Ho appreso della malattia di Salvatore Provenzani durante le vacanze di Natale e, come succede spesso in questi casi, anche che si trattava di un male feroce e aggressivo che si stava tentando di curare fuori dalla Sicilia. La preoccupazione era forte e le speranze deboli.
La notizia della sua morte mi ha lasciato sgomento, come tutti, e sono quasi scappato dai capannelli dei colleghi che ne parlavano mestamente perché il professor Salvatore Provenzani era stimato da tutti e per tanti era anche un amico e un galantuomo che dava equilibrio, ragionevolezza e concretezza ai problemi e alle discussioni.
Ho pensato per un attimo a cosa rimarrà di noi, del nostro lavoro , dei tanti anni spesi con i giovani?
La vita del preside Provenzani ( dirigente scolastico lo era ,e sul serio, ma per noi colleghi era Il Preside ) così come la vita dei professori si è svolta a scuola con le persone e per le persone: è una vita per gli altri, per i giovani e per la comunità viva di una città: Salvatore Provenzani ha fatto crescere la sua scuola ma non solo.
Tutte le scuole di Bagheria e le città che con Bagheria hanno in comune la storia e la vita dei loro cittadini gli debbono tanto e temo che ce ne accorgeremo molto presto quando ci mancheranno le sue parole di lungimiranza, di apertura intelligente alle novità , di speranza solida nel lavoro quotidiano e duro . Era convinto , giustamente, che solo la fatica e la solidarietà possono cambiare le cose, gli uomini, le donne.
Il carissimo Salvatore ne aveva fatto una ragione di vita e ha creato un ambiente scolastico che gli assomigliava: sereno e concreto, attivo e consapevole delle difficoltà, come un' utopia concreta che tutti, facendo del nostro meglio , possiamo e dobbiamo realizzare.
Mai fu un burocrate ma sempre un uomo di scuola: aveva fatto il 68 ed era all'antica: un galantuomo come pochi.
Penso di interpretare i sentimenti di tutti coloro che hanno conosciuto il dirigente e l'uomo, pur non facendo parte della sua scuola, ma collaborando con l'Istituto Tecnico-Commerciale " Don Luigi Sturzo" per servire la scuola e la comunità di cui tutti facciamo parte.
Chi lo ha frequentato e chi ha avuto l'onore di conoscerlo bene sa meglio di me quanto già ci manca Salvatore ma è giusto dire ai familiari, ai quali ci sentiamo vicini nel momento tristissimo, e alla città che tutti gli dobbiamo tanto e perché quanto ha fatto Salvatore Provenzani per la scuola rimarrà con noi, sempre, come esempio e non solo come ricordo.
Speriamo di essere in futuro all'altezza delle sue speranze.
Grazie Salvatore
Mimmo Aiello docente al Liceo Classico "Francesco Scaduto" di Bagheria