Variante cimitero come l'araba fenice: 'che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa '

Variante cimitero come l'araba fenice: 'che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa '

Politica
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Dopo l'approvazione in giunta, a marzo 2013, della convenzione con la Congregazione del SS. Sacramento a Bagheria accadono tante cose: l'8 maggio del 2013 nell'operazione Argo vengono arrestati 21 sospetti di appartenere al Mandamento mafioso di Bagheria, e tra questi Sergio Rosario Flamia che a fine ottobre dello stesso anno comincerà a collaborare con i magistrati e pare che abbia parlato parecchio anche del cimitero, dove storicamente gli interessi della mafia hanno sempre trovato terreno fertile.

L'eco di questi fatti arriverà anche nelle drammatiche sedute di consiglio comunale successiva al blitz dei CC al Cimitero del 21 febbraio 2014. Accuse e controaccuse che vedono il sindaco attaccato in prima persona sia per la scelta del responsabile del cimitero che perchè avrebbe brigato sulla famosa variante.

Ma di questa variante cerchiamo di seguirne le tracce e, soprattutto attraverso i documenti ufficiali, di definirne il percorso per capirlo.

In questo senso lo strumento fondamentale per capirci qualcosa su tutta la materia è una nota del 3 marzo 2014, diffusa attraverso l’Ufficio Stampa del comune di Bagheria che reca la firma del responsabile in quella fase del procedimento di revisione generale del PRG l'ing. Vincenzo Aiello, nota scritta a nome anche degli altri componenti l’Ufficio del piano, che vengono citati in solido nome per nome per fare fronte comune di fronte alle affermazioni fatte da diversi consiglieri su starne manovre attorno alla variante e alla progettazione viaria relativa al previsto secondo accesso del cimitero.

Per capire il clima, icordiamo che siamo a pochi giorni da quel 21 febbraio del blitz al cimitero dei Carabinieri, e dopo un consiglio comunale caldissimo, ed a pochi giorni dalla sfiducia a Lo Meo che il consiglio voterà il 21 marzo.

altEsaminiamo attentamente questo documento.

A partire dal passaggio in cui si scrive “Nel 2007 il Settore dei Lavori pubblci di questo comune, stante la pressante necessità di loculi ha conferito un incarico all’interno del settore stesso (all’arch.Paolo Mattina n.d.r.), per la redazione di un progetto di ampliamento del cimitero, in variante urbanistica al Piano regolatore generale del 2002 allora vigente, ( variante n.d.r.) che ha avuto un percorso autonomo e mai definito."

Quindi l'incarico per definire la variante c'è stato e non essendo il Municipio di Bagheria quello di New York tutti gli uffici direttamente o indirettamente coinvolti ne sono al corrente.

La variante-araba fenice ricompare nella nota della SITIC, promotore del project financing (con verbale di gara del 30.10.2007) dell’ampliamento del cimitero inviata all’amministrazione il 25 ottobre del 2013., laddove si scrive:

"La variante urbanistica all’ampliamento cimiteriale, redatta dall’Amministrazione comunale riceveva TUTTI i pareri previsti dalla normativa vigente, (ASP prot. 1181/09;Sopr:BCA 6049 del 05/07/2011; Genio Civile 39410 del 28/04/2011; Anas 52.730-P del 07/0)/2011; Isp.Foreste Reg Sicilia 19752 del 15/02/2010), ma perdeva la sua efficacia quando veniva annullata il PRG del 2002, sul quale la stessa variante era stata redatta."

In realtà quest’ultima affermazione, come documenteremo, è quello che è stato fatto credere ai responsabili della SITIC dagli esponenti dell'amministrazione, ma in realtà è una affermazione oltre che inesatta, sostanzialmente falsa.

Questo equivoco servirà per al sindaco Lo Meo per giustificare la trattativa con la Confraternita ed arrivare all'approvazione in giunta della convenzione per l'acquisto dei loculi.

In ogni caso il comune a questa nota della SITIC non risponde, ed avrebbe potuto e dovuto farlo, per correggere quantomeno una erronea interpretazione delle norme.

E la dimostrazione che a far cadere in errore la SITIC sia stata l’amministrazione stessa, probabilmente con dolo, perché ad accertare la verità sarebbe bastato un nonnulla, sta in una nota palesemente ispirata ed attribuibile all’amministrazione Lo Meo, al tempo ancora in carica,  e pubblicata il 26.02.2014 sul sito del ufficiale del comune laddove, subito dopo una drammatica seduta del consiglio comunale, si dice:

Nel 2002 il PRG non prevedeva alcun ampliamento del cimitero, nel 2005 il Comune veva fatto un bando, nel 2007 per l’operazione si andava a concretizzare un progetto di finanza che avrebbe visto un privato occuparsi dell’ampliamento con la realizzazione delle opere pubbliche e della gestione per pagarsi delle somme anticipate, appaltato nel 2007 è prevista la variante che ha avuto la positività dei pareri dal 2010 al 2011; nel 2012 avviene la bocciatura del piano regolatore e cade anche la variante, che purtroppo risulta non coerente con il nuovo piano regolatore per le aree di parcheggio e non può calarsi nel nuovo piano."

Quest’ultima affermazione, lo ripetiamo, è sostanzialmente falsa, e lo dimostrerà proprio l’ing. Vincenzo Aiello nella sua nota del 3 marzo 2014 che più avanti riporteremo.


La nota ufficiale dell'amministrazione Lo Meo così conclude: "Ora l’Ufficio trasmetterà le osservazioni all’assessorato regionale, infatti non siamo stati inerti e stiamo verificando come dare corso al progetto di finanza per la parte che riguarda i loculi".

altIn questa affermazione ci sono più bugie che parole.

Non c’è nessun riferimento alla convenzione del SS.Sacramento approvata in giunta e che riguardava proprio i loculi, nel tentativo quindi di scavalcare il project financing, e l’osservazione al PRG in cui veniva allegata la variante, miracolosamente ricomparsa, se vogliamo credere all'ing. Aiello, era stata già presentata il 05.12.2013, quindi già da tre mesi.

Perchè l’amministrazione induce in errore tutti lasciando intendere che la variante cade perché cade il piano regolatore di riferimento del 2002, pur potendo con una semplice telefonata verificare l'infondatezza di questa tesi ?  

Trovare la risposta a questa domanda potrebbe servire a gettare luce su una storia torbida.

Sentite cosa dice sull’argomento l'unica, la vera autorità tecnica, e cioè l’ing. Vincenzo Aiello nella sua nota, proprio in replica a quanto scritto dall'amministrazione nella sua presa di posizione ufficiale.

"Si ribadisce che nessun provvedimento è stato mai adottato dall'amministrazione nei confronti dell’Ufficio del piano, finalizzato all’inserimento del progetto di ampliamento del cimitero in itinere. In tal caso, infatti, sarebbe stato necessario un apposito atto deliberativo, trattandosi di un progetto non ancora approvato.
Inoltre se è vero che la più volte richiamata variante era già completa di tutti i pareri necessari (Asp, Genio civile Vas) non si comprende per quale motivi non è mai stata sottoposta all’esame del consiglio (non esiste infatti in nessuno degli ordini del giorno dell’organo consiliare)

"Neppure si può asserire - è sempre l'ing Aiello che scrive - che l’annullamento del PRG (avvenuto nel 2011) ha interrotto l’iter della variante (così come afferrmato nel documento dell'amministrazione sopra riportato n.d.r)."
"Chi l’ha detto - continua la nota - che l’annullamento del PRG non consente di promuovere una variante urbanistica ?"
"L’annullamento del PRG, inoltre, non ha comportato l’annullamento della variante urbanistica del cimitero, per il semplice fatto che la variante stessa era giuridicamente inesistente. Solo se la variante fosse già stata approvata, in dipendenza del PRG annullato, l’annullamento avrebbe travolto anche la stessa."

Ma sono decine i passaggi in cui Aiello ribadisce questo concetto, e cioè che giuridicamente questa variante è come se non esistesse perchè non è mai stata adottata dal consiglio comunale ( ricordiamo per inciso che le varianti urbanistiche seguono lo stesso iter approvativo del PRG n.d.r.) ed è sempre rimasta un atto interno degli uffici.

Ed altrettanti sono i passaggi in cui sottolinea che il percorso della variante non avrebbe potuto trovare  ostacoli e impedimenti  qualunque fosse il piano cui si fosse voluto fare riferimento.

Ecco qualche passaggio:

"Va subito detto che l'Ufficio del piano incaricato della redazione del nuovo PRG era a conoscenza del fatto che si stava aelaborando una variante urbanistica al piano regolatore del 2002 allora vigente, prima ancora dell'incarico di redazione del nuovo strumento urbanistico. Tuttavia tale progetto non è mai stato trasmesso al suddetto Ufficio in quanto mai adottato, e comunque la mancata approvazione del progetto di ampliamento del cimitero non ha nulla ache vedere con il fatto che non risulta inserito nel nuovo PRG, essendo i due percorsi diversi e disgiunti."

Ed ancora: "Si ribadisce che nessun provvedimento è stato mai adottato dall'amministrazione, nei confronti dell'ufficio del piano, finalizzato all'nserimento del progetto di ampliamento del cimitero in itinere.In tal caso, infatti, sarebbe stato necessario un apposito atto deliberativo, trattandosi di un progetto non ancora approvato.

Ma non è finita: "Se ne deduce che la variante urbanistica del cimitero, può procedere comunque indipendentemente dalle previsioni contenute nel nuovo PRG, che non influiscono e non possono influire sul percorso di una variante che si rende necessaria per la pubblica utilità."

"Si precisa però, che per realizzare il solo ampliamento dell'area cimiteriale, fino a metri lineari 80, non necessita alcuna variante urbanistica, perchè conforme al piano vigente e non in contrasto con il piano adottato."

Forse per questo lo scorso mese di marzo, è stato dato un ulteriore incarico per l'ampliamento del cimitero al responsabile dell'Urbanistica ing. Vincenzo Aiello ?

E ci sono voluti dieci mesi per capirlo ?

Angelo Gargano  

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