Il sindaco Lo Meo ribatte a muso duro al Coinres, e sono scintille

Il sindaco Lo Meo ribatte a muso duro al Coinres, e sono scintille

Politica
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Ribatte colpo su colpo il sindaco Lo Meo, che sulla gestione del Coinres da parte dei commissari liquidatori, non le manda certo a dire. L'impressione è che l'inchiesta di Misilmeri su mafia, politica e Coinres abbia fatto esplodere un verminaio su cui in tanti, in troppi, politici soprattutto, avevano passivamente taciuto.

Oggi va registrata la voce grossa di Lo Meo contro i liquidatori: e parte da lontano il sindaco di Bagheria nelle otto pagine di requisitoria; parte dal decreto di nomina dei liquidatori che prevedeva come "compito del liquidatore effettuare tutte le necessarie verifiche circa le modalità di assunzione  e la loro rispondenza con i limiti posti alla norma in argomento al fine di permettere l'individuazione in maniera puntuale del personale che dovrà transitare nelle nuove S.R.R."

Compito sinora non svolto dice Lo Meo. Ma non basta.

Il sindaco di Bagheria rivolge l'attenzione alla questione degli assunti della Temporary, rimproverando ai commissari di non aver affrontato il problema ricordando che detti lavoratori non occupano nè numericamente nè qualitativamente i posti previsti nel piano industriale a suo tempo approvato.

Non solo, ma aggiunge il sindaco di Bagheria "tenuto conto che la sentenza della Corte d'appello del Tribunale di Palermo ha respinto il ricorso di questi lavoratori finalizzato al riconoscimento del rapporto di lavoro a tempo indeterminato, tale rapporto avrebbe diovuto interrompersi alla naturale scadenza e cioè il 31 maggio 2011. Invece, in evidente contrasto con il giudicato, il rapporto è stato prorogato sino al 31.12.2011"

Ed ancora continua, e nessuna proposta è stata mai presentata da cotesto collegio, e tutto si è limitato a mantenere il rapporto con questi lavoratori non si sa in base a quale fondamento giuridico.

Lo Meo segnala anche il costo di 30.000 euro mensili che grava sulle casse del Consorzio dovuto ai tre Commissari liquidatori, aloro volta  affiancati da ben tre commissari ad acta di nomina regionale: ma i risultati rispetto al costo e al numero di persone impegnate ha fatto registrare scarsissimi risultati, e richiama altresì le indicazioni che i sindaci dei comuni associati a vevano dato ai liquidatori, e cioè

1) la necessita di riconvertire il personale amministrativo, che con i Temporary supererebbe le 120 unità.

2) la messa in mobilità del personale eccedente, ed al limite la risoluzione contrrattuale

3) l'applicazione anche unilaterale del contratto degli Enti Locali piuttosto che quello di Federambiente che costa il 30% in più.

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Ma ormai Lo Meo è un fiume in piena e non se ne tiene più nessuna: "Una particolare menzione - scrive nella nota - merita il fatto che questo personale, seppur eccedente, in gran parte, abbia percepito e continuaa percepire, ormai quasi istituzionalmente 200 ore di straordinario pro-capite annue, che concorronoa contribuire a costituire una sorta di retribuzione aggiuntiva dei dipendenti, senza porsi il rpoblema della reale necessità."

Ma c'è di molto peggio "Come non fare rilevare l'assoluta assenza dell'avvio e della conclusione di tante rihieste di provvedimenti disciplinari giacenti da nni presoo la direzione generale del Consorzio.

Questa inerzia rispetto alla doverosa irrogazione di sanzioni disciplinari ha creato u clima di impunità ( almeno per quanto rigurarad il comune di Bagheria) dagli effetti devastantie con probabili riflessi di natura penale. Si è raggiunto l'assurdo paradosso della proliferazione dei fogli di presenza: uno per gi dipendenti operativi ed uno per glia mministrativi."

"Oggi addirittura si rileva - dice testualmente il documento - che ogni lavoratore amministrativo ha un proprio foglio di presenza che gestisce ed amministra autonomamente senza dover dare conto a nessuno. Il consorzio acquisisce solo comunicazioni riepilogative giornaliere o menisli, di : presenza assenza, congedo per malattia ferie, ma mai si è preoccupato di effettuare una verifica su fogli di presenza a livello locale."

"Tutto ciò è surreale e si commenta da sè, ma è dimostrativo però della grave latitanza degli organi consortili ed in primo luogo della dirigenza e della direzione generale."

Noi quà ci fermiamo, senza trascurare di riferirvi la frase finale del documento:

"Si diffida e mette in mora codesto O.L. ad adempeire su quanto finora deliberato dall'Assemblea dei soci e sulla scorta deglia indirizza ricevutoi e dir elazionare puntualemnete sull'attività svoltae su quella in itinere."

Appare dunque necessario che il reiterarsi dell'inerzia e dell'inadempimento su quanto disposto e sin qui lamentato costringerà, suo malgrado, a proporre la revoca dell'incarico a suo tempo conferito  a cotesto O.L. riservandosi sin d'ora di proporre, ove ne ricorrano i presupposti, azione di responsabiltià nei confronti del medesimo ai sensi dgli art. ecc..."