Bagheria è una terra che vive sotto cumuli di rassegnazione-di V. Provino

Bagheria è una terra che vive sotto cumuli di rassegnazione-di V. Provino

Politica
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Due anni fà, lanciato il guanto sul tappeto, avrei desiderato raggiungere un traguardo che, oggi, la coscienza è pronta negare.

Elucubrazioni a parte, il punto, al netto di tutte le discussioni e polemiche, è che questa città ha bisogno in prima linea dei veri detentori dell’azione politica per avere qualche speranza di risollevarsi.

Il problema di Bagheria è legato alla sua classe dirigente e alla mutilazione della democrazia a causa della collusione con il sistema mafioso.

Bagheria è una terra che vive sotto cumuli di rassegnazione. Non c’è miglior cura della condivisione di un progetto di riparazione e cambiamento.

La sindacatura Lo Meo è inutile e dannosa.Dannosa perché aggrava i mali di una terra martoriata dalla sindacatura Sciortino.

Inutile perché ha rappresentato la scimmia di un cambiamento vero, una finzione, . Il dato concreto è il malessere della gente.L’elemento preoccupante è la disponbilità del popolo a farsi prendere in giro.

A chi i Bagheresi hanno affidato la propria legittima aspirazione di rinnovamento?

A una forza composta da personaggi con un passato di contiguità e sudditanza con la stessa malapolitica .

Ognuno ha pensato al proprio particolare, alla soddisfazione di un bisogno immediato, dimostrando l’assenza di una sintesi comune e sottolintoeando l’egoismo che è l’esatta prefazione della cattiva politica. Bagheria si è fatta menare per il naso da questa compagnia .

Dopo aver approvato il raddoppio della TARSU

-senza la predisposizione di un piano locale di gestione dei rifiuti che avrebbe abbattuto almeno del 50% i costi di conferimento in discarica
-senza adottare sistemi di premialità e misure di perequazione per le fasce sociali più deboli
-senza aver adeguato la macchina amministrativa comunale alla lotta verso l'evasione della TARSU la giunta Lo Meo aumenta

-L'IMU sulla prima casa da 4 punti percentuali a 6
-L'IMU sulla seconda casa dal 7.6 asl 10.6
-L' IRPEF comunale dallo 0,3 allo 0,8 %.

Il sindaco Lo Meo non ha lavorato per evitare il dissesto

-con l'alienazioni e valorizzazione degli immobili
-con un piano di razionalizzazione degli edifici comunali per eliminare gli affitti
-con un piano di riorganizzazione degli uffici per renderli più efficienti
-con il potenziamento delle attività di accertamento dei tributi e lotta all'evasione
-con il potenziamento delle attività per la definizione di pratiche edilizie e la riscossione degli arretrati degli oneri concessori.
 

Ma sorge il sospetto che aspetti l'arrivo di un commissario che aumenterebbe le aliquote sino ai livelli massimi mentre sindaco, assessori e consiglieri resterebbero seduti sulle loro poltrone.

Bagheria oggi si trova in una condizione peggiore di ieri.

Purtroppo, è scesa in campo la fisionomia deteriore della nostra terra: l’ignavia che traffica con la malapolitica sottobanco, per poi fingere di rovesciare il tavolo all’occorrenza, non in nome di un cambia mento vero, ma per conto di una finzione condivisa.

Vincenzo Provino.