Il silenzio è d'oro non dolo - di Giovanni Mineo

Il silenzio è d'oro non dolo - di Giovanni Mineo

Politica
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Pur avendo apprezzato e rispettato il coraggio del nostro primo cittadino, mi convinco sempre più, anche alla luce delle reazioni vergognose di una larga parte di "cittadini", che la cosa migliore da fare sarebbe stato accettare in silenzio tutto, anche il servizio ( di domani?) delle Iene.

 

Senza nessun outing, superfluo, deleterio, quasi a voler giustificare qualcosa che non si giustifica, ma che si accetta, essendo parte della storia comune di una stragrande maggioranza della popolazione bagherese vissuta in un determinato periodo, anche di quella che dichiara adesso di esserne estraneo.

L'abusivismo ha rappresentato il marchio di fabbrica che ha segnato una intera generazione di bagheresi (almeno quanto l'agricoltura e l'agrumicultura hanno segnato la generazione precedente) e di una città cresciuta a macchia d'olio a cavallo fra gli anni 70 e 80, per la quale vanno però effettuate delle dovute distinzioni.

C'è infatti chi ha fatto ricorso all'abusivismo per dare semplicemente un tetto ed una esistenza dignitosa alla propria famiglia, magari erigendolo di sana pianta con le proprie stesse braccia, con la fatica, il sudore e i sacrifici propri e degli stessi membri del nucleo familiare, a costo di grosse privazioni. Facendo altresì ulteriori grossi sacrifici negli anni per sanare economicamente l'abuso confinato esclusivamente sul proprio terreno, saldando quanto dovuto al Comune con tanto di oneri di obblazione versati.

Altri invece che hanno fatto ricorso sistematico all'abusivismo per fini speculativi e che di abusivismo si sono alimentati e arricchiti a scapito di altri, senza alcuna necessità dettata dal bisogno o da una condizione di indigenza ma solo per furbizia e avidità, prevaricando e ledendo i diritti altrui, come nel caso di chi ha costruito appropriandosi di terreni e particelle altrui all'interno di porzioni del parco di Villa Valguarnera .

Io avrei scelto la via del silenzio, il tradizionale "silenzio è d'oro" piuttosto che "dolo", facendo sì che ognuno spontaneamente si identificasse ed incasellasse all'interno di una delle due categorie di abusivi o magari di una terza ammesso che ce ne fossero altre. E non ci voleva molto, tantomeno servivano avvocati difensori per capire in che categoria rientrasse la famiglia "patriarcale" del sindaco così come di contro chi lo attacca in questo modo.

Così facendo la melma lanciata da gente senza scrupoli che ha mostrato ancora una volta di non saper fare una sana opposizione politica in aula e fuori, sarebbe ritornata al mittente in una sorta di boomerang e anche il servizio delle Iene (ammesso che ci sarà e su cosa verterà) avrebbe perso vigore e tutto il clamore che chi ha mandato gli inviati a Bagheria (nonostante ci fossero magari cose ben più importanti su cui fare luce) voleva suscitare, risultando solamente ridicolo.

Così facendo invece lo si è caricato forse di un significato e di una importanza che non ha e non può avere.

Il video denuncia con tanto di nomi e cognomi? Quel video che pure ritengo un elemento di estrema importanza, quasi un fatto storico per la nostra città ( vista la reticenza e la timidezza con cui un sindaco in passato si esponeva su tematiche così delicate) l'avrei riservato per altre circostanze, circostanze e situazioni slegate del tutto da questa vicenda, essendo le due cose totalmente prive di alcun nesso di causalità.

In questo caso infatti, ritengo che non sia tanto la mafia ad essere entrata in gioco, ma l'ipocrisia, la falsità e il cinismo di gente senza scrupoli ( che antepone sistematicamente i propri interessi personali a quelli della città) costretta a ricorrere a colpi bassi, per supplire alla propria incapacità politica di fare una opposizione seria e costruttiva di cui, ripeto da sempre, la città avrebbe invece un gran bisogno.

Anche qui insomma altra melma che sarebbe tornata al mittente senza colpo ferire...

Ma specifichiamo, nessuno di noi ha subito alcun attacco diretto e indiretto nè tantomeno le pressioni che è costretto a subire quotidianamente il giovane sindaco di un comune così difficile e scomodo come Bagheria, quindi ci sta umanamente pure quello che ha fatto lui istintivamente.

Credo che alla fine comunque vada ne esca rafforzato dal sostegno di tanta gente che gli è stata vicina ( anche questo appare come un fatto nuovo), elettori e non che gli hanno tributato e riconosciuto ancora una volta una grande dose di coraggio e determinazione nell'affrontare di petto situazioni in cui in passato più illustri ed esperti rappresentanti politici se la sarebbero fatta addosso, scappando a gambe levate..

Io ripartirei da questo, salverei solo questo, stendendo un velo pietoso sull'ennesima triste pagina cittadina senza né vinti né vincitori..

Giovanni Mineo