Politica

Stop al traffico indiscriminato dei tir in città. Lo chiede un ordine del giorno presentato dai consiglieri comunali del PD, che chiedono l'impegno dell'amministrazione a monitorare i livelli di inquinamento di alcune vie cittadine e un tavolo tecnico tra i comuni del circondario e l'Anas, per stabilire modalità condivise per il transito regolato degli automezzi di peso superiore a 5 tonnellate.

Col caldo e le temperature proibitive di quest'estate, infatti, la situazione del traffico dei mezzi pesanti a Bagheria è divenuta insostenibile. Rumore e polveri sottili a tutte le ore del giorno e della notte, sono diventati gli incubi della dorsale viaria che collega la SS.113 allo svincolo, per non parlare dei continui cedimenti delle strade comunali che non sono state progettate per sopportare un traffico così gravoso.

Causa anche di un'ordinanza del Comune di Ficarazzi che proibisce il transito dei mezzi pesanti in determinate ore della giornata da Corso Umberto I (SS113), costringendo i Tir in viaggio da e per il porto di Palermo a transitare dalla nostra città. Una processione quotidiana di decine di tir che congestionano il traffico delle vie che dall'autostrada portano alla SS 113, incontrando tre scuole, asili e attraversando alcuni incroci ad alta pericolosità.

Le vie interessate in particolare sono via Filippo Buttitta, via Flavio Gioia, Via Capitano Emanuele Basile, via Renato Guttuso, via Città di Palermo, viale Giuseppe Bagnera.
Chiediamo all'ARPA – dichiara Livia Carnevale vicesegretaria del Pd - di istallare subito delle centraline per verificare l'intensità di polveri sottili e rumori, provocati dal traffico e al Sindaco di trovare soluzioni condivise con gli altri primi cittadini del comprensorio a questo grave problema. Da bagheresi non possiamo più continuare a pagare da soli un danno ambientale ed economico che diventa ogni giorno più grave e pericoloso per la nostra cittadinanza. Auspichiamo che si possano concertare interventi integrati per il transito sostenibile dei mezzi pesanti, stabilendo insieme orari di accesso limitati e restrizioni al transito negli orari notturni nei centri abitati, senza penalizzare un comune per favorirne un altro, prevedendo adeguate compensazioni ambientali per i comuni danneggiati.”
 

A distanza di un anno esatto dal precedente annuncio che non ebbe però alcun seguito ed a sei mesi dalla realizzazione di improbabili postazioni ecologiche, pare che la raccolta differenziata a Bagheria partirà come Dio comanda: tre punti di raccolta, orari di conferimento dalle 7.00 alle 13.00, disponibilità di raccoglitori per le varie tipologie di rifuto e quant'altro. Peraltro nell'ultima finanziaria regionale viene prevista una pesante penalizzazione per quei comuni che non raggiungeranno almeno il 10 % di differenziata. Anche da questo la necessità di far presto, e, si spera, anche bene.

Questo il testo del comunicato diffuso dall'Ufficio stampa del comune.

Parte la raccolta differenziata a Bagheria. L’Amministrazione Comunale informa che a partire dal 20 agosto prossimo verrà avviato il servizio di raccolta differenziata sul territorio comunale.

È prevista la raccolta sia da attività commerciali, in forma domiciliare, che la raccolta presso tre postazioni controllate.

I cittadini potranno recarsi per conferire i rifiuti in forma differenziata in tre siti individuati presso lo Stadio comunale, via Paolo Borsellino e via Concordia mediterranea nella frazione marinara di Aspra.

La raccolta differenziata avverrà dal lunedì al venerdì, dalle ore 7:00 alle ore 13:00, ed anche il sabato dalle ore 7:00 alle ore 11:00.

Inizialmente è prevista la raccolta di carta e cartone, vetro e alluminio e plastica, secondo le modalità di cui al volantino che verrà pubblicato sul sito web del Comune e che verrà distribuito presso gli uffici comunali di Corso Umberto e Piazza Indipendenza; lo stesso volantino verrà distribuito presso le postazioni controllate dal personale, che fornirà ulteriori spiegazioni ed informazioni all’utenza.

Per quanto riguarda le attività commerciali, sono stati già consegnati i contenitori carrellati presso le attività, in gran parte di bar e ristoranti, di via Mattarella, via Dante e via Città di Palermo e si prevede, a breve, la consegna su altre zone della città, in particolare nella frazione marinara di Aspra. I commercianti verranno avvisati ed informati sulle modalità di consegna e conferimento per tempo.

Per quanto attiene al servizio di raccolta domiciliare degli ingombranti il numero da chiamare è il 327.688.85.30.

Abbiamo pulito la città, garantito standard di spazzamento e pulizia cui Bagheria non era abituata da almeno 15 anni – sottolinea il sindaco Patrizio Cinque – Adesso dobbiamo fare un passo in avanti e cominciare a trattare il rifiuto come una risorsa. I bagheresi stanno cambiando in meglio questa città, un passo alla volta, e auspico che siano ancora una volta protagonisti.”

 

Il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, a seguito di dichiarazioni apparse sulla stampa relative agli sversamenti del depuratore di Aspra chiarisce alcuni aspetti: “In merito ai fatti citati nell’articolo pubblicato da “Blog Sicilia” e che riporta alcune dichiarazioni del vice segretario regionale di Idv e consigliere comunale della città di Palermo, Paolo Caracausi, mi preme ribadire che attualmente il servizio idrico integrato, compresa la conduzione del depuratore, è affidato all’azienda municipalizzata della città di Palermo AMAP spa”.“Eventuali responsabilità per gli sversamenti sono da addebitare a chi gestisce il servizio e per il quale viene retribuito dai cittadini bagheresi, e non al sindaco di Bagheria. In ogni caso come primo cittadino di questa città non mi sono sottratto dal portare avanti anche questa battaglia; mi preme infatti informare i bagheresi – continua il sindaco – che abbiamo già contestato ad AMAP i disservizi, compresa la cattiva conduzione del depuratore, recandoci anche presso le forze dell’ordine per rendere sommarie informazioni circa gli stessi ed alcune opere di manutenzione poste in essere con superficialità e che già hanno manifestato nuovamente malfunzionamenti”.

Nell’articolo in questione vengono anche riferite alcune informazioni imprecise: “Non esiste nessuna cancellata” – sottolinea il sindaco – La cattiva gestione delle reti fognare e soprattutto dei pozzetti di sfioro per portate anomale può si causare presenza di reflui alle prime piogge abbondanti. Il depuratore, comunque, in ingresso, ha un pozzetto di sfioro per portate anomale. È nella normale gestione delle portate che tali fenomeni di sversamento non dovrebbero verificarsi, è quando non si pulisce la grigliatura che il pozzetto va in sfioro direttamente a mare e non per maggiori quantità di refluo in ingresso. Inoltre, vogliamo sapere da AMAP S.p.a. se il refluo viene trattato in maniera corretta, se viene assistito il processo biologico, se viene fatta l’ossigenazione, il riciclo del fango, la sedimentazione la clorazione ecc. ecc.”.

Dunque la gestione del depuratore è fondamentale ed è in capo ad Amap S.p.a. e la stessa ne ha la responsabilità. E ha anche la responsabilità per i disservizi creati, per la mancata manutenzione delle riparazioni, per le perdite idriche e fognarie, per eventuali sversamenti a mare e per i danni ambientali che potrebbe creare alla mia amata costa ed ai miei cittadini, che ho il dovere di difendere."

Noi difendiamo i cittadini non le società partecipate. Oggi sono un cliente di Amap S.p.a. e voglio un servizio adeguato, e se non si è nelle condizioni di farlo, come sta succedendo, si devono ammettere i limiti”conclude il sindaco.

"Invito i cittadini ed i politici a farsi carico con me della grave problematica e a fare direttamente l’esposto per danno ambientale. Prenda Caracausi in mano la situazione, faccia un esposto. Se vuole ovviamente può unirsi al mio. Mi dissero che con l’acqua si sarebbero mossi interessi molto alti, ho sempre risposto e continuerò a rispondere che non conosco interessi più alti di quelli dei cittadini”.

Fonte Ufficio Stampa del comune di Bagheria

 

Ci fu un momento mesi fa in cui qualcuno arrivò perfino ad ipotizzare una sorta di complotto della 'Spectre' finalizzato,  tramite l'abbandono per strada di materassi usati e vecchi elettrodomestici e mobili, a demolire l'immagine dell'amministrazione.

Troppi materassi abbandonati per strada insomma, inducevano a sospettare un piano di intelligenze raffinatissime che volevano mettere in cattiva luce sindaco e amministratori, e che quindi, con il favore delle tenebre, disseminassero per la città materassi e vecchie reliquie.

Dopo di chè si disse che il servizio di ritiro ingombranti era stato riattivato: lo scrisse il sito ufficiale del comune di Bagheria, lo scrivemmo un pò tutti, il solito numero verde da chiamare per chiederne il ritiro a domicilio.

In mezzo una storia ancora non chiarita sulla quale farà chiarezza (forse) la magistratura: come mai e perchè una vasta area dell'autoparco comunale, piuttosto che piattaforma  di trasferenza nei fatti venne per un certo periodo trasformata in piattaforma di stoccaggio di ingombranti. Foto sulla rete, polemiche, arrivarono i Carabinieri. Ma questo è appunto un altro discorso, per cui andiamo all'oggi.

Con una certa frequenza riceviamo da parte di amici e conoscenti richiesta di informazioni circa il ritiro a domicilio degli ingonbranti e rispondiamo quello che sappiamo, e cioè che il servizio dovrebbe essere attivo, ma stavolta con il corredo di una esperienza personale che ci sembra opportuno riferire.

Circa nel mese d febbraio-marzo di quest'anno anche noi avevamo necessità di disfarci di vecchi mobili e materassi, e chiamammo il numero verde fornitoci dall'Ufficio Stampa del comune.

Confessiamo che restammo più che piacevolmente sorpresi del garbo del nostro interlocutore all'altro capo del telefono: ci spiegò che il servizio era ripreso da pochi giorni e che quindi doveva essere smaltito l'arretrato, ma in ogni caso sarebbe bastato lasciare il nostro nome, il numero di telefono e la tipologia dei rifiuti da ritirare e che saremmo stati richiamati  qualche settimana dopo.

Non riuscivamo a crederci: spiegammo la tipologia degli ingombranti, un  vecchio divano, un materasso matrimoniale, una rete per materassi, demmo nome, cognome e telefono; ci profondemmo in ringraziamenti e complimenti e dobbiamo dire che in qualche modo ci sentimmo un pò più europei.

Una persona che risponde con tale gentilezza e disponibilità da un ufficio pubblico siciliano capita raramente; passavano però le settimane e nessuno richiamava, ed abbiamo naturalmente pensato che magari c'era tanta gente in lista d'attesa e che inevitabilmente le cose sarebbero andate per le lunghe.

Insomma eravamo armati di spirito di comprensione e di tolleranza. Verso aprile però non resistiamo più, e cominciamo a pennsare che magari la nostra prenotazione fosse andata smarrita o che cambiando magari l'addetto dell'ufficio l'ordine di priorità fosse stato capovolto, e mi decido a richiamare il numero non una, ma due, tre ed a distanza un'infinità di volte per sollecitare l'intervento; senza mai ricevere al telefono alcuna risposta.

Chiedo a qualcuno 'di dentro', politici di opposizione e impiegati, ma nessuno sa nulla di certo: sì, forse il servizio funziona, ci dice uno; no, credo che sia stato sospeso ci dice un altro. Insomma alla fine risolviamo il problema rivolgendoci ad una ditta privata che con grande professionalità ci dà un appuntamento, invia un mezzo, ci fa firmare un modulo e dopo qualche settimana ci manda riscontro dell'avvenuto conferimento.

Nelle ultime settimane intanto almeno tre o quattro persone ci hanno informato di stare facendo autentici salti mortali per difarsi di rifiuti ingombranti perchè sono posti di fronte all'alternativa di tenerseli in casa o abbandonarli per strada, alimentando le tante discariche abusive di periferia, con il rischio di beccarsi una denuncia.

Cosa debbono fare queste persone ? Risponda l'amministrazione  in maniera forte e chiara: se il servizio è attivo allora lo si faccia veramente funzionare, altrimenti si dica chiaramente ai cittadini come si debbono  comportare per disfarsi dei rifiuti ingombranti senza contravvenire alla legge e rischiare una grave sanzione.

Perchè un'amministrazione non può fare spallucce e rispondere sostanzialmente "arrangiatevi !"

Il silenzio e le omissioni, come sempre, sono le scelte peggiori.

Angelo Gargano

 

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