Il Decreto-legge 10 settembre 2021, n. 121 convertito in Legge 9 novembre 2021, n. 156 art. 13 prevede l’estensione della Misura RESTO AL SUD Resto al Sud anche alle attività commerciali e alle isole minori del Centro-Nord.
In particolare, l’apertura al commercio consente di allargare in modo significativo il bacino dei potenziali beneficiari, come era già accaduto con l’estensione ai liberi professionisti.
Tale scelta costituisce un’ottima prospettiva nel segno della ripresa e della resilienza che caratterizza la delicata fase della ripartenza anche nella nostra isola. Infatti si tratta di un concreto aiuto che serve a chi può e deve rimanere al Sud operando in un comparto precedentemente escluso. Un aiuto che fornisce una spinta efficace a garanzia di quelle risposte che il settore si attende e che si unisce agli altri strumenti già adottati o in fase di concretizzazione tesi a restituire slancio al mondo del commercio siciliano pesantemente fiaccato da un anno e mezzo di pandemia.
Sono agevolabili tutte le nuove iniziative imprenditoriali, ad esclusione di quelle relative all’agricoltura; ogni soggetto richiedente può ricevere un finanziamento massimo di 60 mila euro. Nel caso in cui la richiesta arrivi da più soggetti, già costituiti o costituendi, il finanziamento massimo è pari a 200 mila euro.
Le spese ammissibili riguardano:
1. opere edili per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa);
2. macchinari,impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica;
3. programmi informatici e servizi per le tecnologie per l’informazione e la telecomunicazione;
4. altre spese utili all’avvio dell’attività (materie prime, materiali di consumo, utenze e canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative, nel limite del 20% massimo del programma di spesa).
Non sono ammissibili le spese di progettazione, le consulenze e quelle relative al costo del personale dipendente, gli acquisti tramite leasing, imposte e tasse e gli esborsi IVA.
Le agevolazioni coprono il 100% delle spese e prevedono:
1. contributo a fondo perduto, pari al 50% del programma di spesa;
2. finanziamento bancario, pari al 50% del programma di spesa concesso da un istituto di credito che aderisce alla convenzione tra INVITALIA e ABI, garantito dal Fondo di garanzia per le PMI. Gli interessi del finanziamento sono coperti da un contributo in conto interessi. Il finanziamento bancario deve essere restituito in 8 anni di cui 2 di preammortamento.
Inoltre il Decreto Rilancio (art. 245 del D.L. 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla Legge 17 luglio 2020, n.77) prevede per le imprese di Resto al Sud un ulteriore contributo a fondo perduto, erogato in occasione del completamento del piano di spesa per:
a) 15.000 euro per le attività svolte in forma di ditta individuale o di libera professione esercitata in forma individuale;
b) 10.000 euro per ogni socio, fino ad un massimo di 40.000 euro, per le attività esercitate in forma societari.
Infine la Regione Siciliana ha recentemente stazionato 4,7 milioni di euro nel triennio 2020/22 sotto forma di credito d'imposta, in favore dei soggetti beneficiari di “Resto al Sud”, utilizzabili in compensazione con il modello di pagamento F24, di esenzione di: 1) l'addizionale regionale Irpef; 2) la tassa automobilistica per gli automezzi di proprietà immatricolati in Sicilia e strettamente necessari al ciclo o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti; 3) l'imposta di registro, ipotecaria e catastale e di bollo per l'acquisto di beni immobili ricadenti nel territorio regionale connessi allo svolgimento dell'attività.
Riguardo alla presentazione delle domande, queste possono essere presentate esclusivamente online, attraverso la piattaforma web di INVITALIA, l’Agenzia del Ministero dello Sviluppo Economico che gestisce la misura agevolativa. E’ necessario registrarsi sulla piattaforma dedicata, disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta certificata (PEC). La domanda è costituita dal progetto imprenditoriale da compilare on-line e dalla documentazione da allegare, secondo la modulistica presente sul sito internet www.invitalia.it. Le domande verranno valutate in ordine cronologico di arrivo entro 60 giorni dalla data di presentazione.
La Misura nasce per contrastare l’emorragia demografica che riguarda l’intero Paese e soprattutto le aree del Mezzogiorno. A volte ha anche contribuito al ritorno a casa di chi era già partito: si tratta per lo più di giovani preparati, per i quali si è investito in formazione, i quali poi cercano di trovare fortuna altrove.
Dal 2018 (anno di avvio degli incentivi) ad oggi sono state finanziate complessivamente oltre 10.000 imprese nel Mezzogiorno e sono stati creati più di 37.000 posti di lavoro; gli investimenti attivati sono complessivamente pari a 690 milioni di euro, a fronte di 400 milioni di finanziamenti già erogati Dalla Sicilia arriva il 16% di tutte le domande Resto al Sud presentate a Invitalia. Gli investimenti previsti sul territorio sono di 140 milioni di euro. In Sicilia sono nate oltre 2.000 nuove imprese, di cui alcune decine di aziende anche nel nostro Comprensorio territoriale: dalla produzione di infissi al meccanico, dal barbiere al centro estetico alla infissi, dal Meccanico all’Idraulico, dal birrificio al caseificio, dal Caffè letterario all’Agenzia di stampa pubblicitaria.
In un territorio, come il nostro, in cui sia ha un tasso di disoccupazione ufficiale di oltre il 40% (senza contare tutti coloro che ormai non cercano più un lavoro, i cosiddetti “scoraggiati”), la Misura agevolativa costituisce una grande opportunità per tutti i giovani che vogliono avviare una nuova impresa, e realizzare così il loro sogno di avviare una nuova iniziativa imprenditoriale che possa costituire anche fonte di sostentamento economico.
Bagheria, 18/11/2021
Dott. Roberto Lo Me