Gianni Granata, medico chirurgo, già Ufficiale Medico dell’Esercito Italiano, sposato con due figli e prestato alla politica, intende con la presente informare gli organi di stampa sulla vicenda giudiziaria di cui è stato protagonista.
Sono stato nominato dall’Assemblea dei Soci della Società ATO PA/4 (Co.In.R.E.S.) a maggio del 2005 ed in carica fino al maggio dell'anno seguente, allorquando mi sono dimesso perché delegittimato dalle dimissioni dell’allora Sindaco di Bagheria in carica Pino Fricano, coinvolto nella vicenda Campanella, e poi scagionato.
Per questa carica ho percepito un indennità, che ho volutamente ridotta del 30% per una mia scelta etica, pari a 1.800 euro lordi al mese (altri Presidenti non hanno avuto, diciamo, la stessa sensibilità).
Ho operato nella consapevolezza di operare all’interno di un Ente Pubblico Economico (Società Partecipata che gestisce servizi aventi rilevanza economica che paga l’IVA e che ha un utile d’impresa!) e non in un ente pubblico come il comune o la provincia etc. che non hanno rilevanza economica infatti non pagano IVA, e non hanno un utile d’impresa. Ciò è sancito dallo Statuto della Società, che non ho fatto io, e da numerose sentenze di TAR ed altri Tribunali della Repubblica Italiana.
Sono subentrato al precedente Presidente (Arch. Pino Fricano ndr) in un momento, a dir poco, turbolento per la Società. Le ragioni di un tale momento confuso erano dovute principalmente a due ordini di ragioni che sinteticamente espongo.
1. Una gara per l’espletamento del servizio di raccolta del Rifiuto Residuale, per un ammontare di 60 milioni di euro, bandita nel 2004 senza che fossero stati firmati i 22 Contratti di Servizio cosa che non ha dato copertura finanziaria della stessa, ed esitata in un grosso ed inestricabile contenzioso giudiziario (anche questa è l’Italia) che grazie a Dio e agli Avvocati sembra si sia risolto senza danni per la Società.
Ciò ha comportato un durissimo e pericolosissimo lavoro per l’intera società nei primi mesi del mio mandato non senza minacce ed attentati!
2. Avvio operativo del servizio, con un ritardo di due anni rispetto alla tassativa data indicata dal Subcommissario all’Emergenza Rifiuti (Avv. Crosta) nel giugno 2004, nel famoso Accordo Quadro del 20/04/2004!
Infatti prima dell’avvio la Società ha dovuto stipulare i 22 Contratti di Servizio con i Comuni dell’Ato PA/4, senza i quali anche in questo caso, non sarebbe potuto essere avviato nessun servizio.
Questa fase anch’essa difficile e non affatto scontata si è conclusa nell’autunno del 2005, ed i Contratti di Servizio sono stati approvati dall’Assemblea dei Soci compreso il Commissario Straordinario del Comune di Villabate, nel dicembre 2005!
Da gennaio 2006 inizia la fase dei trasferimenti del personale che si conclude nell’estate dello stesso anno.
Nessuna assunzione clientelare quindi nessun amico o parente, solo lavoratori che già a vario titolo (dipendenti comunali, ASU, LSU, operaie delle ditte private che già prestavano servizio presso i Comuni dell’ATO PA/4 (Coinres)
Durante questa fase sono transitate meno di 290 unità rispetto alle 330 che erano indicate nella decisione dell’Assemblea dei Soci presa ben prima che mi insediassi.
Quindi un numero ben al di sotto delle 400 unità che lavoravano presso i comuni, come certificato dalle delibere di ricognizione effettuate dai Comuni.
• Cosa è stato contestato al Dott. Granata?
Mi sono state contestate irregolarità nella stipula dei contratti di lavoro!
Tutte le operazioni di trasferimento di personale e di stipula dei contratti sono avvenute, ritengo, nel rispetto dell’Accordo Quadro dell’Aprile 2004.
Infatti il personale da trasferire è stato comunicato dai Comuni previa contrattazione degli stessi con le organizzazioni sindacali, ad essi è stato applicato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro FISE ambiente, così per legge, contratto che regola tra l’altro norme per il trasferimento di personale che sono state allo stesso modo rispettate!
E’ stata data, finalmente, dignità di lavoratori a persone sottopagate, sfruttate da contratti anomali, che non godevano di nessuna garanzia di sicurezza sul lavoro!
Ed io per aver soltanto firmato questi contratti sono considerato un delinquente!
La verità è che in tutta questa vicenda, molto complessa, molti non hanno fatto il proprio dovere fino in fondo, e si è voluto trovare a tutti i costi ed in fretta un capo espiatorio!
Ritengo di poter sintetizzare il mio operato di Presidente dell’ATO PA4 in tre punti:
1. ho messo ordine in una gara ed in un contenzioso giudiziario a dir poco DISCUTIBILI;
2. ho bloccato nel 2006 proroghe di contratti e nuovi appalti a dir poco DISCUTIBILI;
3. ho dato a circa 290 lavoratori, di un settore lavorativo considerato sporco, la dignità di un lavoro onesto, legale ed in sicurezza, non ricevendo né vantaggi economici né vantaggi politici, ma ricevendo 290 strette di mano!
Comunque rimango fiducioso nel fatto che la Magistratura saprà seguire il giusto percorso per fare piena luce sull’intera vicenda, e spero che al più presto verrà accertata la mia buona fede ed estraneità ai fatti contestati.
P.S.
-Nella foto di copertina Gianni Granata e Beppe Lumia
-Il neretto è della Redazione
-Abbiamo per comodità di lettura usato la prima persona di un documento che ci era stato inviato a mò di intervista.