Stavolta l'episodio dell'Attak, anche se non è la prima volta che si manifesta a Bagheria, non passerà tanto facilmente sotto silenzio.
Per due ordini di motivi: in primo luogo l'obiettivo dei malavitosi è una figura impegnata da anni non solo nella tutela degli interessi della categoria dei panificatori, ci cui è presidente, ma anche come persona impegnata sul fronte politico e sindacale.
Isidoro Mancino è infatti oltre che rappresentante degli oltre cinquanta panificatori che operano in città, è presidente della Confartigianato, è stato candidato di Italia dei valori, si è reso protagonista della raccolta di centinaia di firme di commercianti e non, che chiedevano una riflessione prima della chiusura totale e definitiva del Corso Umberto al traffico automobilistico, più volte è intervenuto con interviste ai media locali per sollevare i problemi deglia artigiani,e non solo dei panificatori.
In secondo luogo c'è il fondato timore negli inquirenti che cosa nostra bagherese dopo la fase di difficoltà seguita agli arresti di quattro anni fa, stia cercando di rialzare la testa; e di segnali che confermerebbero queste impressioni ce ne sono tanti.
Per questo assume un particolare significato l'iniziativa che sarà messa in campo dall' Assessorato alle attività produttive, dall'Associazione antiracket e dalla Confartigianato prevista per sabato 20 Marzo, dove si invitano i cittadini a manifestare solidarietà ad Isidoro Mancino con un sit in che si svolgerà alle 11 in Via Lo Bue, proprio nel luogo dove il vile atto intimidario è stato portato avanti.
"Con noi non Attak": la società civile in campo con Isidoro Mancino
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