Viste le ultime considerazioni nate durante la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (cd COP26), è doveroso riflettere.
Ogni situazione di emergenza richiede misure drastiche per poter essere fronteggiata e l’emergenza sanitaria da noi vissuta ne è l’esempio.
La crisi climatica, invece, non viene ancora catalogata come una vera e propria emergenza nonostante gli studi a nostra disposizione ci consigliano di intervenire nel più breve tempo possibile: basta pensare allo scioglimento dei ghiacciai con conseguente innalzamento dei mari, condizioni metereologiche estreme e aumento delle precipitazioni alternato a lunghi periodi di siccità.
Tuttavia, il risultato della COP26 prevede di agire con uno stop alla deforestazione e una riduzione dell’emissione di metano entro il 2030.
Ma tra 9 anni potremmo già vedere i risultati delle azioni di oggi; per questo motivo la crisi climatica va affrontata come emergenza, adesso! Non parliamo più di generazioni future, parliamo di noi.
Rischiamo di vedere la nostra specie condannata da noi stessi.
Serve comprendere il peso del problema, informarsi, avere un’approfondita consapevolezza delle conseguenze delle nostre azioni.
Serve un cambiamento nelle nostre abitudini, un cambio di rotta!
Possiamo iniziare ad attuare alcuni di questi piccoli gesti:
- non utilizzare necessariamente l’auto per effettuare spostamenti di breve durata;
- usufruire di tecnologie green come pannelli solari o fotovoltaici;
- scegliere prodotti biologici e locali, che non abbiano fatto un lungo viaggio prima di arrivare nella nostra cucina;
- mangiare meno carne: gli allevamenti causano gravi problematiche ambientali (scarsità idrica, inquinamento, erosione del suolo)
- mettere il coperchio sulle pentole quando cuciniamo: non solo ottimizziamo i tempi di cottura, ma si risparmia moltissima energia
- piantare alberi e utilizzare preferibilmente carta riciclata;
- assicurarsi che i nostri dispositivi elettronici (come la TV) non vengano sempre lasciati in stand-by;
- scegliere il treno per i nostri viaggi, riducendo l’utilizzo dell’aereo;
- impostare l’aria condizionata e il riscaldamento entro un intervallo di 5 gradi in meno o in più rispetto alla temperatura esterna, così da ottenere la massima resa e contemporaneamente ridurre i consumi di energia elettrica e gas;
- utilizzare lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico: oltre all’acqua si risparmia anche la luce;
- scegliere elettrodomestici di categoria “A” che consumano meno energia;
- preferire la doccia alla vasca, consumando meno acqua;
Giulia Bussu
Referente comunale Ass. Plastic Free