Ripensavamo a questo insolito episodio, di cui vi diremo, un paio di settimane fa, quando, alla conferenza stampa di presentazione del “matrimonio” P.D. e U.D.C., il sindaco e tutti i presenti alla conferenza stampa abbiamo vissuto per oltre un’ora in un clima di “suspence” ad aspettare che lo sposo
(o la sposa, fate voi), si presentasse all’appuntamento. E per qualche tempo si è temuto che, se il P.D. non avesse ceduto all’ultimatum del futuro alleato, sarebbe andato tutto all’aria.
Spigolando di tutto un pò... fra le righe della città - V
L’episodio di cui parliamo, ci è stato riferito da uno dei nostri amici operatori televisivi, (sia detto per inciso, ce ne sono a Bagheria di bravissimi, e speriamo che gli investimenti della “soap” Agrodolce diano a qualcuno la possibilità di dimostrare quanto vale), che qualche tempo fa era andato a fare le riprese di un matrimonio.
Sapete come vanno queste cose: grande gioia, grande commozione, fotografi, damigelle, insomma tutto il corredo che accompagna un momento straordinario e decisivo nella vita di quasi tutti noi.
La cerimonia religiosa si svolgeva a Palermo nella Chiesa della Magione.
Tutto procedeva per il meglio quando si è arrivati al momento “topico” della cerimonia: lo scambio degli anelli e la pronuncia del fatidico “sì”.
"Vuoi tu - inizia il celebrante - rivolgendosi allo sposo, prendere come tua legittima sposa la qui presente ecc…ecc…".
La risposta risuonò forte e chiara: “No”.
Brusio in chiesa: magari lo sposo vuole scherzare, magari per il gran caldo e lo stress ha smarrito per un istante il controllo; è quello che pensano un po’ tutti, prete compreso, che per la seconda volta ripete la domanda, scandendola con più forza.
La risposta arriva di nuovo, secca e dura: “No!”.
A questo punto cresce il brusio, si diffonde lo sconcerto, qualcuno comincia a intuire.
Il celebrante non può fare a meno di chiedere al promesso sposo: "Ma scusa sei venuto quà, in chiesa, per sposarti, ora perché dici di no?". E freddo, glaciale, di rimando il mancato sposo: “Chieda alla mia promessa sposa, con chi si trovava ieri notte alle due in dolce colloquio e intimità. Anzi, glielo dico subito io: si trovava in casa di quel farabutto, seduto in prima fila, che le farà da testimone di nozze”.
Successe come potete ben capire il finimondo. I familiari rivollero naturalmente indietro le “cassette” registrate, ed è per questo che un filmato che sarebbe andato a buon diritto su You Tube, resterà sepolto per sempre nell’oblio.
Nel nostro caso tra P.D. e U.D.C. , c’è stato alla fine un “sì”, che somiglia tanto ad un “nì”...