Gaetano D'Agati : 'è stato un errore dichiarare il dissesto'

Gaetano D'Agati : 'è stato un errore dichiarare il dissesto'

Politica
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Gentile Direttore, abbiamo molto apprezzato la Sua presa posizione relativa alla situazione finanziaria di Comune emersa a seguito del lavoro dell'organismo di liquidazione.

 

Emerge, infatti, dai dati da Lei forniti e da alcuni interventi di conoscitori della effettiva situazione finanziaria, che il debito dai 65 milioni annunciati dall'amministrazione in carica, in modo demagogico, si riduce a meno di 15 milioni, importo ben aggredibile con un mutuo dedicato.

E' stato un errore dichiarare il dissesto poichè, come oggi si è accertato, mancavano i presupposti.

Ed è stato altresì un altro errore che il Consiglio Comunale in piena autonomia, quale organo di indirizzo, non ha modificato e quindi approvato il piano di riequilibrio, il quale avrebbe consentito al Comune oltre ad un risanamento in tempi brevi e la titolarità nella gestione del processo di risanamento, oggi di fatto demandato alla commissione esterna, anche la possibilità di evitare l’aumento al massimo di tutte le tariffe, che oggi, e almeno per i prossimi cinque anni, i cittadini si ritroveranno a sostenere.

Due aspetti, inoltre, mi preme rilevare e sottoporre all'attenzione dell'opinione pubblica.

1) Un ruolo decisivo nella direzione di dichiarare il dissesto lo hanno avuto i maggiori partiti rappresentati in consiglio comunale che ritenevano quella del dissesto la strada più breve, e la meno coinvolgente, esagerando e facendo terrorismo psicologico sull'ammontare del debito; gli stessi che oggi si fanno promotori di una battaglia, forse troppo tardiva, a favore del risanamento.

2) Altresì il collegio dei revisori, facendo sponda a qualche partito, invece di limitarsi al suo ruolo tecnico, ha svolto un ruolo politico decisivo, condizionando l'operato del Consiglio Comunale e ritenendo che la dichiarazione di dissesto avrebbe comportato una sanzione a carico di coloro che amministravano, visti come nemici, senza pensare alle conseguenze per la città.

Va dato atto, per giustizia, che dei 23 milioni richiesti dal Coinres, grazie all'impugnativa dei bilanci degli anni 2007-2008 e 2009 e alle sentenze del Tribunale, nessuna somma deve corrispondersi e che per gli anni successivi il Comune ha pagato quello che ha ritenuto congruo, senza nulla dovere in più (come certificato dai dirigenti). Merito questo che certamente non appartiene all'attuale amministrazione che, diversamente dalla precedente, nessuna impugnativa ha promosso nei confronti del Coinres.

Che si sia persa una opportunità?

Bagheria 29 Marzo 2016
Gaetano D’Agati
ex assessore sindaco Lo Meo