proprio riguardo Sabatini, oggi, in press room rosanero ai microfoni di Mediagol, Hernandez ha dichiarato: "Non ho sentito Sabatini in questi giorni, ma magari sabato sarà qui e ci incontreremo".

E´ sempre bello ritrovarlo, una persona a cui voglio molto bene e che ringrazierò sempre. E´ stato lui a portarmi in Europa". Sabato l’attaccante rosanero non ritroverà soltanto Sabatini, ma, anche una Roma reduce da un derby da dimenticare. Quella contro i giallorossi non sarà una sfida facile eppure i propositi dell’uruguayano sono positivi :”Possiamo vincere contro le grandi squadre, a partire dalla gara contro la Roma … Non voglio pensare ad altro che a tornare in campo e giocare. Voglio vivere il presente e dimostrare quello che posso fare”.

Nonostante i buoni propositi e la voglia di ritornare in campo Abel Hernandez finora è stato uno dei più assenti della stagione calcistica 2011/2012 del Palermo calcio, restando fermo a quattro goal, messi a segno contro Inter, Siena, Lecce e Cagliari. Chissà che l’incontro con la Roma non designi la fine della maledizione degli infortuni e magari segni l’inizio dei balli, tipiche esultanze dopo i suoi goal. 

                                                                                                                                                Roberta Oliva

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