I Bagheresi in un crescendo di disperazione, mentre la politica non subisce la crisi economica

I Bagheresi in un crescendo di disperazione, mentre la politica non subisce la crisi economica

Politica
Typography

Ormai prossimi al dissesto finanziario del comune, anche per gli ingenti costi della politica che continuano a lievitare per gettoni di presenza a sedute inutili ed inconcludenti del Consiglio comunale, molte attività commerciali a Bagheria sono fallite e gli stessi Bagheresi vengono costretti a sacrifici che ormai stanno superando la loro capacità di sopportazione.

La politica sembra ormai l'unica attività che non subisce la crisi economica.

Mentre, il Sindaco Lo Meo ha preferito imporre ai Bagheresi il raddoppio della TARSU senza la predisposizione di un piano locale di gestione dei rifiuti che consenta di riutilizzare, riciclare e recuperare i rifiuti urbani e speciali, abbattendo almeno del 50% i costi di conferimento in discarica consentendo un risparmio di oltre 2.500.000 euro, come da me sostenuto ripetutamente, e mai contraddetto, durante le elezioni amministrative.

Il Sindaco non ha adottato sistemi di premialità e misure di perequazione per le fasce sociali più deboli.

Nulla ha fatto per adeguare la macchina amministrativa comunale alla lotta verso ogni forma di evasione della TARSU che viene valutata attorno al 40%, una enormità ed una vergogna. Infatti, il pagamento da parte di tutti i Bagheresi delle tasse dovute avrebbe il benefico effetto di una riduzione delle stesse aliquote a vantaggio di tutti.
Invece, i Bagheresi sono, sempre più, spettatori passivi, in un crescendo di disperazione.

L'insieme di queste misure (raccolta differenziata,, lotta all'evasione TARSU, misure di premialita’ e di perequazione per le fasce sociali più deboli) avrebbe evitato il raddoppio della TARSU.

Il Sindaco - poiche’ non è in grado di risolvere i veri e gravi problemi che affliggono da tempo il consorzio - abbia almeno il buon senso di non infierire sui deboli, additando i lavoratori COINRES come unica causa dei mali, in questo momento di grave disagio economico, ancor più esasperato dall’aumento della TARSU.
Il Sindaco sostiene che ogni lavoratore amministrativo ha un proprio foglio di presenza che gestisce autonomamente e che questo personale, seppur eccedente, in gran parte, abbia percepito e continua a percepire, ormai quasi istituzionalmente 200 ore di straordinario pro-capite.

Omette di dire ai Bagheresi che chi ha svolto attività straordinaria è stato regolarmente autorizzato e il Consorzio non può, già da tempo, pagare neppure un’ora di straordinario senza l’autorizzazione e i controlli del Comune.
Invece di abbaiare alla luna, intervenga in modo strutturale nell’ottimizzare l’impiego della forza lavoro durante il normale orario di lavoro al fine di ottenere un notevole risparmio di straordinari.

Ecco, allora, 4 spunti a futura memoria:

1) gli amministratori di Bagheria sono espressione vischiosa di una politica ribaltonista tutta volta all’occupazione del potere, senza progettualità ed ostaggio di accordi ed equilibri di partiti;
2) i partiti, usciti vincitori dalle elezioni stanno chiedendo il corrispettivo, nei suoi molteplici aspetti;
3) abbiamo motivo di credere che non verrà operato alcun taglio dei costi della politica, su cui si gioca la carta della credibilità, e riteniamo che la questione morale si coniugherà con i costi della politica, in quanto costo indiretto della stessa politica;
4) gli attuali amministratori non proteggeranno Bagheria dal declino economico, morale e sociale, specie in un momento, come l’attuale, di crisi.

Il tema della credibilità sarà martellante e si tradurrà nell'auspicio di un governo della città affidato a persone autorevoli, non vincolate a nomination di partito.
Ipotesi al momento non sul tappeto .

 

                                                                                   Bagheria, lì 1 maggio 2012

                                                                                   Dott. Vincenzo Provino - Patto per lo sviluppo e la legalità