Lettera al direttore di "Libero"- di Gabriella Giammanco

Lettera al direttore di "Libero"- di Gabriella Giammanco

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Caro direttore, al di là dell’appartenenza politica o del credo religioso sono convinta che una società civile debba fondarsi sulla solidarietà, sul rispetto della sofferenza e sull’educazione alla vita.

La propria, quella degli altri e quella di tutti gli esseri viventi. Per la prima volta la legislatura italiana si approssima ad adottare un principio che rappresenta una tappa fondamentale del cammino di civiltà che la storia ci impone. Cani, gatti, animali da lavoro o protetti, vittime di incidenti stradali, avranno finalmente diritto a un tempestivo intervento di soccorso che dovrà garantire chi provoca l’incidente o, comunque, ne è rimasto coinvolto.

In caso contrario, chi farà il furbo e se ne laverà le mani dovrà pagare una sanzione amministrativa che potrà arrivare fino a 1550 euro. Dopo diversi aggiustamenti e lunghe discussioni, l’emendamento che ho presentato alla Proposta di Legge di Modifica del Codice della Strada ha ricevuto il parere favorevole della Commissione Trasporti della Camera che, votando il provvedimento in sede legislativa, ha dato il via libera al testo, ora al Senato per l’approvazione definitiva.

Il mio emendamento ha introdotto anche un’altra novità: la possibilità da parte dei mezzi di soccorso per animali di dotarsi di segnalatori acustici o luminosi, indispensabili nei momenti di emergenza.

Tempo fa lessi una ricerca sui cani randagi vittime della strada. Il dato che emergeva era inquietante, la maggior parte di queste creature perde la vita molto tempo dopo l’incidente, spesso per dissanguamento, rimanendo abbandonata per ore sul ciglio della strada, tra dolori lancinanti e l’indifferenza di automobilisti e passanti.

Non mi stancherò mai di ripetere, supportata da svariati studi scientifici di etologi e psicologi evoluzionisti, che i cani sono esseri senzienti, capaci di elevati livelli di comprensione, che provano sentimenti e soffrono come e quanto gli uomini. Per quale motivo, quindi, non provare a preservarli da ogni possibile fonte di sofferenza? Soccorrere un animale vittima della strada è un dovere morale, oltre che civico, di tutti noi. Oggi questo dovere, per chi è coinvolto in qualche modo nell’incidente, sta per diventare un obbligo sancito dalla Legge e si tratta di una grande conquista culturale.

Un’ultima riflessione. Troppo frequenti sono i casi di incidenti stradali che vedono protagonisti cani e gatti impauriti, disorientati, incapaci di fiutare il pericolo. Cani e gatti abbandonati perché sono da intralcio al godimento delle sospirate ferie estive. Creature capaci di donarci amore incondizionato che svendiamo per il semplice capriccio di una settimana, o poco più, di vacanza.

Ogni anno, in questo periodo, ritorna d’attualità il triste fenomeno dell’abbandono. Chi può permettersi di andare in vacanza, in teoria, dovrebbe avere anche la possibilità di continuare ad accudire, anche se non personalmente, il proprio cane, magari affidandolo alle cure di una buona pensione, con una spesa che può variare dalle 15 alle 40 euro al giorno. In più, chi decide di viaggiare con il proprio compagno peloso può visionare il nuovo sito internet del Governo, “turistia4zampe.it”, che offre consigli, informazioni e tanti indirizzi utili di strutture turistiche dove Fido e Micia sono i benvenuti.

Non abbandonateli...

Guardami negli occhi quando mi accuccio accanto

E non so nemmeno se sei un re, un barbone oppure un santo

E non c’è bastonata che io no ti perdoni

Ma guardami negli occhi

Quando mi abbandoni


(Giorgio Panariello, attore)


on. Gabriella Giammanco
 lettera pubblicata dal quotidiano "Libero" diretto da Vittorio Feltri Domenica 26 Luglio 2009