Reagire, è questa la parola d’ordine. Reagire a questa insofferenza, reagire alla mancanza di volontà, alla tentazione di abbandonare, lentamente, la nostra vita di sempre per ritirarci in casa o nel nostro mondo interiore, sempre più fatto di paure e umore depresso.
E’ questa la situazione oggi. Ci sono ragazzi che prima, fino ad Aprile 2020 vedevano lo stare a casa come una forma di prigionia e che adesso, a Marzo 2021, hanno sempre meno voglia di uscire e di svagarsi. E’ come se stessero disinvestendo sulle relazioni e sul mondo esterno.
Ci sono tantissimi giovani che si scoprono più depressi e più insicuri, a causa di tutto quello che è successo al nostro mondo da un anno a questa parte, spazzando via la vecchia vita di sempre.
Fino ad Aprile 2020 molti di noi pensavano che in fondo, iniziata l’estate si sarebbe potuto andare oltre e dimenticare quel buco nero che è stato il primo lockdown generalizzato. Eppure, con l’inizio dell’autunno queste convinzioni sono andate via via in frantumi, scolpendo e delineando un futuro a trame oscure, incerto.
Così abbiamo compreso che da questa “cosa” non saremmo usciti così. Lungo l’autunno i contagi salivano e alcuni facevano i conti con separazioni e lutti, lasciando i propri cari da soli negli ospedali o nelle residenze per gli anziani.
Quel tarlo allora continuava a prendere sempre più piede. I locali chiusi, le difficoltà a muoversi per incontrare amici ma anche per conoscere persone nuove o lasciarsi coinvolgere in nuove relazioni affettive o sessuali, tutto sempre più complicato.
Così lentamente, abbiamo iniziato a mollare, a muoverci a ritroso posizionandoci in casa, immaginando quelle mura un baluardo, un ritiro, una corazza che apparentemente credevamo difenderci ma che in realtà ci toglieva giorno, dopo giorno, la vitalità e tutto ciò di cui era fatta la nostra vita.
Quello che vedo oggi sono malesseri aggravati dallo stress pandemico: cefalea, cattiva digestione, tachicardia, aumento del consumo di alcool, stanchezza cronica. E’ cresciuto il numero di adolescenti che hanno iniziato a mangiare molto di più, o che mangiano a tutte le ore. Aumentata la diagnosi di disturbo da alimentazione incontrollata, così come l’assunzione di ansiolitici (accreditata a +35%).
Circa il 40% dei pazienti che ho visto presso il mio studio negli ultimi 6 mesi e curati attraverso la psicoterapia soffre di un perenne stato di paura, alcuni hanno paura di ammalarsi o di morire, o di non poter proteggere i propri cari, generando un continuo senso di impotenza e di frustrazione.
E’ questo il punto, la frustrazione che deriva dal non avere controllo, dal non potere prevedere ciò che accadrà, dalla difficoltà a pianificare.
Cosa fare adesso? Ecco i miei consigli.
Lascia andare il controllo, non puoi pretendere di controllare ciò che sta accadendo. Non perdere la fiducia, ma non pensare continuamente a quando tutto questo finirà. Cerca semmai di vivere un po’ più alla giornata. Consiglio ai miei pazienti di alzarsi presto al mattino, non andare a letto tardi. Createvi routine, regalatevi momenti per voi stessi dove poter alimentare le vostre passioni.
Cercate di mangiare bene, evitate di usare il cibo come antidepressivo o per colmare la sensazione di vuoto. Accettate queste emozioni dolorose, condividetele. Se sentite il bisogno parlate con un professionista della salute mentale come uno psicoterapeuta, non sentitevi strani o sbagliati per questo, è normalissimo! Anche se esiste il distanziamento sforzatevi di mantenere vive le relazioni e soprattutto evitate di ascoltare ossessivamente notizie sul covid, beh, cambiate canale o spegnete la tv!
Vi ricordo che potete scrivermi per qualsiasi domanda o richiesta di consigli utilizzando i vari canali, da whatsapp ai social. Vi aspetto.
Dott. Francesco Greco
Tel. 3922965686
www.francescogrecopsicologo.it
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Il Dott. Francesco Greco, Psicologo e Psicoterapeuta, è specialista in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Svolge attività clinica per i disturbi d'ansia, depressione, crisi, stress, insicurezza, disturbi emotivi e dello spettro ossessivo. Utilizza la Terapia Cognitiva, la Acceptance and Commitment Therapy (ACT), Mindfulness e la SCHEMA THERAPY. Specializzato nel trattamento dei disturbi dell’alimentazione attraverso la tecnica della CBT-E, disturbi sessuali e consulenza di coppia. Riceve a Bagheria.