Ha formalizzato venerdì le proprie dimissioni l'assessore Anna Maria Di Vanni, che ha sinora ricoperto nel comune flavese le importanti deleghe del commercio, lavoro, attività produttive, sviluppo economico, mercato ittico, programmazione comunitarie, beni culturali ecc..
Le motivazioni farebbero riferimento a questioni di natura personale, ma il pensiero non può non andare anche alle recenti polemiche sviluppatesi nel consiglio comunale dello scorso 18 febbraio, in conseguenza di una interrogazione del consigliere Lia Emmiti, e riguardanti la legittimità della nomina dell'assessore Di Vanni da parte del sindaco all'interno del G.A.C. (Gruppo di azione costiera di Termini Imerese).
Nella interrogazione presentata il 12 gennaio 2016 la consigliere Emmiti, chiedeva di sapere se corrispondessero al vero alcune affermazioni riportate in un periodico locale 'U puddicinu' e riferentesi proprio a questa nomina.
In particolare la Emmiti chiedeva se rispondesse al vero che esisteva una situazione di incompatibilità ( lo statuto comunale all'art. 25 comma 4 prescrive che "gli assessori ed i consiglieri comunali non possono essere nominati dal sindaco o eletti dal consiglio comunale per incarichi in altri enti, anche in rappresentanza el proprio comune"; non solo ma, secondo l'interrogante l'illegittimità della designazione starebbe che la nomina sia stata fatta dal sindaco e non dall'organo deputato che è lo stesso G.A.C.
Vero è che durante il dibattito sviluppatosi in consiglio comunale la stessa Di Vanni nella propria autodifesa avrebbe citato il comma 9 dell'art. 25 che prevede che "il sindaco può delegare, con apposito provvedimento, determinate sue attribuzioni"; ma di fronte alla domanda secca che la consigliere Emmiti rivolge al segretario comunale: "Ma l'assessore Di Vanni era compatibile o incompatibile col ruolo all'interno dell'amministrazione ?" il segretario Nino Scianna risponde in maniera netta e e perentoria :"Lo ha citato lei stessa (l'ass. Di Vanni n.d.r) nella risposta, ha detto che lo statuto comunale all'art.25 comma 4, recita che gli assessori e i consiglieri non possono essere nominati."
Sin troppo chiaro.
La questione sembrerebbe chiusa anche con le dimissioni dell'ass. Di Vanni, ma qualcuno continua a sostenere che del problema si sta interessando la Corte dei conti, per l'accertamento di un eventuale danno erariale.
