Politica

E' un vero fiume in piena Nino Parisi, sindaco di Altavilla Milicia, che stamane siamo andati a trovare nel suo ufficio in comune: sulla scrivania ben in vista la fotocopia dell'articolo, pubblicato a firma di Salvo Palazzolo su 'La Repubblica' di ieri, domenica, con le frasi di Gennaro incriminate segnate con l'evidenziatore.

Esordisce subito il sindaco con una affermazione che ci invita a mettere ben in evidenza nel nostro resoconto: "Ho già parlato ieri stesso con un avvocato, e querelerò Vincenzo Gennaro per calunnia, e questo per un motivo molto semplice: in campagna elettorale ho incontrato lui, come migliaia di altri altavillesi: ma mai, dico mai ed in nessuna occasione, ho promesso a Gennaro (o ad altri) qualsivoglia incarico o altra utilità in cambio del voto, e nella fattispecie le spiego il perchè".

"Premesso che gli adempimenti relativi alla riqualificazione dell'area sud est furono tutti precedenti alla mia sindacatura, - prosegue Parisi - l' opera veniva realizzata con fondi CIPE, per cui eventuali incarichi avrebbero dovuto essere autorizzati dal Provveditorato opere pubbliche Sicilia e Calabria."

"Peraltro, l'incarico di direttore tecnico cui Gennaro fa riferimento, ed il cui compenso si aggirava intorno ai 2.500 euro, ad oggi non è mai stato conferito, perchè il nostro Ufficio tecnico non ha considerato essenziale questa figura professionale."

"Non solo - prosegue Parisi - chi mi conosce sa che espressioni del tipo 'ti faccio lavorare come un pazzo' oppure 'sbarazzati che già siamo pronti per partire' ecc.., non appartengono assolutamente al mio linguaggio".

E allora? come mai ? è la domanda che stiamo per fargli e che il sindaco già previene: lo scriva, e senza mezzi termini aggiunge: "E' una ritorsione di Gennaro nei miei confronti ed è il risultato dell' onda lunga delle maldicenze pilotate di personaggi malmostosi che nell'ultima campagna elettorale, dopo decenni di essere andati a braccetto con quanti ad Altavilla facevano il bello e il cattivo tempo, si sono ritrovati cacciati via dal tempio"

E ci riferisce un episodio segnalato, già all'epoca, al comandante della Stazione dei Carabinieri di Altavilla Milicia.

"Qualche giorno dopo l'arresto del geometra Vincenzo Gennaro - racconta Parisi - avvenuto lo scorso mese di maggio, in questo ufficio mi venne a trovare la moglie, dicendomi che il comune era debitore nei confronti del marito di un onorario che gli sarebbe spettato per un incarico di direttore tecnico".

"Ho chiamato i responsabili dell'Ufficio Tecnico, laddove risultò quanto io già ovviamente sapevo, e cioè che nessun incarico e sotto nessuna forma era stato mai conferito da questa amministrazione al geometra Vincenzo Gennaro".

"Risposi alla signora che non poteva esistere un credito del marito nei confronti dell'amministrazione, se non era mai esistito alcun rapporto: ebbi l'impressione che la signora nel congedarsi abbia mormorato una espressione incomprensibile che per me non lasciava presagire nulla di buono".

"E fu per questo che immediatamente, come le dicevo, mi recai presso la Caserma dei Carabinieri a riferire al comandante della stazione di questa visita 'inquietante'

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Ha tanta voglia di togliersi non sassolini , ma vere e proprie ciache dalle scarpe, Nino Parisi, che ha affidato ad una lunga lettera di replica inviata al quotidiano 'La Repubblica' la propria indignazione e la sua verità.

"E' vero invece - aggiunge Parisi - che tutti i cottimi fiduciari e le rendicontazioni dei relativi cantieri li faceva Lui."

"Ma questo avveniva durante le amministrazione che mi hanno preceduto dei sindaci  Camarda, Scaletta ecc.. dove, per inciso - aggiunge polemicamente - nelle giunte come assessore trovava spazio il figlio di un magistrato che fungeva da utile foglia di fico 'antimafia'.

"Come mai nessuno si accorgeva di niente" ? Durante la mia sindacatura Gennaro non ha avuto nessun incarico che è uno, nè sopra nè sottobanco, come invece si usava una volta'

"Io non ho cercato 'foglie di fico', ho amministrato alla luce del sole con rigore e trasparenza, con l'apprezzamento e la stima della stragrande maggioranza della popolazione; io sono il primo a volere la presenza degli ispettori prefettizi. Vediamo quale atto amministrativo potrà essere considerato inficiato da interessi di mafia".

"Verifichino la legalità, la legittimità  e la trasparenza degli atti amministrativi da quando sono stato eletto: a partire dalla decisione presa per la prima volta dalla mia giunta di costituirsi parte civile nei confronti di mafiosi del nostro territorio. Come pure considero ignobile volere trascinare mio padre con notizie infamanti in questa vicenda. Mio padre che ha 77 anni ha un contenzioso ancora sub iudice del tribunale relativo  alla compravendita di un immobile. Quando il procedimento sarà concluso e si arriverà a sentenza, verrà fuori la verità."

"Sono sereno - conclude Parisi - rimango al mio posto per fare quello che ho fatto in questi diciottto mesi: e cioè provare a dare alla mia comunità una amministrazione efficiente, capace, trasparente e non condizionabile da forze esterne. Io penso di esserci riuscito e me lo conferma anche la disponibilità e l'affetto di cui mi circondano i miei concittadini.
 

Gentile Direttore, mi permetto di inviarLe questa nota, che spero Lei vorrà pubblicare, anche in relazione all'attenzione e allo spazio che sul suo giornale, nel bene e nel male, trovano gli accadimenti di Santa Flavia.

E questo per informarla sul percorso virtuoso che il comune di Santa Flavia si prepara ad avviare per quanto riguarda la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti urbani e che dovrebbe consentire di metterci  alle spalle alcune pagine nere della nostra storia recente, che anche Lei ha contributo a stigmatizzare.

Mi riferisco, come Lei può ben comprendere, alle emergenze rifiuti della scorsa estate che hanno prodotto una grave perdita di immagine per il nostro paese, provocando innanzitutto in me che sono il primo cittadino un sentimento di sdegno e di vergogna per quanto accadeva. 

La svolta rispetto ai tempi trascorsi inizia con l'adesione alla strategia internazionale 'Rifuti zero 2020' e con l'elaborazione del piano di intervento che prevede un servizio differenziato porta a porta esteso a tutto il territorio e che ha già avuto l'approvazione della Regione Sicilia, piano che ci dovrebbe consentire di metterci alle spalle le brutte recenti esperienze.

Il programma della differenziata 'porta a porta' prevede innanzitutto una campagna di sensibilizzazione fatta di incontri con i cittadini, con le associazioni del nostro territorio,con gli ecercenti attività commercialei, e cosa molto importante con tutti gli studenti delle scuole.

Il programma di questi incontri è stato già messo a punto e si svilupperà nei mesi di febbraio - marzo 2014.

Una giornata conclusiva che si svolgerà nel giardino retrostante il palazzo comunale, vedrà impegnati gli studenti e le associazioni per fornire informazioni ai cittadini sulla raccolta differenziata.

So per certo, che il risultato di questo progetto dipende, in maniera determinante, dal senso di responsabilità e dall' amore dei cittadini per il nostro territorio.

Sono convinto, che così come accaduto in precedenza, la risposta e i sacrifici richiesti ai cittadini saranno adeguati all'impegno che questa iniziativa richiede, e per questo, Li ringrazio di cuore.

Tutti insieme faremo sì che Santa Flavia diventi un comune virtuoso, modello di vivivbilità e di ecosostenibilità.

La ringrazio anticipatamente per lo spazio che vorrà dare a questa lettera e colgo l'occasione per salutarLa cordialmente.

Santa Flavia 1 febbraio 2014   Il sindaco Salvatore Sanfilippo

nella foto il sindaco Salvatore Sanfilippo a sx con l'ex sindaco Pietro Sanfilippo


Si è svolta il 29 gennaio scorso un'audizione in Commissione Ambiente all'ARS per discutere del Programma costruttivo di edilizia convenzionata-agevolata che prevede la realizzazione di 45 alloggi da realizzare a Casteldaccia, in località Suppietro.

L'audizione, richiesta formalmente dal consigliere comunale casteldaccese Davide Aiello (M5S), ha visto anche la partecipazione del commissario ad acta Traina, nominato per l'adozione dello stesso Programma.

Tra le criticità fatte emergere dal consigliere Aiello, all'art. 5 della legge regionale n.1 dell'86 si prescrive che la delimitazione delle aree costituenti il Programma costruttivo deve essere effettuata dal Comune a mezzo del proprio ufficio tecnico.

Invece, in questo caso sono state le ditte, in sede di presentazione del progetto, ad individuare le aree; aree, che sono classificate come zone E, cioè di verde agricolo.

Ed ancora, all'art. 25 della legge regionale n.22 del '96 si prevede che i programmi costruttivi debbano essere localizzati occupando aree del territorio comunale secondo un preciso ordine di priorità .

In prima battuta vanno utilizzate le zone C, zone che nel 2005 erano presenti, e, in ultima ipotesi, il programma può essere allocato in zona di verde agricolo purchè siano contingenti ad altre zone urbanizzate per favorirne un'immediata urbanizzazione.

Ovviamente, la zona scelta in località Suppietro per la costruzione di questo piano non risulta essere contigua all'ambito urbanizzato, come si può evincere dal parere dell'Assessorato territorio e ambiente del 4 aprile 2012, nel quale viene sottolineata la necessità di costruire una strada.

Ad oggi le zone C presenti sul territorio casteldaccese risultano di modeste dimensioni; di contro, il Comune poteva prevedere di ripartire il piano in distinti programmi in modo da insediare gli abitanti in porzioni residuali di aree C ancora libere in altre parti del territorio comunale.

Le zone destinate a verde agricolo non sono, per loro natura, idonee ad accogliere insediamenti di edilizia residenziale pubblica.

Così, prosegue il consigliere penta stellato, la legge ammette deroghe solo se nella comunità prevalga un'esigenza abitativa, particolarmente avvertita.

Allo stato attuale non sembra che la comunità casteldaccese avverta tale esigenza, anzi. Delle ultime lottizzazioni realizzate, tantissimi immobili risultano ancora invenduti, e la crisi del mercato immobiliare non fa ben sperare.

Il commissario Traina da parte sua ha accolto le osservazioni esposte dal Consigliere, e ha promesso di aggiornare il consiglio comunale non appena riceverà da parte dell'UTC di Casteldaccia la relazione che ha richiesto sul Programma costruttivo.

Secondo il portavoce del M5S casteldaccese, un'amministrazione virtuosa dovrebbe puntare sulla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente piuttosto che autorizzare nuove costruzione che consumano il suolo e non tutelano il paesaggio.

Conclude dicendo che  un'area di così ampia dimensione potrebbe essere utilizzata in futuro per rilanciare l'agricoltura, dando la possibilità di creare diversi posti di lavoro per molti casteldaccesi.

Comunicato del Movimento 5 stelle

 
 

Fin dall’insediamento dell’Amministrazione Lo Meo la città ha sentito parlare di “situazione economico-finanziaria da risanare”.

Il sindaco Lo Meo allora parlava della possibilità di dichiarare il dissesto addebitando alle Amministrazioni passate le responsabilità di tale squilibrio.

Non stiamo qua ricordare cosa ha detto a suo tempo dall’Amministrazione e cosa ha continuato a dire in questi 2 anni e mezzo. Non è nostro compito farlo. Non siamo “opinionisti tv” ma cittadini che tentano di analizzare le cause che hanno generato i problemi e tentare di risolverle.

Speriamo che la storia e la magistratura sia ordinaria che contabile individuino e colpiscano i responsabili.

Ecco perché ci sembra utile sottolineare come il Sindaco Lo Meo e i partiti che hanno variamente governato questa città siano non solo responsabili ma abbiano determinato il collasso dell’intero sistema economico non risolvendo mai i problemi né strutturali dell’Ente né dei cittadini bagheresi.

Adesso, ancora una volta, sentiamo parlare di “Piano di risanamento economico-finanziario”.

Ci sembra di essere tornati indietro di un anno. Sentiamo le stesse parole, gli stessi proclami, gli stessi “farò, vedremo, risolveremo”.

Parole che un anno fa avevano un senso ma che oggi si rivelano vuote di significato perché ciò che doveva essere fatto NON è mai stato fatto. Ci sono state mille dichiarazioni, due delibere di risanamento economico una di novembre 2011 e l’altra dell’ottobre 2012. Che ne è stato? Quali obiettivi sono stati raggiunti?

Quanto ancora la città dovrà sopportare le parole di un’Amministrazione incapace e di politici dell’ultim’ora che scrivono senza aver messo in campo nessun serio input per risolvere le cose?

Dobbiamo dirlo ancora noi che le Amministrazioni possono essere controllate sia dall’esterno che dall’interno sommergendole di quesiti per indicare un percorso e sottolineando cosa non va?

Non è più utile e meno ipocrita dire che se le cose non sono state fatte, anche dagli oppositori dell’ultim’ora, è perché alcuni consiglieri flirtavano con questa Amministrazione?

Perché non si dice alla gente che il dissesto è un male necessario per fare emergere le responsabilità di chi ha governato e di chi ha emanato atti dubbi?

Cosa vogliono nascondere i politici?

Abbiamo sentito parlare di operazione trasparenza. Beh, i cittadini pretendono un’operazione verità per capire chi sono stati e saranno i responsabili dell’aumento delle imposte che avverrà sia in caso di piano di risanamento che in caso di dissesto.

Le imposte, infatti, le pagheranno i cittadini bagheresi a causa di una politica sorda e non vigile che ha favorito la copertura di atti che erano contrari al buon andamento della pubblica Amministrazione, atti che non si informavano ai principi di Efficacia, Efficienza ed Economicità che l’Ente dovrebbe perseguire.

Il Movimento Cinque Stelle è stato sempre criticato di fare “populismo”. A questo noi rispondiamo che forse siamo stati più preparati di altri, sicuramente di chi fa delibere illegittime e poi SCEGLIE di non revocarle.

Siamo stati gli unici a sottolineare che erano stati persi dei finanziamenti. E la partitocrazia dov’era? Non si accorgeva di tutto questo?

Quali input ha dato, se escludiamo i comunicati stampa? Nessuno si è mai accorto che ad alcuni atti mancano gli accertamenti delle Entrate, che sono però contabilizzati.

Perché non si dice che abbiamo debiti fuori bilancio derivanti dalle sentenze sugli espropri e la cui responsabilità è da addebitare alla triade Commissariale?

Perché non emerge, ad esempio, il modo con cui è stato acquistato dall’Ente l’immobile ex DAP e chi ha sollecitato l’acquisto?

A tutte queste domande noi daremo risposta attraverso la nostra Operazione Verità.

Viviamo nell’illegalità assoluta ed intanto qualcuno pensa che il Piano di Risanamento coprirà le loro responsabilità.

Noi non ci fermeremo. Denunceremo perché è nostro dovere essere vigili e difendere i cittadini contro una classe politica che tende ad autoconservare le proprie responsabilità affinchè non emergano con chiarezza e si possano presentare alle prossime competizioni come “i salvatori di una Patria” che hanno distrutto caricando l’onere delle loro responsabilità sulle tasche dei cittadini.

Movimento 5 stelle

 

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