Politica

Il senatore del Movimento 5 Stelle, Francesco Campanella, torna a sollecitare il Governo nazionale sui TIR affondati a largo di Capo Zafferano nel dicembre dello scorso anno, dopo un incidente navale. 

Una corsa contro il tempo per evitare il disastro ambientale, la distruzione dell’ecosistema marino e per salvaguardare l’attività della marineria locale.

Il silenzio e la mancanza di azione politica della Regione Siciliana, per recuperare i TIR affondati da giorno dell’affondamento, hanno spinto il Movimento 5 Stelle ad affrontare la questione a livello nazionale.
Il 17 ottobre scorso, i senatori Campanella , Cappelletti , Scibona , Pepe , Simeoni , Cioffi , Serra , Lucidi , Taverna , Martelli , Donno , Battista , Bertorotta , Fattori, avevano presentato un atto ispettivo, sottoposto all’attenzione dei Ministri delle infrastrutture e dei Trasporti, dei Beni e delle Attività culturali e Turismo, dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare.

Nell’atto ispettivo si ripercorreva la vicenda relativa al sinistro marittimo occorso alla motonave eurocargo “Cagliari” in data 9 dicembre 2012, nel tratto di mare antistante capo Zafferano, nel comune di Santa Flavia. Ben 12 semirimorchi contenenti merce varia, finirono in fondo al mare.

Dalla presentazione dell’atto ispettivo nessuna risposta è stata data dai ministeri interrogati.
Ritengo opportuno risollecitare i Ministri competenti"– spiega il senatore Francesco Campanella. Non è possibile ammettere negligenza alcuna dalle parti politiche che sono chiamate a intervenire. In particolare gli enti preposti che, in un rimpallo di competenze con la società armatrice di navigazione Atlantica SpA, continuano a rimandare il recupero di detriti di lamiera, rottami ferrosi e derrate agricole, i quali possono concorrere ad originare un grave danno ambientale per l’ecosistema marino ed economico per la marineria di Porticello, che svolge gran parte della propria attività nel tratto di costa coinvolto dall’incidente”. 

“Visto l’assordante silenzio - continua  il senatore Campanella - siamo costretti a riportare all’attenzione del Governo nazionale la vicenda. Continueremo a pressare i Ministri competenti, affinchè assolvano ai doveri di tutela dell’ambiente, e nello specifico della costa palermitana” .
 

In una lunghissima nota pubblicata sul sito ufficiale del comune di Bagheria, il sindaco di Bagheria Vincenzo LO Meo, inetrviene sulle polemiche divampate in questi giorni a proposito delle indennità percepite dagli amministratori comunali. La pubblichiamo integralmente perchè la gente dal confronto e dalla chiarezza delle posizioni si possa formare un'idea. Naturalmente, visto che il tema della riduzione dei costi della politica continua ad essere disatteso da tutti i politici, a partire dai parlamentari nazionali, passando per quelli regionali sino a quelli locali, anche noi avremo da dire qualcosa.

 

Il testo della nota di Lo Meo pubblicata dal sito del comune di Bagheria

In merito alle notizie circolate a proposito delle indennità di carica il sindaco di Bagheria, Vincenzo Lo Meo, interviene per fare chiarezza e sfatare false convinzioni circa eventuali aumenti di indennità per gli amministratori del Comune di Bagheria.

“Avrei preferito non impiegare il mio tempo, sempre troppo poco per governare questa difficile città, nello spiegare la questione del ripristino delle indennità di carica, perché di questo si tratta di “ripristino” e non di “aumento” come certa notizie tendenziose hanno voluto titolare. – dichiara il sindaco Lo Meo –

 “E' scorretto e strumentale dire che il Sindaco si è aumentato l'indennità, è scorretto e strumentale dire che il Sindaco e la Giunta si sono aumentati l'indennità, è scorretto e strumentale dire che il Sindaco, la Giunta ed i Consiglieri si sono aumentati l'indennità. Chi lo ha scritto sfrutta l'opinione pubblica, che trasforma in gogna, a fini strumentalmente politici.”.

Il sindaco poi fa un appello all’informazione locale, che, è certo, vuole correttamente informare i propri lettori e non prestarsi a giochi di parte: “Chiedo alla informazione locale non tanto di dare spazio alle controparte, ma quanto di approfondire il tema anche chiedendo atti e fatti, verificando con i propri occhi norme e procedimenti. L'informazione locale dovrebbe entrare più nel merito e, se vuole, sono disponibile ad ogni confronto”.

Il sindaco entra poi nel merito è spiega la questione della sua indennità di carica: “Al netto di tutte le tasse, prima del mese di settembre e con l'applicazione delle azioni amministrative derivanti dal mancato rispetto del “Patto di Stabilità” la mia indennità di carica era di 925 euro mensili nette, ci sono i bonifici a testimoniare quanto dichiaro – afferma il sindaco - e sfido chiunque a dimostrare il contrario".

Da ottobre  in poi, comunque le indennità non sono state ancora da me percepite, l'indennità dovrebbe raggiungere la cifra, sempre al netto, di poco più di 1.200 euro mensili: Io sono un impiegato pubblico regionale e come tale non ho diritto al massimo di quanto la legge prevede per un incarico gravoso come questo, quei famosi oltre 4000 euro che avete letto in giro” sottolinea Lo Meo.

Il sindaco di Bagheria poi aggiunge: "Da agosto ad oggi io come Sindaco, e gli assessori nella qualità di componenti della Giunta, insieme, abbiamo partecipato economicamente a quasi tutti gli eventi della città: dalla Festa di San Giuseppe, alla Festa dell'Addolorata di Aspra, ai Giochi d'artificio in onore di San Padre Pio e luminarie varie, tassandoci per questi eventi, contribuendo per un totale di oltre 2.200 euro. Ora ci accingiamo a impegnare personalmente 2.500 euro per le luminarie di Natale lungo corso Umberto I e corso Butera, perché le casse comunali sono vuote per l’organizzazione di eventi, ma la città merita un’atmosfera natalizia anche in periodo di crisi”.

“Insieme agli Assessori, abbiamo più volte analizzato e verificato che essendo praticamente impossibile vincolare ogni nostra rinuncia economica, anche se minima, a progetti precisi, era meglio operare liberamente, partecipando personalmente a precisi momenti che riteniamo importanti per la città o aiutando direttamente i bisognosi, oppure ancora facendo fronte alle spese piccole ma continue, altrimenti non sostenibili, per le più disparate esigenze”- racconta ancora Lo Meo - che sottolinea che “non intende con questo mettere sulla pubblica piazza tutto quanto fa, anche di tasca propria, per aiutare questa città, ma è stato costretto a farlo, per amore di verità”.

Il sindaco spiega anche che i capitoli di bilancio per le missioni sono privi di fondi ed i primi cittadini costantemente, per motivi di lavoro ed istituzionali devono partire: presenziare a riunioni, incontri e tavoli tecnici, e così aggiunge: “Dal mese di luglio del 2011, sino alla scorsa settimana sono andato per motivi istituzionali ben 21 volte a Roma e di queste solamente in due casi ho utilizzato i fondi istituzionali previsti. Nelle rimanenti volte ho attinto alla mia indennità di carica per affrontare queste spese necessarie e mi costa informarvi anche sulle multe pagate, oltre 7 mila euro, come datore di lavoro, pagate di tasca mia, le bollette per qualche cittadino indigente; Il mio CUD, i miei redditi sono diminuiti di anno in anno da quanto sono sindaco di questa città; sono costretto a dire ciò in altri casi non mi sarei certo vantato di quanto costantemente faccio ed elargisco oltre il mio dovere di carica ed istituzionale”.

La precisazione doverosa infine riguarda quello che è stato definito “aumento”,nessun aumento, torno a dirloconclude Lo Meo - ma solo l’applicazione di una sentenza della Corte costituzionale sul patto di stabilità che riallinea le indennità a quanto già si percepiva”.

Il sindaco di Bagheria così conclude: trovo indecoroso e disdicevole essere stato costretto a tali precisazioni soprattutto in considerazione che sono il sindaco il cui stipendio, nella storia del Comune di Bagheria, è quello che è costato meno alla città”.

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E’ stato presentato ieri, mercoledì 13 novembre, il nuovo piano regolatore adottato dal Commissario straordinario con la delibera commissariale n. 74 del 13 ottobre 2013, scaricabile dal sito web comunale nell’apposita sezione dedicata al PRG e dall’albo pretorio on line.

All’incontro cui hanno partecipato numerosi cittadini, in particolare tecnici, operatori del settore ed esponenti politici, oltre ad una rappresentanza di consiglieri comunali, che come noto, non hanno potuto approvare i documenti urbanistici perché dichiaratisi incompatibili, hanno preso parte il sindaco di Bagheria, Vincenzo Lo Meo, l’assessore all’Urbanistica, Gaetano D’Agati, la dirigente dell’ufficio Urbanistica, Laura Picciurro e tutto l’ufficio del Piano, guidato dal RUP, responsabile unico del procedimento, Vincenzo Aiello.

La registrazione integrale della presentazione del PRG è stata trasmessa in streaming sul canale comunale www.ustream.tv/recorded/40736813 ed è possibile visionarla sullo stesso canale.

Tutti concordi, tecnici, politici e pubblico nel definire il nuovo PRG un piano innovativo, quasi sperimentale, così come sottolineato anche dal sindaco Lo Meo, che ha preso la parola per primo ed ha tracciato la storia che ha condotto all’adozione del piano. “E’ stato un iter abbastanza travagliato – spiega il primo cittadino di Bagheria segue all’annullamento in sede giudiziaria con una specifica sentenza (ndr: Sentenza del C.G.A di Palermo n.960/2010 che decretava l’annullamento del P.R.G. approvato con D.Dir n.148 del 08.04.2002) dopo dieci anni di vigenza. E’ stato un fatto eccezionale, probabilmente unico. Da quel momento abbiamo accelerato tutte le procedure per lo studio di un nuovo piano regolatore non essendo ancora chiaro se vigesse il vecchio piano regolatore del ’76 cosa poi che ci è stata confermata dall’Assessorato che al contempo però ci consigliava di accelerare i tempi per l’adozione del nuovo piano”.

Abbiamo trovato già costituito un ufficio del piano, interno al Comune, che stava lavorando al nuovo PRG – racconta ancora il sindaco – e abbiamo dato mandato di continuare su quella strada dando anzi l’input di lavorare in via prioritaria proprio su quello. C’è stato anche un momento in cui si poneva il problema di rivedere le direttive di massima, e alla luce delle elezioni del 2011 con la nuova classe dirigente sarebbe stato opportuno rivederle, sebbene fui tentato di rivisitarle la contingente situazione, senza piano regolatore, ci rendeva più opportuno non perdere tempo, non rivederle, anche perché nelle linee generali le ritenevamo valide”.

E’ stato un lavoro quello dell’ufficio piano fatto in completa autonomia senza interferenza da parte di alcuno ha detto Lo Meo ne è venuto fuori un piano innovativo, valido, moderno che supera il vecchio concetto delle sperequazioni che una programmazione sempre determina: cioè l’apprezzamento di alcune aree e il sacrificio di altre; ciò è stato superato anche grazie all’istituto della perequazione e della compensazione. E’ stato un grande sforzo, ogni cosa è perfettibile, ma è un piano che vuole fare scuola”.

Il sindaco ha terminato il suo intervento ringraziando tutti i membri dell’ufficio piano ed il commissario Traina che ha adottato l’atto, non senza sottolineare il suo dispiacere nel non vedere adottato un atto così importante dal Consiglio comunale, dichiaratosi incompatibile: “ciò sottrae alla valutazione politica uno degli strumenti più importanti che regola la vita di una città; è una ingiustizia sostanziale, ma dura lex sed lex”.

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Il piano regolatore generale rappresenta una tappa fondamentale in merito al percorso di crescita di una città, questo piano esprime una serie di obiettivi di carattere territoriale, sociale ed economico, con lo scopo principale di migliorare la qualità della vita dei cittadini bagheresi – ha detto l’assessore all’Urbanistica Gaetano D’Agati questo piano valorizza i quartieri di Bagheria, incrementa lo sviluppo turistico, con la valorizzazione della frazione marinara di Aspra, prevede il turismo legato alla natura, attenzionando Monte Catalfano e il parco agricolo dell’Eleuterio, vengono ampliati gli insediamenti produttivi, viene migliorata la viabilità, pensate alla MareMonti e allo svincolo autostradale, prevede l’urbanistica commerciale, ed il recupero del patrimonio edilizio e del centro storico”.

L’assessore D’Agati ha poi voluto ringraziare uno per uno tutti i tecnici che hanno lavorato al piano: nelle persone del RUP (responsabile unico del procedimento) l’ingegner Vincenzo Aiello, dei progettisti: Maria Piazza e Carlo Tripoli e dei collaboratori Cosimo Tantillo, Giuseppe Gagliano, Tommaso Sciortino e GiovanBattista Lo Verso oltre al commissario Traina ed ha concluso mettendosi a disposizione di tutti coloro che desiderano avere maggiori informazioni.

Ha preso poi la parola la neo dirigente del settore Urbanistica, la dottoressa Laura Picciurro, che ha fornito informazioni di natura tecnico-giuridica e procedurale. La dirigente ha citato le norme, le date dell’adozione e di pubblicazione, l’iter procedurale, ed i prossimi step che il PRG dovrà affrontare. Ha specificato che l’adozione da parte del commissario ad acta, Giuseppe Traina, avvenuta con deliberazione n. 74 del 9 ottobre 2013, ha riguardato oltre al PRG, anche il Regolamento Edilizio, le Norme Tecniche di Attuazione, il Piano Particolareggiato del Centro Storico, il Piano Particolareggiato Esecutivo delle attività produttive ad Aspra, il Piano Particolareggiato Esecutivo delle attività produttive, commerciali e fieristiche in contrada Monaco, la Normativa dell'urbanistica commerciale, la Valutazione Ambientale Strategica e la Valutazione d'Incidenza Ambientale.

Dal 9 novembre al 28 novembre il PRG e tutti gli elaborati saranno visionabili presso la casa comunale, fino a 10 giorni dopo la scadenza di deposito ed entro l’8 di dicembre chiunque potrà presentare osservazioni ed opposizioni. Dopo si rimarrà in attesa dell’approvazione della VAS da parte dell’apposito assessorato regionale. Trascorsi 270 giorni dalla trasmissione alla Regione lo strumento urbanistico diverrà efficace a tutti gli effetti e saranno fatti salvi tutti i procedimenti emessi dal comune nelle more dei tempi trascorsi per l’iter, tutto ciò se la VAS è stata approvata dalla Regione senza modifiche. In caso contrario se la Regione approvasse la VAS con modifiche e correzioni che incidono sulla pianificazione operate nel PRG, si dovrà provvedere alle dovute modifiche e correzioni, avviare una seconda adozione, ripubblicare gli atti e ripercorrere l’iter approvativo.

Con il responsabile dell’ufficio Piano, l’ingegner Vincenzo Aiello, si è entrati nel discorso tecnico del PRG partendo dalla sottolineatura di quanto sia importante per gli enti locali avere un proprio ufficio piano. “Sarebbe d’obbligo che ogni Comune della Sicilia si dotasse di un ufficio Piano perché ci ritroviamo a fare corse per gli atti amministrativi lasciando dei vuoti in materia urbanistica – esordisce Aiello – a causa della normativa regionale alla scadenza dei vincoli occorre procedere alla revisione integrale dei piano regolatore, al contrario di quanto accade in Italia dove si può andare avanti con il reintegro dei vincoli. In Sicilia invece 18 mesi prima della scadenza dei vincoli, i Comuni si devono attrezzare ad adottare le direttive generali per far si che non ci sia un vuoto normativo, restano dunque tre anni e mezzo da quando si approva un prg che già l’amministrazione comunale deve adottare le direttive generali per il piano che verrà”.

Iniziando ad illustrare il PRG Aiello dice: "il PRG adottato dal Commissario regionale Traina il 9 ottobre del 2013 è completo, perché corredato dei piani per gli insediamenti produttivi: il PIP di contrada Monaco e il PIP di via Cotogni ad Aspra, che non avevano avuto attuazione. E’ completo della normativa dell’urbanistica commerciale che segue la legge regionale 28/99, così che sarà possibile avviare attività commerciali nelle zone B e C fino a 700 mq di superficie. E’ corredato del piano particolareggiato di recupero del centro storico, prima consegnato con incarico esterno all’architetto Davide Leone, piano ripreso e corretto in funzione della nuova pianificazione. E’ un fatto importante questo sottolinea l’ingegner Aiello si pensi solo all’aspetto esteriore degli edifici per il quale prima occorreva il nulla osta dalla Soprintendenza o per la sopraelevazione; con questo piano non sarà più necessario. Inoltre esiste lo studio di valutazione ambientale per l’intero territorio che semplificano gli iter non dovendo ricorrere all’assessorato regionale per le autorizzazioni. E’ un piano regolatore geo-referenziato su cartografia regionale".altL’analisi dell’ingegnere è poi continuata spiegando, in dettaglio, l’istituto della perequazione e della compensazione ed individuando le diverse aree del PRG, mostrate al pubblico anche grazie ad una presentazione video.

Hanno chiuso la lunga presentazione del nuovo piano regolatore di Bagheria i progettisti: il geometra, Carlo Tripoli e l’architetto Maria Piazza.

I due tecnici si sono occupati di illustrare le aree territoriali omogenee vale a dire le zone A centro storico, zone B di completamento e già sature, zone C di espansione più distanti dal centro storico, zone D produttive:, vale a dire contrada Monaco, parte di Aspra e alcune zone sparse della città, zone E di verde agricolo e zone F di attrezzature. Il geometra Tripoli si è soffermato sul centro storico ed altre zone, l’architetto Piazza è entrata nel merito delle zone D, sottolineando l’importanza delle aree produttive della città.

 

Fonte  Ufficio Stampa del comune di Bagheria

Siamo fra coloro che ritengono che i costi della Democrazia non siano improduttivi, anzi riteniamo che i compensi siano una garanzia, in più, per il libero ed onesto determinarsi dei rappresentanti politici.

Tuttavia, riteniamo, come la maggior parte dell’opinione pubblica bagherese che, in tempi di vacche magre, come l’attuale, ove migliaia di concittadini sono alle prese con una crisi che morde, soprattutto, sul versante dell’occupazione, occorra ridurre al massimo l’impegno finanziario per i compensi ai rappresentanti politici.

Con ciò, certo non ci schieriamo dalla parte di chi sostiene che tutti i mali derivino dagli stipendi dei politici, come spesso si sente dire, e che basterebbe tagliarli per risolvere parecchi problemi delle finanze comunali.
 Pensiamo, però, che la riduzione delle indennità ai politici, sarebbe, in questo momento,un segnale importante ai cittadini, un modo di dare il proprio contributo ai sacrifici collettivi, una questione di equità.
 

Essendo convinti, altresì, che la voce compensi ai rappresentanti politici, pur essendo significativa nel bilancio comunale, resta, comunque, marginale di fronte a tutti i costi necessari al funzionamento dell’Ente, riteniamo che occorra anche:

a) snellire gli apparati burocratici rivisitando tutte le funzioni, anche e soprattutto, per evitare la duplicazione dei ruoli e per economizzare sulle indennità accessorie;
b) rivedere il numero delle commissioni consiliari convocando le loro riunioni, prevalentemente, nelle ore pomeridiane (dei giorni in cui il personale effettua i rientri settimanali dedicati al completamento dell’orario ordinario), al fine di risparmiare concretamente sui compensi ai loro componenti e sui costi della segreteria, dei collaboratori e delle spese generali;
c) evitare che le riunioni del consiglio comunale vadano deserte o siano rese improduttive per le assenze dei rappresentanti dell’Amministrazione, dei consiglieri o dei dirigenti di settore, in qualche caso frutto di artate strategie..

Poiché solo le scelte concrete possono riavvicinare i cittadini alla politica, l’U.D.C. di Bagheria chiede ai propri rappresentanti, presso il Comune, di devolvere l’incremento delle indennità e dei gettoni di presenza al fondo che il partito si appresta ad istituire (i dati identificativi saranno comunicati agli interessati e resi pubblici) e che intende utilizzare per fini di solidarietà sociale e del cui utilizzo rendiconterà semestralmente alla città.

Bagheria 12/11/2013

 


La Segreteria cittadina

Italo Fragale Nino Di Bernardo Nino Di Francesca
 

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