Si intitola "Capitalismo in Sicilia: Grano, zucchero e seta nei secoli XV- XVII" l'ultima fatica letteraria dello storico bagherese Prof. Antonino Morreale. Il volume edito dalla casa editrice Rubbettino sarà presentato in un incontro pubblico il prossimo 10 aprile presso l'archivio di Stato di Palermo.
Il libro getta una luce nuova e affronta sotto uno sguardo inedito la storia economica della Sicilia nell'arco dei secoli presi in considerazione.
Tra tardo medioevo e prima età moderna l'economia siciliana vive la transizione ad un modello economico capitalistico, il grano è al centro di tale passaggio.
Nei 4 capitoli del volume si discutono le ragioni e i modi della rottura del modo di produzione feudale, si misurano i nuovi fenomeni dell'economia cerealicola, si analizzano i problemi della produzione, del commercio, del consumo, si descrivono i nuovi paesaggi agrari e l'impatto sull'ambiente.
Il ciclo economico nuovo che si apre tra Quattro e Cinquecento e si sviluppa sino a metà del seicento si chiude a fine secolo.
IL "ritardo" siciliano che aveva allora il suo primo inizio non era l'ultimo lascito di un morente feudalesimo, ma il primo del nascente capitalismo globale.
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Il Prof. Antonino Morreale, storico, nato a Bagheria nel 1946, ha pubblicato: Famiglie feudali in età moderna, I Valguarnera (1995); La vite e il Leone: storia della Bagaria (1998); Insula Dulcia: L'indistria della canna da zucchero in Sicilia (sec. XII-XVII) 2006; ha in stampa una raccolta di saggi storico- teorico sulla storia economica della Sicilia moderna e in corso una ricerca sulle manifatture di seta a Palermo tra 500' e 600'.
Nella foto al centro la copertina del libro; foto sopra: un'immagine del volume raffigurante la Sicilia come una donna florida a simboleggiarne la ricchezza.