E' giusto e utile che la villa confiscata rimanga al Comune

E' giusto e utile che la villa confiscata rimanga al Comune

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Gentile Direttore, desidero chiedere la sua ospitalità per un problema la cui valenza simbolica travalica l'ambito strettamente geografico della nostra comunità.

 

Ho avanzato la richiesta di convocazione urgente di una seduta del consiglio comunale di Altavilla Milicia, perchè si posssa discutere circa un bene confiscato alla mafia, in relazione al quale la maggioranza ha pubblicato un bando per la concessione gratuità per finalità sociali.
La nostra iniziativa tende a far rimanere il detto bene immobile nella disponibilità del comune, per le ragioni che potrà rilevare dalla richiesta di convocazione del consiglio comunale, e che in questa lettera espongo.
Desidero segnalarLe anche l'ampio consenso che stiamo registrando con la nostra iniziativa nell'opinione pubblica altavillese, sempre più stanca della incapacità degli attuali amministratori di orientare le proprie iniziative verso l'interesse del paese.
 

Dispiace, inoltre, rilevare che il presidente del consiglio ed altri amministratori di maggioranza, al fine di ribadire sempre il proprio impegno per la legalità, abbiano bisogno di fare il paragone con il "disimpegno" della precedente amministrazione.
E' stato, invece, proprio il "disimpegno" della precedente amministrazione a far si che il bene in argomento, insieme ad altri, fosse assegnato al comune di Altavilla: e questo non 10 anni or sono, ma nel mese di aprile del 2007, un anno prima delle elezioni, ed a quel tempo l'immobile era locato.
 

Al contrario,  e questo va purtropppo rilevato,  "l'impegno e lo spirito legalitario" dell'attuale amministrazione hanno fatto si che l'immobile in argomento, consegnato al comune in ottime condizioni, venisse gravemente e ripetutamente vandalizzato, tant'è che hanno adesso predisposto una richiesta di finanziamento straordinario per la manutenzione,  intervento reso necessario dall'assoluto stato di abbandono in cui è stato lasciato e dal disinteresse dimostrato dell'attuale amministrazione per la custodia dell'immobile: condotta resa ancor più grave dalla natura, anche simbolica, del bene che, realizzato con i proventi di attività illecite, è stato "restituito" alla società civile.
 

E' opportuno precisare, per chi non conosca il manufatto,  che si tratta di una splendida villa a ridosso del mare, con un parco di circa 3.000 metri quadrati, ove potrebbero essere realizzate innumerevoli attività istituzionali, culturali ed anche di rilevanza sociale qualora l'immobile restasse nella disponibilità del comune; attività che contribuirebbero significativamente alla crescita culturale, di immagine, turistica e, quindi, anche economica del Paese.
 

Al contrario, la villa si presta pochissimo, per ragioni logistiche, ad ospitare - specie in via permanente - bambini, anziani o portatori di handicap.
La scelta di disfarsi del bene in questione è, a mio avviso, espressione di totale ottusità politica o, peggio, della volontà di favorire - seppur in maniera lecita ma politicamente scellerata - qualche ente vicino agli amministratori.
 

Faremo una battaglia politica perchè questo non avvenga.

Di questa nostra iniziativa abbiamo informato anche la Prefettura che ha la responsabilità della corretta utilizzazione dei beni confiscati alla mafia.
nel ringraziarla per l'attenzione, Le porgo i miei migliori saluti, e grazie ancora per l'ospitalità che ci vorrà riservare.
 

Pino Virga (capo gruppo di minoranza al consiglio comunale altavillese).