Dopo il successo dello scorso anno, domenica 24 maggio a Bagheria ci sarà la seconda edizione dell’originale Caccia al tesoro organizzata dal Bitta.
Quest' anno ci saranno ben tredici squadre iscritte alla “Bitta al tesoro”, che per regolamento dovranno essere composte da un minimo di tre persone fino ad un massimo di dieci.
Come nella più classica delle cacce al tesoro, i componenti delle squadre dovranno, seguendo gli indizi dell’organizzazione, riuscire ad arrivare per primi al bottino appunto; ma per far ciò dovranno risolvere una serie di rompicapi ed enigmi usando fantasia, creatività e spirito di adattamento, dovranno attuare gli obiettivi assegnati come procurarsi degli oggetti particolari o svolgere delle particolari performance, tutte cose accomunate dal comune denominatore dell’originalità e della stravaganza.
Nella scorsa edizione, fu tanta la sorpresa e lo stupore dei partecipanti, a cominciare da chi vi scrive, nell’accorgersi che non si trattava di una banale caccia al tesoro, del tipo: fai questo, vai lì, trova questo etc.. etc….
Al contrario, usando questo espediente, gli organizzatori avevano approntato per i concorrenti un viaggio attraverso i luoghi più significativi e suggestivi del nostro territorio.
In un percorso che andava dalla grandiosità delle ville barocche, alle bellezze naturalistiche di Monte Catalfano, al mare di Aspra, passando per le antiche viuzze del centro storico, alla scoperta dei segreti e dei tesori nascosti o meno conosciuti della nostra cittadina.
Un modo quindi per conoscere e approfondire la storia della nostra comunità attraverso fatti, personaggi e luoghi. Ma anche un viaggio attraverso l’orrore e le brutture del nostro territorio, rappresentate dall’abusivismo selvaggio e dalla mafia che opprime il respiro e fa mancar l’aria.
Il tutto condito da una buona dose di ironia e spirito goliardico, che ha reso quella giornata indimenticabile per i partecipanti.
Ma "Bitta al tesoro" già dall’anno scorso, ha rappresentato anche un momento di socialità e condivisione che nell’era della comunicazione digitale, sta diventando una merce rara e preziosa.
Una giornata per valorizzare quei luoghi spesso abbandonati all’incuria o rovinati dalla mano dell’uomo, che sono il patrimonio più importante che abbiamo.
La nostra terra, così amata e allo stesso tempo maltrattata, nonostante tutto resta un gioiello da amare e custodire con cura per noi e le generazioni future.
Come un anno fa, sarà Antonio Bonomolo l’ideatore nonché il “deus ex machina” di questa Bitta al tesoro, supportato da Alessandro Morreale, Pietro Valenti ed Angelo Aiello, un team di persone che coadiuvato dallo staff del Bitta promette divertimento e situazioni imprevedibili.
Per concludere, sono queste le iniziative di cui ci piace parlare, perché si sente la passione infusa dagli organizzatori nel loro progetto, si tratta di una dichiarazione d’amore nei confronti della nostra cittadina, tanto amata quanto odiata da noi stessi bagheresi quando sentiamo che altrove ci sono più opportunità di realizzare un progetto di vita.
Un’iniziativa che tiene viva la fiammella della speranza che questo paese, come disse Renato Guttuso, reca in se la forza per mantenere inalterata la propria identità e i propri caratteri fondamentali attraverso le mutazioni, poiché ci da la possibilità oltre a divertirci di vivere e conoscere storie, luoghi e personaggi che rappresentano le nostre radici e che non vanno mai dimenticate o peggio calpestate.
Lorenzo Gargano
Domenica prossima la 'Bitta al Tesoro', ovvero la caccia ai tesori nascosti di Bagheria
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