Anche per i viaggi di nozze c'è ora il corso prematrimoniale

E' un'idea, quella venuta a Maurizio Urzì della Safar viaggi di corso Butera a Bagheria che sta funzionando: tutti noi sappiamo di quanto accada all'interno di quelle famiglie in cui si preparano le nozze di due giovani.

Ansia, frenesia, trepidazione, (ma anche pensieri e preoccupazioni per le spese da affrontare), per tutta una serie di decisioni: dalla scelta della Chiesa dove celebrare, per chi è credente, il rito religioso, alla sala dove organizzare il rinfresco con relativo menu, ed oggi come sappiamo si arriva a personalizzare la location del rinfresco, (anche in barca per chi lo voglia);  dall'acquisto degli abiti  degli sposi, di familiari ed affini al fotografo e all'operatore che  oggi con l'inevitabile anteprima dovrà realizzare il 'filmino', come si diceva un tempo, dell'evento; sino ad arrivare, dulcis in fundo, al viaggio di nozze.

Ed ecco l'idea di Urzì già sperimentata lo scorso anno e che, visto il successo, andrà a ripetere in queste settimane: un sorta di corso prematrimoniale per scegliere però stavolta l la meta del classico viaggio di nozze.

Le coppie per cinque venerdì programmati da novembre a gennaio, il primo sarà venerdì 15 novembre, andranno presso la sede dell'agenzia, la Safar in questo caso, con il conforto di un aperitivo rinforzato e con i migliori tour operator ed esperti del settore conosceranno le varie opportunità: la Crociera piuttosto che il Marocco e i paesi arabi, oppure il sud America con Messico , Brasile e Cuba in pole position, o anche gli inevitabili U.S.A. o l'Oriente, la Thailandia , l'Indonesia e dintorni.

Non è solo operazione commerciale, perchè assieme ai filmati in cui è possibile ammirare le bellezze artistiche o naturali di questi lughi si parla di costumi, di abitudini, di modelli di vita, di cultura di questi popoli; insomma  in qualche modo si fa quello studio di geografia antropologica che a scuola ci annoiava tantissimo.

Quanto basta comunque per chiarire le idee a chi si prepara a trascorrere una, due settimane forse, tra le più belle della propria vita.