Lo scorso 9 marzo un branco di cani randagi ha ucciso un piccolo Jack Russell di nome Ugo in via Lorenzo Valla, nella periferia di Bagheria.
Paola, la padrona del cane, pochi giorni prima ne aveva denunciato la scompara sui social, ma dopo tante ricerche, ha ritrovato il corpo del suo amico a 4 zampe senza vita dilaniato da diversi e inequivocabili segni di morsi.
"Un colpo al cuore che non dimenticherò facilmente" racconta affranta Paola. "Non pensavo che il problema del randagismo a Bagheria fosse cosi grave fino a quando non l'ho toccato con mano personalmente. Oggi questa tragedia è toccata a me, ma il problema del randagismo e dei cani che formano branchi come lupi può essere foriero di altri situazioni di pericolo non solo per gli animali ma anche per le persone." conclude Paola.
Di questo problema la politica locale e non se ne occupa poco o nulla, forse perchè non porta voti, o almeno così pensano, sbagliando, gli amministratori che a vari livelli hanno da sempre sottovalutato la piaga del randagismo. Si tratta invece di una questione di decoro e civilità di primaria importanza.
I primi passi per affrontare questa piaga potrebbero essere una seria campagna di sterilizzazioni, accompagnata da un' altrettanto capillare campagna di comunicazione anti abbandono. Guardare alle realtà che questo problema lo hanno sconfitto, emulandone le azioni, potrebbere essere un' altra idea.
Speriamo che la triste storia di Ugo e Paola possa smuovere un pò le acque in questo senso.
Foto di copertina lo sfortunato e tenero UGO
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P.S: L'articolo vuole sollevare la questione del randagismo a Bagheria e non buttare la croce sui cani randagi, che hanno una loro natura e un loro istinto che va comunque compreso.