Attualità

Adesso arrìva l'ultima pezza che, come da proverbio, è peggiore del buco. Questa pezza è dell'Ufficio Tecnico, quindi dell'Ufficio responsabile e degli esperti.

A questo link il comunicato pubblicato sull'argomento sul sito del comune di Bagheria che giustificherebbe da un punto di vista delle procedure amministrative l'abbattimento dei 14 pini di via Concordia Mediterranea: i nostri lettori potranno quindi leggerlo e giudicare se quanto diciamo è frutto di pregiudizio o frutto di un ragionamento argomentato basato su riscontri oggettivi.

Sono tre relazioncine di una decina di righe ciascuna, una dell'ispettore di polizia urbana Vincenzo Sammarco, la seconda dell'architetto Paolo Mattina  e la terza dell'ing. Giovanni Mercadante.

Nella prima del 7 gennaio 2012 l'Ispettore di polizia urbana Sammarco,  segnala più o meno che, "a causa dei forti venti ben due pini sono stati sradicati per fortuna senza danni alle cose o alle persone, e che da un sopralluogo è stato accertato che molti altri rischiano di cadere, e che quindi necessita un sollecito intervento per scongiurare rischi alla pubblica incolumità".

Il 15 marzo è l'architetto Mattina a certificare dopo un sopralluogo  la caduta di un altro pino dal lato opposto a quello della carreggiata ed a concludere che a suo avviso non è più procrastinabile la totale rimozione,ed auspica la emissione di una ordinanza in  tal senso.

Di una ordinanza badate bene e non di una disposizione, e questo perchè l'architetto Mattina sa bene che ci vuole una ordinanza del sindaco in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico, e che per una operazione del genere occorre il nulla osta della Sovrintendenza e dell'Ente Forestale.

Infine il 30 maggio visto che l'ordinanza sindacale non arriva nè potrà mai arrivare è l'ing. Mercadante che si fa carico del gravoso fardello e dispone di rimuovere da via Concordia mediterranea gli alberi che presentino rischio di caduta senza specificare altro.

Perchè non è stato coinvolto l'agronomo comunale che pure l'amministrazione ha nel proprio organico e che avrebbe potuto dare giustificazioni più fondate? Mistero.

Ormai però chiudiamola quà, perchè ci siamo scocciati anche noi.

altAnche perchè tutta la storia un suo vantaggio c'è l'ha.

Da oggi i cittadini bagheresi sanno che bastano una segnalazioncina, una relazioncina e una disposizioncina per abbattere di netto 14 pini e trasformare una strada in uno squallore, per colpa del povero pino d'Aleppo che è nato proprio disgraziato ed è cresciuto anche peggio,  e delle raffiche di vento.

I nulla osta di Sovrintendenza e Forestale?

Ma quando mai! Quisquilie e pinzillacchere direbbe Totò

E poi, nella Repubblica Libera di Bagheria, legibus soluta, dove il sindaco ha già tagliato il trasporti dei disabili,  si avvia a tagliare un asilo nido, ha raddoppiato la Tarsu contro il parere del consiglio, ha tagliato le inutili trasmissioni televisive dei consigli comunali, in effetti, cosa volete che sia il taglio di 14 pini?

Ricordatevene però di questa storia quando l'Ufficio Tecnico, allorchè richiederete un banalissima autorizzazione per la vostra casetta di campagna per un muretto che superi i 30 cm di altezza , per fare una gebbia d'acqua, per fare uno scavo  per metterci un recipiente qualunque, per la sistemazione di una verandina in plexigas,  vi chiederà col tono severo che sanno assumere i rigidi tutori della legge, il nulla osta della Sovrintendenza o dell'Ente Forestale. 

Perchè pare che il nulla osta della Sovrintendenza e dell'Ente Forestale, a Bagheria sia qualcosa che vale solo per i comuni cittadini, e non per il sindaco e gli amministratori.

Sono oltre 700 gli studenti dell'ultimo anno dei 5 istituti superiori di Bagheria: Classico, Scientifico, Artistico, Ragioneria e Ipsia, che in queste ore stanno sostenendo la prima prova scritta degli Esami di Stato. Queste le tracce uguali su tutto il territorio nazionale:

  •  Montale, i giovani e la crisi: sono alcune delle tracce proposte per la prova di italiano nella Maturità 2012.
  • Le responsabilità della scienza e della tecnologia: è un'altra delle tracce proposte per la prova di italiano alla Maturità 2012.
  • Anche gli ebrei nella storia e' una delle tracce proposte. Nel dettaglio, la traccia propone di descrivere lo sterminio degli ebrei programmato e realizzato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.
  • Ce n'é anche una di carattere generale che invita gli studenti a riflettere su "bene individuale e bene comune".

TEMI:

  • PAUL NIZAN E I 20 ANNI - "Avevo 20 anni: non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita": questa frase di Paul Nizan, scrittore e filosofo francese, è stata proposta ai maturandi impegnati stamani con il primo scritto dell'esame di Stato.
  • IL 'LABIRINTO' PER L'ARTICOLO DI GIORNALE - I giovani che vorranno cimentarsi con l'articolo di giornale per la prova di italiano della Maturità dovranno descrivere il Labirinto. Avranno a disposizione una serie di documenti di grandi autori come Ariosto, Picasso, Calvino ed Eco.
  • DI MONTALE "AMMAZZARE IL TEMPO" - Di Eugenio Montale è stato proposto ai candidati della maturità un brano di prosa tratto da "Ammazzare il tempo".

          fonte:Ansa

Lasciano fortemente perplessi le giustificazioni addotte dal sindaco Lo Meo che, nella lettera inviata a noi di bagherianews.com, prova a trovare una spiegazione del perchè si sia proceduto senza alcun preavviso, senza alcuna ordinanza sindacale, senza alcun esplicito atto autorizzativo al taglio radicale di 17 (o 14) pini) in via Concordia Mediterranea ad Aspra.

Quella di Lo Meo è una spiegazione che non spiega niente; la sua nota piuttosto che un chiarimento del perchè sia avvenuto, nel comune di cui lui è il sindaco, un fatto così grave e inaudito, ha il tono professorale di una lezione di un esperto di coltivazioni arboree.

Il sindaco di Bagheria, Vincenzo Lo Meo, oltre a spiegare da esperto tutte le caratteristiche del pino d'Aleppo, che testimoniano di una conoscenza sull'argomento che in questo caso suona come una aggravante, avrebbe dovuto spiegare soprattutto da sindaco i percorsi amministrativi che hanno portato a questa sciagurata decisione.

E questo non lo fa, perchè non è in grado di farlo, ed in questa, come in altre precedenti occasioni si rifugia nell'ormai comodo alibi del difetto di comunicazione che è ormai diventato un noioso ritornello che abbiamo sentito già altre volte.

Questa vicenda è stata gestita da un punto di vista amministrativao in maniera volutamente confusa e raffazzonata per cercare di confondere l'opinione pubblica.

Ben altri avrebbero dovuto essere i percorsi amministrativi che si sarebbe dovuto mettere in atto, in base alle affermazioni che il sindaco fa nella sua nota.

In primo luogo andavano prese in considerazione non le generiche "lamentele" fatte così a voce e senza riscontri, ma andavano assunte in protocollo ed in maniera ufficiale le segnalazioni di quei cittadini residenti, (addirittura si parla di un ferito per la caduta di un ramo), che segnalavano appunto il rischio che quegli alberi in quella strada rappresentavano; successivamente andava affidata all'agronomo comunale una ricognizione e una relazione che certificasse l'effettiva condizione di pericolosità degli alberi di quella strada.

In terzo luogo andava acquisito il parere della Sovrintendenza ai monumenti perchè Aspra è, e lo hanno scritto anche dei commentatori, zona sottoposta a vincolo paesaggistico, ed in questi contesti è noto che non si può procedere ad alcuna manomissione del verde pubblico senza esplicita autorizzazione della Sovrintendenza e dell'Ente forestale.

Solo dopo questi passaggi "vincolanti", un sindaco, forte dei pareri tecnici che certificavano le fondate ragioni di pericolo, forte di un atto autorizzativo della Sovrintendenza e dell'Ente Forestale, avrebbe potuto emanare una ordinanza in cui disponeva l'abbattimento dei pini per il loro scarso pregio ambientale  e le condizioni di pericolo che creavano.

Sono queste le procedure che si adottano in una pubblica amministrazione, che non è la stessa cosa del nostro giardino.

Perchè Lo Meo non ha seguito la strada diritta e certa del diritto e delle procedure di legge, e si è affidato alla scorciatoia di far tagliare gli alberi senza esplicita ordinanza, consentendo anche che un ignoto soggetto privato si portasse via la legna ben tagliata e che l'ingombrante e inutile "ramaglia" restasse sui marciapiedi a ingombrare il passaggio?

I tempi sarebbero stati lunghi? Ma lunghi rispetto a che cosa? Quale  era l'urgenza che incombeva?

Ci sono oggi a Bagheria tombini di fogna senza grata di copertura, buche e voragini nel manto stradale che dal punto di vista della pericolosità sono certamente più rischiosi dei pini d'Aleppo di via Concordia Mediterranea e sui quali però non si interviene.

Perchè allora tanta fretta su un problema che lo stesso  sindaco Lo Meo sostiene di avere attenzionato addirittura quindici anni fa?

Chi spingeva per stendere i pini? A chi doveva essere fatta questa cortesia così urgente? Chi ha deciso di far entrare in azione le seghe senza autorizzazioni e ordinanze legittime ed esplicite?

E' questa la risposta che i cittadini si attendono dal sindaco Lo Meo e non la dotta lezione su radici, fusto e chiome degli alberi fatta dall'agronomo Lo Meo.

Il problema politico vero è capire perchè  anche un sindaco sulla cui competenza sulla materia non è dato dubitare, consente che si proceda a manomissioni del verde pubblico, come se si trattasse del giardino di  casa sua, dove pure l'abbattimento di specie arboreee di queste dimensioni e in queste quantità provocherebbero l'immediato intervento della Forestale e della Sovrintendenza ed una denuncia penale.

L'anno scorso quando un costruttore privato eliminò cinque platani dal corso Baldassare Scaduto, pure essendo stato autorizzato solo per uno di essi, ci fu una autentica sollevazione popolare e l'allora candidato sindaco Lo Meo fece sentire la sua voce solidale accanto a quella dei cittadini indignati.

Oggi i platani per fortuna sono stati ripiantati, stanno ricrescendo, uno di quelli tagliati è tornato anche a germogliare, ma oggi  Lo Meo eletto sindaco si pone come riferimento di cattivo esempio nella tutela del verde del territorio.

Un gesto sbagliato che nuoce ulteriormente alla sua immagine compromessa per altre vicende, e che il sindaco avrebbe fatto bene a risparmiarsi.

Prendiamo atto dell’apprezzabile iniziativa di domenica 17 giugno e a seguire per la prossima domenica, messa in atto da parte di volenterosi cittadini e amministratori, con in testa il Sindaco, per la pulizia del corso Baldassare Scaduto.

L’indebitamento, però, di oltre 1 milione di euro al mese corre ugualmente, indebitamento per un servizio che, completo di raccolta differenziata e spazzamento, costerebbe intorno ai 400mila euro al mese! Ci indebitiamo per circa 600mila euro/mese per un inefficiente e incompleto servizio a danno di altri servizi, quali quelli in campo sociale.

È proprio così difficile capirlo e tenerlo costantemente presente?

Ma per quali altri motivi consiglieri e partiti si compatteranno nell’agire per l’interesse di tutti cioè dei propri elettori-concittadini? 

Allora: 

  •  è possibile pensare, congiuntamente a siffatte lodevoli iniziative, ad una e più manifestazioni presso l’Assessorato Regionale all’Energia e presso la Presidenza della Regione, con in testa il Sindaco, i Consiglieri e tantissimi bagheresi appresso, affinché cessi questo assurdo e insostenibile indebitamento dovuto al Coinres?
  • è possibile, conoscere attraverso i commissari del Coinres il piano quotidiano di raccolta dei rifiuti e del servizio di spazzamento, coinvolgendo anche la Guardia di Finanza?
  •  è possibile che da parte della chiesa locale (che dovrebbe spingere alla rispettive responsabilità i praticanti), della stessa Caritas cittadina e dei pii fedeli laici, ancora non si comprenda che raccogliere i “100 euro” per aiutare i “poveri” è un prendersi in giro e un prendere in giro “i poveri”, a fronte di ben 600mila euro mensili bruciati nel Coinres, vero e proprio inceneritore di soldi? e che bisogna, pertanto, scendere in piazza per manifestare presso le autorità di competenza perché questo spreco finisca, visto che costituisce ingiustizia sociale e antievangelica allo stato puro?
  • È possibile cercare di essere un paese di persone almeno “normali”?

Noi Cittadini per Bagheria
 

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