A qualcuno a leggere la notizia riportata l’altro ieri sul “Giornale di Sicilia” fischieranno le orecchie. Di che si tratta? presto detto.
La Procura della Corte dei conti ha condannato in primo grado al risarcimento di 200.000 Euro il sindaco di Palermo Diego Cammarata, ed a 100.000 Euro il dirigente coordinatore dell’ufficio Urbanistica del Comune, per avere conferito consulenze “facili, senza selezioni pubbliche e prive dei necessari requisiti di professionalità”.
Sono stati dieci infatti tra ingegneri, architetti, e geologi ad avere ricevuto incarichi “diretti” e di fiducia dal sindaco nell’ambito del progetto di recupero dell’ex Chimica Arenella.
Non solo la Procura della Corte ha altresì contestato che gli incarichi sono stati “conferiti con determine sindacali connotate da genericità, serialità, prive di parametri per la individuazione dei compensi, in assenza di preventiva verifica della professionalità richiesta tra i numerosi tecnici (ingegneri e architetti) in servizio presso il Comune”.
Ed ancora, alcuni professionisti nominati dal Sindaco “non risultavano dotati di una professionalità specifica compatibile con l’incarico”, ed in alcuni casi “neanche in possesso dei requisiti minimi di esperienza professionale richiesta dal regolamento comunale”.
La vicenda era iniziata nell’Ottobre scorso in seguito ad una denuncia presentata dall’allora consigliere comunale di “Primavera Siciliana” Emilio Arcuri.
Immediatamente dopo era arrivata agli interessati la “contestazione di responsabilità” inviata dai magistrati contabili ed in cui si davano quaranta giorni di tempo a sindaco e funzionario per controdedurre le accuse.
Adesso, a distanza di un anno, è arrivata la sentenza di primo grado.
Contemporaneamente sta andando avanti una indagine della magistratura penale, per accertare la probabile esistenza di profili di responsabilità di questa natura.
Inesorabile come un anatema arriva la prima dichiarazione politica di Antonello Cracolici, capogruppo del P.D. al’A.R.S..
“Siamo di fronte ad un episodio grave - commenta Cracolici- che dimostra ancora una volta l’inadeguatezza di Cammarata, cui rimane una sola cosa da fare: dimettersi".
Peccato che Cracolici, nella sua foga moralizzatrice non abbia notato che analoga contestazione è arrivata qualche mese fa al Sindaco di Bagheria, città in cui Cracolici vive, per gli stessi identici motivi, vale a dire per la "disinvoltura" con cui sono state conferiti incarichie e consulenze, ed ancora perchè uno dei "nominati" è Walter Bellomo, geologo, già segretario cittadino a Palermo dei D.S.
Ed a Bagheria , non è un mistero per nessuno, il Partito Democratico è “magna pars “ tra le forze politiche che sostengono Biagio Sciortino.
...Due pesi e due misure?