Una riflessione di Vincenzo Provino sulla situazione politica bagherese

Una riflessione di Vincenzo Provino sulla situazione politica bagherese

Politica
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C'è scetticismo : se Bagheria è stata massacrata così a lungo significa che le complicità sono state tollerate. Senza il consenso non si sarebbero potute fare alleanze politiche. Chi ha governato la città ha dispensato lavoro, privilegi e magari si è sentito a posto con la legge e la coscienza.

C'è una Bagheria che non ne può più ma non è mai riuscita ad avere alcuna vera rappresentazione politica e i buoni propositi devono fare i conti con una macchina amministrativa inamovibile e con un soffocante intreccio di amicizie. 

Tre anni orsono è scesa in campo la fisionomia deteriore della nostra terra: l’ignavia che traffica con la malapolitica sottobanco, per poi fingere di rovesciare il tavolo all’occorrenza, non in nome di un cambiamento vero, ma per conto di una finzione condivisa.

E la compagnia che ha vinto le elezioni ha dato uno spettacolo indecoroso, un mix infernale di incapacità amministrativa, perdita di credibilità e furore antipopolare.

Ecco, allora, tre spunti a futura memoria:

1) Bagheria ha bisogno di competenze amministrative
2) i partiti dovranno affidare il governo della città a persone autorevoli e competenti che non si siano resi responsabili dello sfascio in alcun modo negli ultimi 30 anni.
3) sul tema del taglio dei costi della politica e sulla questione morale i partiti si giocheranno la credibilità

Vincenzo Provino