IMU su prima e seconda casa e Irpef comunale schizzano a Bagheria alle aliquote massime

IMU su prima e seconda casa e Irpef comunale schizzano a Bagheria alle aliquote massime

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E' la decisione che prenderà lunedì 22 ottobre  la giunta Lo Meo, che è stata convocata per 7.30 del mattino: l'accordo tra i partiti di maggioranza per la stangata che si abbatterà sotto Natale sui contribuenti bagheresi, è stato raggiunto in due riunioni di coalizione svoltesi sabato alla presenza di alcuni dei funzionari comunali responsabili e proseguita domenica mattino con la presenza solo dei responsabili politici dei partiti che sostengono Lo Meo in consiglio.

Domani sarà l'ultimo giorno utile della giunta per potere approvare il provvedimento di proposta di nuovo regolamento IMU che comporta queste aliquote, quindi la parola passerà al consiglio comunale, che per legge è titolare della responsabilità di questa decisione particolarmente pesante.

Questi i numeri che la giunta approverà domani: IMU sulla prima casa da 4 punti percentuali a 6; IMU sulla seconda casa dal 7.6 asl 10.6; aliquota IRPEF comunale dallo 0,3 allo 0, 8.

Sono almeno cinque milioni di euro che  peseranno, proprio sotto il Natale, per una media di 400-500 euro per le 14.000 famiglie bagheresi.

L'opposizione iniziale che in tanti avevano manifestato si è sciolta come neve al sole quando sono stati letti alcuni dei passaggi del recente decreto n.°174  emanato lo scorso 10 ottobre dal governo Monti e che disciplina la materia del dissesto economico dei comuni e della relativa  responsabilità degli amministratori.

Uno degli "argomenti forti" portati dal sindaco è stata la lettura di uno degli articoli del decreto in cui si prevedono pesanti sanzioni non solo amministrative  ma economiche e sanzionatorie per quegli amminsitratori che con le loro condotte "omissive" o"commissive" non abbiano posto in essere tutti i provvedimenti necessari ad evitare il dissesto economico.

Assieme all'aumento delle tarifffe verrebbero assunti una serie di provvedimenti che riguardano la riduzione delle posizioni organizzative, da venti a dieci, una riduzione, almeno così è stato anticipato dei costi della politica al di là di quel 30% già previsto dalla legge, e l'impossibilità di ricorrere all'istituto della compensazione, (opere piuttosto chesoldi) per il pagamento degli oneri legati al rilascio delle concessioni edilizie.

In tutto questo però i funzionari non sono stati in grado di garantire che questi aumenti massicci e, lo ripetiamo, al massimo dei parametri previsti dal governo serviranno ad evitare il dissesto finanziario del comune di Bagheria, anche perchè di fatto il comune riscuote per conto dello Stato che vedrà i maggiori benefici degli introiti.

Pare che nella giornata di domani i tecnici dell'ufficio Finanze del comune faranno alcune simulazioni per capire se le somme in più eventualmente incassate dall'incremento delle aliquote IMU e IRPEF saranno sufficiente a coprire il buco di bilancio.

I provvedimenti che assumerà la giunta dovranno essere però approvati dal consiglio comunale, passaggio politico che stando ai malumori presenti in casa UDC nei confronti del sindaco Lo Meo, è lungi dall'essere scontato.