Scende in piazza la Bagheria modesta ma dignitosa. Ma CGIL, CISL e UIL ed i partiti dove sono?

Scende in piazza la Bagheria modesta ma dignitosa. Ma CGIL, CISL e UIL ed i partiti dove sono?

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Alla fine saranno poco meno di cinquecento  gli scioperanti, quando il corteo approderà davanti al Comune dove una delegazione è salita sù per incontrare il sindaco Lo Meo: ed è proprio davanti al comune che gli slogan diventano più forti e più duri.

Dimissioni! Basta con Tarsu e tasse! Andatevene a casa! Andate a lavorare! rivolto naturalmente ai politici.

In tanti davanti alla telecamere e ai microfoni sfogano la loro rabbia che deriva dall' impossibilità di far fronte alla raffica di aumenti che da un anno a questa parte si sta abbattendo sulla gente comune, partendo dal governo in primis , ma seguito a ruota dai comuni.

Sono pensionati la gran parte, disoccupati, donne, gente modesta ma di grande dignità, gente che ha sempre pagato, ma che stavolta proprio non ce la fa più, perchè ha rinunciato quasi a tutto, qualcuno persino a curarsi perchè non ha soldi per le medicine o le analisi.

A guidarli Francesco Castronovo responsabile del CO.DI.CONS. una sigla sindacale di tutela dei consumatori che nei mesi scorsi ha raccolto migliaia di firme di ricorrenti contro il raddoppio della Tarsu, deliberato dal sindaco Lo Meo nell'agosto dello scorso anno.

Secche le rivendicazioni:"La Tarsu è stata raddoppiata in maniera illegittima" dice Castronovo ( e quasi certamente è vero, solo che il ricorso dovevav essere presentato al TARe in tempo n.d.r.), era il consiglio che dovevva determinarsi".

"Chiediamo la revoca del provvedimento e l'accoglimento dei ricorsi" aggiunge l'organizzatore della manifestazione.

Peraltro come era facilmente prevedibile il raddoppio Tarsu sinora è stato pagato da poco più del 20% delle famiglie bagheresi, una evasione massiccia che è solo indice di un disagio economico gravissimo delle famiglie, non solo di quelle più deboli, ma di ampi settori del ceto medio.

Adesso si aggiungeranno gli incremmenti IMUe IRPEF che si mangeranno la 13° mensilità, e deprimeranno ulteriormente la già sofferente economia locale.

Ma queste cose sembrano interessare poco, molto poco a partiti e sindacati bagheresi.

Presi dalle loro beghe elettorali hanno poco tempo per affrontare le questioni sociali drammatiche che stanno piegando una intera comunità.

La manifestazione di oggi induce peraltro ad una riflessione amara: il declino di Bagheria è testimoniato anche dall'indifferenza e dell'assenza ormai totale dei sindacati più rappresentativi, e parliamo di CGIL, CISL e UIL, ridotti ormai a semplici patronati passacarte e spicciafaccende, che, pur avendo una idea chiara e diretta di quanto stia accadendo a Bagheria, continuano a far finta di nulla.

E poi ci chiediamo perchè ai comizi di Grillo ci siano migliaia  e migliaia di persone: un popolo che evidentemente è stato abbandonato senza tutela e senza rappresentanza non può far altro che seguire inseguire il sogno e il Messia di turno.