Riunione dei capigruppo per fissare la data del consiglio per discutere la mozione di sfiducia

Riunione dei capigruppo per fissare la data del consiglio per discutere la mozione di sfiducia

Politica
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Si è svolta oggi una riunione tra i gruppi politici presenti in consiglio comunale per stabilire la data della seduta del consiglio comunale in cui discutere la mozione di sfiducia al sindaco sottoscritta da 19 consiglieri comunali.

La legge prevede che l'intervallo va dal 10° giorno successivo alla presentazione sino al 30° giorno: considerato che la mozione è stata protocollata venerdì 7 marzo, la prima data utile potrebbe essere quella di martedì 18 marzo; data poco probabile in considerazione che cadrebbe alla vigilia dei festeggiamenti religiosi di San Giuseppe, patrono di Bagheria.

La data ultima che la legge prevede sarà il 6 di aprile: è stato deciso in sede di conferenza dei capigruppo di verificare intanto presso l'Assessorato regionale agli enti locali sulla tempestica nella eventualità la mozione di sfiducia venisse accolta, e cioè in poche parole, se ci sarebbe il tempo di inserire il comune di Bagheria tra i comuni siciliani che andranno al voto in primavera, presumibilmente domenica 25 maggio, anche se ancora il decreto ufficiale del Presidente della Regione non è stato pubblicato.

Bisognerà vedere quali saranno i tempi di presa d'atto dell'Assessorato agli Enti locali di un eventuale voto favorevole del consiglio alla mozione e per la nomina del Commissario straordinario che dovrebbe guidare la città sino al voto di primavera.

E' emerso un orientamento di massima che colloca intorno al 21 di marzo, giorno più giorno meno, la data del consiglio comunale in cui si aprirà il dibattito sulla mozione di sfiducia.

Nel frattempo continuano le petizione popolari per chiedere le dimissioni del sindaco Lo Meo,  sia on line del Movimento 5 stelle che attraverso i classici gazebo sistemati ieri a Bagheria ed Aspra dall'associazione Prospettiva futura di Alessandra Iannì.

In soli due giorni sono già state largamente superate le mille firme.