Attualità

Il movimento per l’acqua in gestione pubblica è l’insieme di milioni di Cittadini che hanno fortemente voluto i referendum abrogativi contro i processi di privatizzazione dei servizi idrici e contro la mercificazione del bene comune acqua. Milioni di Cittadini che si sono recati alle urne e hanno decretato la vittoria dei SI ai referendum determinando la fine delle privatizzazioni dei beni comuni in Italia. Una forte presa di posizione che esprimeva consapevolezza e decisione. Posizione confermata dall’adesione di centinaia di migliaia di Cittadini alla campagna “Obbedienza Civile” che riafferma il diritto all’eliminazione dalla tariffa della remunerazione del capitale investito.

Molti dei Sindaci siciliani – alcuni dei quali sostenitori fin dalla prima ora dei processi di privatizzazione – salirono sul carro dei vincitori dei Promotori referendari.

Ora per il Presidente della Provincia e per i Sindaci è venuto il tempo delle scelte e dell’azione. Gli esiti referendari riaffermati dalla sentenza della Corte Costituzionale vanno applicati! Ai Cittadini vanno restituite le somme indebitamente fatturate e riscosse per la remunerazione del capitale investito ed invertito il processo di privatizzazione dei Servizi Pubblici Locali con la ripubblicizzazione delle aziende e la conversione delle stesse in aziende speciali. 

E’ IMPENSABILE RINCORRERE CONTINUAMENTE I TEMPI DELLA POLITICA PRIMA CON L’ELEZIONE DEL SINDACO DI PALERMO, ORA CON L’ELEZIONE DEI NUOVI DEPUTATI DELL’ARS E SUCCESSIVAMENTE CON L’INSEDIAMENTO DEL NUOVO “PARLAMENTINO” SICILIANO. LE RISPOSTE DA DARE AI CITTADINI HANNO LA PRIORITA’ SUI GIOCHI DELLA POLITICA. In Provincia di Palermo i Sindaci devono: richiedere immediatamente la convocazione della conferenza dei sindaci; revisionare il piano tariffario abbattendo le tariffe dalla remunerazione del capitale investito; prendere atto della decadenza dalla gestione di APS SPA; determinare in AMAP SPA il nuovo gestore transitorio e iniziare il processo di ripubblicizzazione della gestione del servizio idrico integrato.

I Cittadini devono avere riconosciuto il diritto al rimborso delle somme indebitamente fatturate e ad una gestione pubblica dei servizi pubblici locali e del Servizio Idrico Integrato come priorità. LA SCELTA RICADE SUI SINDACI E SUL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA! LA RESPONSABILITA’ E’ TOTALMENTE LORO!

L’Addetto Stampa Liberacqua
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Sito web: www.liberacqua.org
 

I movimenti cittadini “Bagheria Bene Comune” e “Noi Cittadini” martedì 23 ottobre si sono riuniti per elaborare un documento frutto dell’esigenza forte ed urgente di alzare anche nel nostro territorio il livello del confronto e della discussione sulla tematica relativa al “femminicidio”, urgenza figlia dell’onda emotiva che ha coinvolto e sconvolto tutti alla notizia dell’uccisione di Carmela, giovane ragazza barbaramente trucidata, e del ferimento gravissimo della sorella Lucia; episodio questo che ci ripropone purtroppo l’ennesimo scenario e che innalza il triste primato delle morti “al femminile” nel nostro paese.

Si è avvertita intensa e palpabile l’emozione che ha venato ed a tratti incrinato la voce di coloro che hanno partecipato a un dibattito carico di contenuti, riflessioni e proposte.

Dobbiamo FARE, concretamente e tangibilmente, qualcosa per combattere un fenomeno che, come evidenziato, nel nostro Paese (secondo solo al Messico) ha assunto proporzioni preoccupanti.

Ogni tre giorni una donna viene uccisa, questa è soltanto la punta di un iceberg in un mare di violenza sommersa e racchiusa spesso nell’intimità delle mura domestiche dove l’urlo di dolore delle vittime resta soffocato ed inascoltato.

Bisogna eradicare quegli elementi che culturalmente e socialmente continuano a essere accettati, tollerati e giustificati e denunciare l’impunità che molto spesso costituisce la norma.

Dal confronto all’interno delle riunioni di entrambi i movimenti è emersa la necessità di dotarci di quegli strumenti che ci consentano di riconoscere i sintomi laddove c’è una violenza latente, laddove un amore o un rapporto possano essere potenzialmente malati.

Si deve cominciare dai nostri giovani dotandoli dell’arma della conoscenza e facendo sì che essi stessi siano veicolo e volano della consapevolezza. Aiutiamoli a prevenire e a difendersi dalla violenza.

Come?

Entrambi i movimenti propongono un “tour antiviolenza” che tocchi i vari istituti delle scuole superiori del nostro comune, di concerto con le istituzioni scolastiche e con l’ausilio e la competenza dei centri antiviolenza già operativi nel nostro territorio.

Un progetto che miri all’informazione e al supporto, istituendo dei punti di ascolto itineranti presso le scuole stesse costituiti da professionisti e da volontari operanti nel settore che mettano a disposizione dei giovani la propria competenza.

Ricordiamo che il “femminicidio” è spesso l’ultimo atto di un continuum di violenza; “è necessaria quindi una trasformazione sociale profonda”, queste sono le parole della relatrice speciale Rashida Majoo nel primo rapporto mondiale sul femminicidio tenutosi a Ginevra il 25/06/2012.

Affinché l’Italia torni a essere un “Paese per Donne” noi cominciamo con il nostro territorio: Bagheria sia sempre un “Paese per Donne”!

Bagheria Bene Comune                                            Noi Cittadini


 

Alla fine saranno poco meno di cinquecento  gli scioperanti, quando il corteo approderà davanti al Comune dove una delegazione è salita sù per incontrare il sindaco Lo Meo: ed è proprio davanti al comune che gli slogan diventano più forti e più duri.

Dimissioni! Basta con Tarsu e tasse! Andatevene a casa! Andate a lavorare! rivolto naturalmente ai politici.

In tanti davanti alla telecamere e ai microfoni sfogano la loro rabbia che deriva dall' impossibilità di far fronte alla raffica di aumenti che da un anno a questa parte si sta abbattendo sulla gente comune, partendo dal governo in primis , ma seguito a ruota dai comuni.

Sono pensionati la gran parte, disoccupati, donne, gente modesta ma di grande dignità, gente che ha sempre pagato, ma che stavolta proprio non ce la fa più, perchè ha rinunciato quasi a tutto, qualcuno persino a curarsi perchè non ha soldi per le medicine o le analisi.

A guidarli Francesco Castronovo responsabile del CO.DI.CONS. una sigla sindacale di tutela dei consumatori che nei mesi scorsi ha raccolto migliaia di firme di ricorrenti contro il raddoppio della Tarsu, deliberato dal sindaco Lo Meo nell'agosto dello scorso anno.

Secche le rivendicazioni:"La Tarsu è stata raddoppiata in maniera illegittima" dice Castronovo ( e quasi certamente è vero, solo che il ricorso dovevav essere presentato al TARe in tempo n.d.r.), era il consiglio che dovevva determinarsi".

"Chiediamo la revoca del provvedimento e l'accoglimento dei ricorsi" aggiunge l'organizzatore della manifestazione.

Peraltro come era facilmente prevedibile il raddoppio Tarsu sinora è stato pagato da poco più del 20% delle famiglie bagheresi, una evasione massiccia che è solo indice di un disagio economico gravissimo delle famiglie, non solo di quelle più deboli, ma di ampi settori del ceto medio.

Adesso si aggiungeranno gli incremmenti IMUe IRPEF che si mangeranno la 13° mensilità, e deprimeranno ulteriormente la già sofferente economia locale.

Ma queste cose sembrano interessare poco, molto poco a partiti e sindacati bagheresi.

Presi dalle loro beghe elettorali hanno poco tempo per affrontare le questioni sociali drammatiche che stanno piegando una intera comunità.

La manifestazione di oggi induce peraltro ad una riflessione amara: il declino di Bagheria è testimoniato anche dall'indifferenza e dell'assenza ormai totale dei sindacati più rappresentativi, e parliamo di CGIL, CISL e UIL, ridotti ormai a semplici patronati passacarte e spicciafaccende, che, pur avendo una idea chiara e diretta di quanto stia accadendo a Bagheria, continuano a far finta di nulla.

E poi ci chiediamo perchè ai comizi di Grillo ci siano migliaia  e migliaia di persone: un popolo che evidentemente è stato abbandonato senza tutela e senza rappresentanza non può far altro che seguire inseguire il sogno e il Messia di turno.


Abbiamo rivisto dopo decenni la folla delle giornate conclusiva delle feste di San Giuseppe di un tempo, quando la gente arrivava sul corso Umberto sin oltre il bar Aurora e debordava su e giù lungo il corso Butera sin dove era appena possibile intravedere il palco.

E come un tempo la gente, favorita dalla serata tiepida, si raccoglie  sui balconi e le terrazze che danno su piazza Madrice, dove ha invitato amici e conoscenti per vedere lo spettacolo, come appunto si faceva un tempo.

Saranno ben oltre cinquemila persone quelle che sono venute per ascoltare Beppe Grillo; giovani soprattutto, ma ben rappresentata è anche la fascia di età dai trenta ai cinquanta anni.

E la gente non resta certo delusa.

Certo non tutti voteranno per il Movimento 5 Stelle , però il comizio show di Grillo, ha sicuramente fatto bene da un punto di vista del risultato elettorale ai seguaci del movimento.
Malgrado la voce roca che mi è venuta dice il comico genovese "non solo perchè ho fatto decine di comizi ma anche perchè mi hanno portato sull'Etna in maglietta con le maniche corte: siamo partiti con 38 gradi sul mare e lassù erano meno due; c'era una comitiva di 28 giapponesi semicongelati, con i loro bermuda e le loro camicie, che erano venuti pensate, a piedi da Catania!

Ora vorrebbero fare un ponte che costerebbe sei miliardi di euro, ma non c'è un pulmann che da Catania va direttamente sull'Etna”.

Non delude Beppe Grillo, perchè il suo è uno show ma è anche una requisitoria politica contro chi ha mortificato la Sicilia, le sue straordinarie risorse e i suoi abitanti.

"Grazie a voi sta avvenendo qualcosa di straordinario che arriverà a Roma e che quasi mi mette paura: grazie a voi, la Sicilia, "l'isola che non c'era", è diventata "l'isola che c'è".

A partire dalla battuta da vero genovese che “ci sto perdendo un sacco di soldi, perchè è da un bel po' che non faccio spettacoli, anche perchè la gente viene a vedermi gratis ai comizi”.
“Dalla Sicilia sta partendo una rivoluzione che travolgerà il potere romano, ancora qualcuno fa finta di non capirlo, ma dopo il 28 ottobre se ne renderanno conto, perchè il voto di scambio è finito, perchè non hanno più nulla da scambiare; vi promettono il posto ma lo stipendio dovete pagarvelo voi.”

Battute e riflessione politiche profonde e amare: “è vero che in Sicilia arrivano tanti soldi, ma i siciliani ne spendono di più per comprare merci prodotte al Nord e che rendono ricco il Nord; oltre a quei miliardi che la Regione siciliana trasferisce al Nord  per far curare i siciliani in Lombardia , in Emilia e nel Nord Italia, magari da medici siciliani e calabresi che sono stati costretti ad emigrare”.

Promette che ridurrà i costi della politica, argomento sul quale gli altri candidati a presidente della Regione glissano e fanno finta di non capire: " I nostri deputati - precisa Grillo - prenderanno solo 2500 eueo e gli altri li restituiranno"

Ed ancora: "Mi avevano detto “in Sicilia c'è la mafia”.

alt“Ma io qua la mafia non l'ho vista, vedo voi che la mafia l'avete spedita al Nord, perchè adesso cominciano a chiudere per mafia i comuni della Liguria e della Lombardia”.

E' l'unica battuta poco felice in una serata che per il  Movimento 5 stelle è stata trionfale.

E poi la Sicilia, che non conoscevo: “Messina città bellissima e sconosciuta, e mi chiedo perchè appena le persone scendono dal traghetto piuttosto che fargli visitare Messina li mettono su un pulmann e li portano a Taormina; avete Ragusa e Noto e Sciacca, ma per arrivare a Ragusa non c'è un metro di autostrada"

Avete cose straordinarie che gente incapace e opportunista non è riuscita a valorizzare :" ho fatto in treno da Scordia a Niscemi ed ho impiegato un giorno e mezzo; ho viaggiato, pensate! in littorina, che l'ultima l'avevo visto quando con mia figlia ero entrato in un negozio di modellismo; non ci sono infrastrutture, non c'è un cazzo...”

Spesso interrotto dagli applausi, riesce abilmente da grande showman a inframmezzare le considerazioni serie alle gag e alle battute.

Dice cose Grillo che alcuni partiti, della sinistra specialmente, dicevano un tempo, ma la differenza è che quel patto scellerato che ha fatto sopravvivere classi dirigenti inette e corrotte è saltato: quel patto che in cambio del voto io ti faccio fare i tuoi comodi ed io mi faccio i cavoli miei per la ristrettezza di risorse è andato a farsi benedire.

Quel patto scellerato è arrivato al capolinea e non funziona più: la gente non arriva a metà mese, ma “lor signori” come li avrebbe oggi chiamati Fortebraccio, un famoso corsivista dell'Unità, continuano a rubare a man salva e a gozzovigliare sulle nostre spalle che però non ce la fanno più a reggerli.

E quei partiti che avrebbero dovuto quantomeno tutelarci e informarci e denunciare che nelle varie regioni con in testa Lombardia, Lazio, Sicilia, Emilia, mentre si tagliavano le spese sociali e sanitarie quelle per i gruppi parlamentari passavano da pochi spiccioli a decine di milioni di euro, hanno fatto finta di non vedere tradendo il loro ruolo e la fiducia che i cittadini avevano riposto in loro, al punto che il Movimento di un comico genovese di 64 anni, che per fare “scruscio” traversa a nuoto lo Stretto, rischia  di diventare il primo partito il 28 ottobre in Sicilia e forse l'anno prossimo anche in Italia.

Vai al video: http://www.dailymotion.com/video/xui7o6_il-ciclone-grillo-a-bagheria_news

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