Fui l’Assoluto, decretai i destini altrui. Vissi l’eterno presente. Dal caos feci scaturire l’ordine. I figli miei formarono Anki, la Grande Montagna, dove il Drago sonnecchia. Lì nacquero le generazioni divine.
Da sempre l’origine dell’uomo, è il mistero che rimane più oscuro, le domande, chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo, sono sicuramente le più diffuse e importanti domande e quelle che hanno una moltitudine di risposte, alcune legate alla fede, altri alla scienza. Chi si occupa di questi argomenti è rilegato tra i fantarcheologi in tono dispregiativo seguito da alzatina di spalle e sorriso saccente.
La storia racconta di due pianeti, Nibiru e Tiamat, il primo considerato il decimo pianeta del nostro sistema solare, che a causa della sua orbita ellittica lo porta a transitare in prossimità della terra ogni 3600 anni. Tiamat era invece il pianeta, posto tra Marte e Giove, da cui ebbero origine, dopo l’impatto, la Terra, la cintura degli asteroidi e le comete.
Uno dei satelliti di Nibiru colpisce Tiamat, lo spacca quasi in due aprendo una fenditura che causa sconvolgimenti apocalittici, al nuovo passaggio la frattura e totale ..…ha origine la disposizione geo-oceanica della terra: da un lato, le terre emerse, dall’altro, quello dell’impatto, una colossale depressione, l’oceano pacifico.
Da questo momento hanno inizio gli eventi narrati nella mitologia sumera, che – questo è difficilmente opinabile - costituiscono la base per la genesi biblica, e per il corpus mitologico di molte altre civiltà.
Intorno a 450.000 anni fa, gli abitanti di Nibiru scesero sulla terra in quanto la loro atmosfera era compromessa, e avevano identificato nell’oro l’elemento necessario per purificarla. Da sempre l’oro ha un valore atavico, particolare e simbolico e probabilmente è questa l’epoca raccontata nella bibbia dell’età dell’oro di quando i giganti, chiamati Nephilim, abitavano la terra.
La ricerca dell’ora ha inizio nel mare, golfo persico, per continuare a terra nelle miniere dell’africa meridionale.
« 1Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro delle figlie, 2 i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli a loro scelta. 3Allora il Signore disse: "Il mio spirito non resterà sempre nell'uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni". 4C'erano sulla terra i giganti a quei tempi - e anche dopo -, quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell'antichità, uomini famosi.. » Genesi 6:1-8, versione CEI 2008
1 Ora avvenne che quando gli uomini cominciarono a crescere di numero sulla superficie del suolo e nacquero loro delle figlie, 2 allora i figli del [vero] Dio notavano che le figlie degli uomini erano di bell'aspetto; e si prendevano tutte quelle che scelsero. 3 Dopo ciò Dio disse: "Il mio spirito non agirà certo indefinitamente verso l'uomo, in quanto egli è anche carne. Pertanto i suoi giorni dovranno ammontare a 120 anni. 4 I Nephilim mostrarono d'essere sulla terra in quei giorni, e anche Dopo, quando i figli del [vero] Dio continuarono ad avere relazione con le figlie degli uomini, ed esse partorirono loro dei figli; Genesi 6:4, versione CEI 2008
All’inizio erano gli stessi Annunaki a portare avanti i lavori, ma presto si stancarono e decisero di creare una nuova razza intorno al 300.000 a.c. , data che coincide con l’apparizione dell’Homo sapiens, a partire da un primate compatibile con il loro DNA. Da esperimenti genetici in cui mescolarono il loro codice genetico con quella della creatura autctona, derivarono molti ibridi raccapriccianti prima di giungere a un risultato decente.
All’inizio queste “creature” erano sterili ed alcune di esse venivano utilizzate anche al servizio degli Dei creatori come “domestici” anche nei loro “giardini”. Con il tempo alcuni Annunaki decisero di dare la possibilità alla nuova creatura la possibilità di riprodursi, gli uomini diventano simili agli dei!
Questo non piacque a Enlil, uno dei leader degli Annunaki che comincio a tramare contro il genere umano ed, in previsione del prossimo passaggio di Nibiru, che avrebbe provocato un grosso maremoto, non rivelo nulla agli uomini. Il fratello Enki, rappresentato da un serpente, avviso gli uomini che si salvarono dal diluvio e continuarono la discendenza di quelli che sono i figli delle stelle.
L’evoluzione può essere necessaria soltanto a colui che si renda conto della sua situazione e della possibilità di cambiarla, e si renda conto che ha dei poteri che non usa e delle ricchezze che non vede. Ed è nel senso della presa di possesso di questi poteri e di queste ricchezze che l’evoluzione è possibile.” (George Gurdjieff)
Giuseppe Gargano