Stavolta dovranno pagare il conto - di Tommaso Impellitteri

Stavolta dovranno pagare il conto - di Tommaso Impellitteri

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È quasi pronto un esposto alla Corte dei Conti sulla questione rifiuti a Bagheria, che proporremo alla cittadinanza. Ai sensi di legge, del mancato servizio e dello spreco della Tarsu che i bagheresi versiamo, qualcuno, anzi più di qualcuno, dal primo all’ultimo degli attuali amministratori comunali, e con loro i precedenti eletti, dovranno rispondere, pagando di tasca propria.


Pagare di tasca propria!
Proprio così, affinché ciascuno degli amministratori e dei responsabili (competenti) si renda conto della grave responsabilità in capo al proprio operato e/o mansione.
Il primo grande e vero colpo alla mafia è stato dato quando sono stati toccati i patrimoni, le tasche dei mafiosi.

E, dunque nell'ambito del problema Coinres, un vero colpo alla insulsa politica clientelare congiuntamente alle inevitabili opportunità di profitti illeciti da parte della mafia (che ovviamente non può essere esclusa), può essere dato toccando le tasche di amministratori e responsabili.
Quello del Coinres è un problema”giovane”, tanto “giovane” che nel giro di un triennio ha visto sestuplicati (!!!) i costi per il servizio (fra l’altro palesemente inesistente), stante la richiesta di pagamenti del Coinres al Comune di Bagheria per il solo 2008 di più di 23miliardi vecchie lire contro gli appena 4 miliardi l'anno che si spendevano prima del contratto!
Le condizioni per la risoluzione del contratto vi sono sempre state in quanto, sin da subito, il Coinres non ha mai fornito il servizio come da contratto.
E però, mai la risoluzione (fattibile) è stata messa in atto dagli amministratori di turno.
Mai è stato messo in mora il Coinres per i servizi non resi. Mai è stato quantificato il mancato servizio di spazzatura, di lavaggio cassonetti ecc…. Perché?

Occorreva ed occorre (a danno delle tasche di noi bagheresi e dell’igiene pubblica) tutelare chi?

Nessuno si è mai impegnato a fare quanto, recentemente, ha fatto per il bene dei suoi concittadini, il Sindaco di Marineo (speriamo di parlarne in un pubblico incontro) nel risolvere il contratto e far parte di un altro ATO più efficiente. Pare che la sua iniziativa avesse fra l’altro coinvolto altri (giovani) sindaci (6 o 7) del Coinres: subito entusiasti, ma presto, molto presto rientrati … nei ranghi. Chissà perché!
La nostra amministrazione, che rappresenta un terzo dell’intero Consorzio, è stata sempre lì, ferma e ben decisa a difendere il baraccone-coinres, e non certo nell’interesse di noi bagheresi.

Perché allora?

Anche se quell’incontro pubblico sui rifiuti indetto da tre associazioni in aula consiliare circa quattro mesi fa non èstato particolarmente partecipato, si spera, stavolta, in un consistente coinvolgimento di associazioni, sindacati e singoli cittadini per sottoscrivere l’esposto sopra citato, senza escludere altre iniziative, anche eclatanti, con le forze sociali del paese.
tommaso impellitteri