Politica

Ultimati i lavori nel plesso di scuola primaria”Mariano Cefalù” dell’ Istituto Comprensivo “Karol Wojtyla- Pontefice" - Santa Flavia.

Il Dirigente Scolastico rende noto ed invita la cittadinanza, le Istituzioni scolastiche e le Istituzioni tutte a partecipare martedì, 9 giugno 2015 alle ore 10,00 – plesso di scuola primaria “Mariano Cefalù” Via Consolare 218, alla presentazione delle opere edilizie realizzate nel plesso di scuola primaria “Mariano Cefalù”- Santa Flavia. Nel corso della cerimonia inaugurale saranno illustrati i lavori eseguiti alla presenza degli alunni, dei Genitori e delle Autorità locali e regionali.

Gli interventi edilizi per i “Lavori di ristrutturazione, recupero, adeguamento”sono state finanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) nell’ambito dei Fondi strutturali europei, P.O.N. FESR “Ambienti per l’Apprendimento” 2007/2013 Asse II – “Qualità degli ambienti scolastici” Ob. C - AVVISO CONGIUNTO MIUR-MATTM A00DGAI/7667 del 15.06.2010 e s.m.i., PON/FESR a titolarietà del MIUR-Direzione Generale Affari Internazionali - Ufficio IV. realizzate.

Le opere edilizie sono state progettate e dirette dall’ Ing. Vito Alcamo. I lavori nel plesso sono stati eseguiti dall’Impresa Pinto Vraca di Patti (ME). Il ruolo di Responsabile Unico del Procedimento è stato ricoperto dal Dirigente scolastico Prof.ssa Giovanna Badalamenti.

Nell’ambito del suddetto intervento sono stati eseguiti: interventi di miglioramento della palestra e acquisto di attrezzature sportive; una nuova rete di distribuzione dell’impianto di riscaldamento al primo piano; il potenziamento dell’ impianto di illuminazione dei corridoi e delle aule; la ristrutturazione dei bagni al piano terra; la collocazione di un montascale a piattaforma e la realizzazione di una scala di sicurezza in acciaio.

Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Giovanna Badalamenti
 


Nel pomeriggio del giorno 03 giugno, presso gli uffici di Palazzo Ugdulena, i componenti dell’ O.S.L., Organo straordinario di Liquidazione per la gestione del dissesto del Comune di Bagheria, dott. Giuseppe Catalano, dott. Raffaele Mazzeo e dott. Antonio Gangi, hanno incontrato i Gruppi Civici “Noi cittadini per Bagheria”,“Bagheria che vorrei” e“Cittadinanzattiva – Bagheria”, rispettivamente rappresentati da Tommaso Impellitteri e Manlio Schiavo, Cosimo Scianna e Giacomo Aiello, Letizia Ferrante e Carlo Grillo.

I rappresentanti dei Gruppi Civici hanno ribadito quanto già sottolineato per iscritto nella richiesta di incontro, circa le premesse che li hanno mossi a volere questo incontro che nasce, intanto, all’insegna del rispetto del ruolo istituzionale dell’Organo straordinario di liquidazione, e, d’altra parte, dalla convinzione che l’attività di quest’Organo costituisce l’unica e sicura garanzia di tutela per i cittadini a fronte di una gravissima situazione di dissesto che va a ricadere sugli stessi; hanno avanzato richieste di chiarimenti ulteriori, in merito al quadro generale debitorio già pubblicato dall’Organo, riguardo ad alcuni aspetti delle procedure che i Commissari stanno seguendo, in conformità a quanto previsto dalla specifica normativa di riferimento e riguardo ad alcune problematiche che potrebbero aggravare la situazione debitoria esistente. 

I Sigg.Commissari hanno subito evidenziato come, essendo Bagheria il comune più popoloso della Provincia a versare in uno stato di dissesto finanziario, proprio tale peculiarità rende l’opera di risanamento dell’Ente più complessa rispetto ad altre realtà locali; tuttavia, hanno ribadito il loro massimo impegno per tirare fuori la città, nel più breve tempo previsto dalla legge, dalla negativa condizione in cui si trova. 

L’enorme situazione debitoria, che in questa prima fase istruttoria si attesta oltre i 56.000.000 di euro, comprenderebbe due voci particolarmente gravose, relative alla gestione dei rifiuti (oltre 37 mln di euro) e alle indennità di esproprio (oltre 13 mln di euro). All’interno della prima, rientrerebbero i crediti vantati dal Coinres (22 mln di euro) e da Amia spa (13 mln di euro). 

Tra i debiti relativi ad indennità di esproprio, quello di maggiore importo (10 mln di euro) sarebbe risalente alla fine degli anni ’90, periodo in cui il Comune di Bagheria risultava commissariato per presunte infiltrazioni mafiose.
I Sigg.Commissari hanno sottolineato che, in attesa delle attestazioni -non vincolanti- che i funzionari responsabili dei vari settori del Comune dovranno rendere sui crediti di relativa competenza ai sensi dell’art. 254, comma 4 T.U.E.L., terranno in adeguata considerazione la possibilità di ricorrere alle procedure semplificate di accertamento e liquidazione dei debiti, in altri termini, di eventuali transazioni che potrebbero portare ad un risparmio compreso tra il 40% e il 60% delle somme dovute.

Rispetto alle altre richieste avanzate dai Gruppi civici, i Sigg.Commissari, hanno ribadito che questa fase istruttoria ancora in itinere non consente loro di fornire, sempre nei limiti imposti dalle norme, più adeguate informazioni; d’altra parte, avendo apprezzato lo spirito di partecipazione civica e le istanze di conoscenza e trasparenza legittimamente avanzate dai cittadini promotori dell’iniziativa, hanno assicurato che, al momento opportuno e con la massima sollecitudine, nello spazio loro riservato nel sito del Comune, pubblicheranno, nei termini consentiti dalla legge e in riferimento al loro specifico operato, quanto potrà costituire oggetto di ulteriore preziosa informazione per tutti i cittadini, convenendo con i rappresentanti dei Gruppi Civici sull’importanza di una informazione-formazione, nel segno del recupero di un rigoroso rispetto delle leggi per la crescita di una più matura coscienza civile. In quest’ottica condivisa, i Commissari si sono mostrati disponibili ad ulteriori incontri con questi stessi Gruppi, con altri cittadini e altre parti sociali che ne avanzeranno istanza. 

I Gruppi Civici presenti, preso atto del positivo clima di reciproca stima e di rispettosa collaborazione che già da questo primo incontro si è instaurato con i Sigg. Commissari, intendono rinnovare alla cittadinanza l’invito ad intraprendere e condividere un percorso fondato sulla consapevolezza che, per costruire una città vivibile proprio perché all’interno di un solido quadro di riferimento normativo e di una responsabile partecipazione democratica, è imprescindibile, intanto, la conoscenza delle cause che hanno condotto all’attuale situazione di crisi finanziaria, economica e sociale, perché, attraverso un governo corretto, efficace ed efficiente della cosa pubblica e un controllo democratico rigoroso dei cittadini, non abbia mai più a ripetersi una situazione di degrado così mortificante e penalizzante per la dignità di tutta la Comunità bagherese.
 

I Consiglieri Comunali Maddalena Vella e Massimo Cirano del gruppo " Indipendenti per Bagheria ", ci hanno inviato questa riflessione sulla mancanza di acqua che da oltre un mese si manifetsa nei quartieri Consuono - Incorvino , chiedendo al Presidente del Consiglio di Bagheria di indire un consiglio comunale straordinario e urgente per fare chiarezza sulle problematiche inerenti la mancata fornitura di acqua nelle predette zone. Questo il testo

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La mancanza d'acqua si è presentata ancora una volta come un reale problema per i cittadini Bagheresi. Sono infatti diverse le segnalazioni, riguardanti una particolare carenza idrica soprattuttonelle zone di Consuono Incorvino, dove i disagi e gli imprevisti provocati dall'assenza del servizio hanno decisamente sconvolto la quotidianità degli abitanti.

Da quasi un mese i residenti abbiano dovuto sopportare il problema, dovendo anche provvedere autonomamente per riuscire ad aggirare l'ostacolo; da 26 giorni è manca l'acqua provocando grossi disagi ai cittadini specialmente alle famiglie con bambini e anziani. Chiediamo almeno che il Sindaco e l' Assessore  facciano pianificazione ed informazione delle azioni che intendono intraprendere con i diretti interessati.

Un concittadino intende sottolineare il malcontento della cittadinanza nei confronti di questa Amministrazione, "Siamo giunti al Paradosso, noi abitanti siamo esausti ed arresi ci dice uno di loro - Nino Morana - pensavamo addirittura di fare una raccolta per riparare il guasto. Ogni autobotte acquistata ci costa 50,00 euro, ne compriamo in media 1 a settimana".

Il comune con l’unica autobotte che ha  a disposizione “accontenta” un numero esiguo di famiglie, con una attesa di circa 10 giorni, spendendo comunque denaro pubblico che, considerato il lungo tempo, supera il costo della riparazione. Credo non ci siano altre parole, resta comunque tanta tristezza e rabbia., e rimane comunque una soluzione inadeguataa risolver eil problema di tutte le famiglie.

Alla base dell’ennesimo inconveniente legato all’approvvigionamento idrico, c’è il guasto di una pompa di sollevamento del costo di circa 4.500 euro.

Al momento attuale, i rubinetti sono ancora a secco, e nonostante tutti i tentativi fatti, ad oggi ancora nessun responsabile del Comune si è sentito in dovere di intervenire e ripristinare il servizio di acqua potabile in zona Consuono -Incorvino.

La sensazione di essere considerati cittadini di Serie Z è molto forte e del resto fondata. Si sta agendo con troppa superficialità nei confronti di esseri umani.

Maddalena Vella - Massimo Cirano

 

 


È un “nuovo canale di comunicazione diretta” (testuali parole del Sindaco) quello appena partorito in seno all’Amministrazione e battezzato “Cittadino vigile”.

Ci sembra alquanto bizzarro che un metodo quale quello di denunciare le storture bagheresi con foto (fra le più fotografate degli ultimi mesi ricordiamo la regina indiscussa, sua maestosità la munnizza), metodo peraltro criticato da molti pentastellati sui social, venga adesso adottato dall'amministrazione 5 stelle.

Un’applicazione chiamata Whats-app, ormai di uso comune fra giovani e meno giovani, consentirà infatti questa “comunicazione diretta”.

Ma prima di parlarne, noi di Impronta Unica una fotografia la vogliamo fare e condividerla con chi ci legge. Si tratta di una fotografia che non necessita né di smartphone né tantomeno di applicazioni di alcun tipo. È una fotografia che immortala l’ormai collaudato e ripetitivo modus operandi di questa amministrazione sempre pronta a far rumore a destra per far girare il capo e distogliere lo sguardo da ciò che accade a sinistra. Non ci è sfuggita infatti la congiunzione astrale (sempre di stelle parliamo) che nell’arco di poche ore ha calato dal cielo due notizie diverse: “cittadino vigile” appunto, e l’altra, che sarà motivo di un nostro prossimo approfondimento, relativa all’approvazione da parte della Giunta dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato per gli anni 2013-2014 e i bilanci pluriennali 2013-2015 e 2014-2016.

Siamo curiosi (e con noi migliaia di bagheresi) di analizzare nel dettaglio quella che il sindaco, col suo ormai proverbiale profilo basso, definisce “una manovra finanziaria che può ridare dignità alla nostra città”.

Aspettiamo. E intanto parliamo di “Cittadino vigile” perché qualche perplessità ci è sorta.

Entriamo subito nel merito. Il comunicato stampa del Comune di Bagheria a un certo punto recita: “Basterà dunque memorizzare il numero (...) nella rubrica e, mandando un testo, un messaggio vocale o delle fotografie, l’intervento verrà garantito in tempi celeri.”

Non prendiamo in considerazione che gli stessi metodi whats-app che si è tentato di applicare sono stato un misero fallimento o hanno toccato dolenti note in seno alla privacy. Sorvoliamo sul fatto che esiste già un canale simile chiamato “Comuni-chiamo” (nato con la precedente amministrazione) che nasce proprio per la segnalazione di disservizi con una precisa ed oramai collaudata Applicazione. Tralasciamo anche l’ovvia previsione che le prime immagini (e non saranno poche) certamente riguarderanno le buche e le fontane zampillanti in giro per il paese e sulle quali probabilmente l’amministrazione è già informata... a meno che sindaco, assessori e consiglieri non percorrano da tempo immemorabile a piedi (più divertente se in auto) le tortuose vie di Bagheria.

Ciò che però viene subito da chiedersi è: chi gestirà le informazioni che il numero ormai reso pubblico registrerà? Il Sindaco? Ci pare difficile visto che i suoi improrogabili impegni gli hanno persino impedito di prendere parte alla Processione del Venerdì Santo. La Presidente del Consiglio o qualche Assessore, come accaduto per quella stessa Processione durante la quale fecero le sue veci? Tutto è possibile.

Francamente però ci pare improbabile.

Allora chi?

Una mezza risposta e un conseguente spunto ce lo offre ancora il comunicato stampa: "... le segnalazioni che verranno smistate alla polizia municipale saranno visionate anche dal sindaco e dagli assessori...".

“Visionate anche dal sindaco e dagli assessori”. Quello “smistate” e quel “anche” ci introducono inevitabilmente una terza, non precisata, figura che avrà il compito di visionare il materiale per primo e poi “smistarlo” ai vigili e farlo vedere “anche” a sindaco e assessori.

Ci chiediamo: chi avrà questo compito? Sarà una sola persona? Un gruppo prescelto? A quale titolo e con quali procedure provvederà/provvederanno a svolgerlo?

Sia chiaro non sono domande fini a se stesse poiché questo incaricato, questo Mister X immaginando sia un singolo individuo, avrà a portata di mano, anzi di smartphone, un nostro importante dato: il nostro numero di cellulare. Perché l’anonimato “garantito” nel comunicato (altra opinabile leggerezza non supportata da reali garanzie) non significa “sconosciuto” e il numero di cellulare assicura comunque la rintracciabilità. In altri termini, chi garantisce il cittadino contro un utilizzo improprio del suo numero?

Due scarne parole in un comunicato stampa? Troppo poco.

Immaginiamo che cinquecento “cittadini vigili” mandino le loro segnalazioni. Sono 500 numeri di cellulare. Una banca dati di 500 numeri. Che utilizzo presente e futuro ne farà Mister X? Per carità non sappiamo se Mister X sia un attivista e non vogliamo assolutamente insinuare nulla ma la domanda, pensiamo, sia lecita. Domanda lecita a maggior ragione perchè nessuno ci ha mai detto che ci sarà un policy e che noi cittadini dovremmo leggerla ed accettarla.

Si potrebbe obiettare che l’utenza telefonica non è protetta dalla legge sulla privacy. Sebbene una sentenza della Corte di Cassazione 17 febbraio - 01 giugno 2011 n. 21839 sembra considerare il numero di cellulare un dato sensibile, esso, secondo la normativa attuale, non lo è, rientrando nella categoria dei dati personali. Ciò non significa affatto che possa essere diffuso da chiunque. Rientrando nella categoria dei dati personali, anche per il trattamento delle utenze telefoniche, siano esse fisse che mobili, occorre il consenso del titolare. In ogni caso un uso improprio di questo dato configura un reato penalmente perseguibile.

Ma andiamo avanti.

Ammesso che il sindaco riesca a rispondere a questi interrogativi e sappia rassicurare i cittadini circa il trattamento dei propri dati personali, ci sono altri dubbi non meno importanti che affiorano.

Prendiamo un ipotetico "cittadino vigile" che chiameremo Rossi e un'ipotetica segnalazione, per esempio quella relativa al suolo pubblico occupato abusivamente.

Il cittadino vigile Rossi esce di casa e “diventa così reporter anti-abusi, armato del suo smartphone con fotocamera” (parole del sindaco!). Dopo una passeggiata fra buche e pozzanghere si ferma folgorato da ciò che ha davanti agli occhi e sceglie di fotografare una struttura in pieno centro storico che lui ritiene priva della preventiva richiesta alla Soprintendenza e addirittura, presume lui, orfana del parere favorevole degli organi tecnici del Comune. Finalmente contento di aver scovato questo evidente abuso e fiero di esserne l’antidoto, lo fotografa e lo manda via whats-app al numero indicato dal comunicato stampa del comune.

E aspetta.

Adesso immaginate che la struttura fotografata dal cittadino vigile Rossi in pieno centro storico sia una delle famose "isole ecologiche" pensate dall’attuale amministrazione e che parrebbe sprovvista della suddetta richiesta alla Soprintendenza e del parere favorevole, oltre che di un computo estimativo dei costi e di un bando per i lavori (ma questi ultimi due aspetti il cittadino vigile Rossi li ignora).

Cosa succede a questo punto all'altro capo di whats-app? Il ligio cittadino vigile Rossi che ha fatto il suo dovere verrà ascoltato? Mister X smisterà alla polizia municipale quello che agli occhi del cittadino vigile Rossi sembra un abuso? Farà anche vedere al sindaco e agli assessori le foto inviate? Ma soprattutto: sindaco e assessori come si comporteranno?

Lo stesso discorso potrebbe farsi qualora il cittadino vigile Rossi decidesse di fotografare piazza Leonardo da Vinci (ingresso scuola Bagnera) dove si stanno modificando le aiuole orfane dei quattro alberi tagliati mesi fa. Perché il cittadino vigile Rossi, passando di lì, noterà sicuramente l’assenza di cartelli che indichino i lavori e le relative autorizzazioni. Anche in questo caso il cittadino vigile Rossi, che intanto avrà macinato chilometri in giro per Bagheria, si chiederà: “Ma la Soprintendenza lo sa?”

Una considerazione a latere la vogliamo aggiungere. Nei giorni che videro la nascita e la crescita, dall’oggi al domani, delle cosiddette “isole ecologiche”, alcuni cittadini fotografarono ciò che consideravano un abuso. Proprio così: f-o-t-o-g-r-a-f-a-r-o-n-o. Esattamente come chiede oggi il Sindaco. La sola differenza è che allora l’antesignano cittadino vigile venne minacciato di denuncia dai costruttori di isole. Venne minacciato di denuncia per violazione della privacy. Cosa è cambiato da allora? Perché il “cittadino vigile” di due mesi fa poteva essere denunciato e oggi no?

Probabilmente non avremo mai risposte alle nostre numerose domande, ma è bene che il cittadino sappia e che chi amministra sia consapevole che le scelte portano conseguenze e le conseguenze conducono alle responsabilità che a volte si traducono in querele a loro carico.

Ci tornano in mente alcune parole del famoso discorso che John Fitzgerald Kennedy tenne il giorno del suo insediamento alla Casa Bianca, il 20 gennaio 1961, perché ci sembra di poterle girare al nostro giovane sindaco: "Non chiederti cosa il tuo paese può fare per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese."

Noi ce lo chiediamo già da mesi cosa lui possa fare per il nostro paese.


Gruppo Politico Impronta Unica
 

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