Attualità

Gentile Direttore,

le invio questa email dopo aver passato una giornata caratterizzata da uno stato d'animo misto di rabbia, scoramento, frustrazione e non saprei cos'altro.

Sono uno di quei cittadini che ha usufruito sin dall'inizio della "'accoglienza" dell' OASI ECOLOGICA sita in Santa Flavia.

Questa mattina, caricata l'auto di carta, plastica, vetro e latta differenziati, mi sono recato presso la suddetta struttura con l'intento di conferire il materiale. Sono stato accolto dal titolare il quale mi ha annunciato la cessazione della loro attività (quantomeno nei confronti dei privati cittadini) perchè dopo tante iniziative proposte non hanno ricevuto nessunissima attenzione da parte delle amminitrazioni comunali (di Bagheria in primis) e "dopu vint'anni nì siddiò", così mi è stato risposto; non ho potuto dargli torto!

Sono troppo poco lucido per esprimere un giudizio "educato" su una politica che non solo non aiuta, ma non si lascia aiutare da chi vorrebbe produrre qualcosa di buono e dare un minimo di speranza a una società ormai allo sfascio.

Le ho scritto in quanto ritengo che sia giusto che la gente sappia, sperando inoltre in un suo approfondimento sul perchè di tanta sordità.

Ringraziandola dell'attenzione che vorrà rivolgere all'argomento, le porgo distinti saluti,

Benedetto Tutino, giovane bagherese, siciliano, italiano sempre più convinto dell'inutilità di vivere in questo spicchio di mondo.


P.S. Ho cercato dei contenitori in cui conferire la differenziata che avevo con me. Ho trovato solo campane per il vetro stracolme chissà da quanto e cassonetti bianchi (in zona Villa Rosa) con una scritta sbiadita "raccolta plastica", ma non sapendo se erano il retaggio di vecchi cassonetti usati per la raccolta diifferenziata e adesso riconvertiti in cassonetti per l'indifferenziato, ho riportato tutto a casa in attesa che mi venga qualche idea su dove conferire. 

 

P.S. Raccogliamo la sollecitazione del giovane che ci scrive: acquisiremo delle informazioni ed informeremo i nostri lettori sullo stato dell'arte. angelo gargano

Lo mette nero su bianco la Unità di verifica degli investimenti pubblici  del Ministero per la coesione territoriale, che nelle scorse settimane è stata a Bagheria per verificare lo stato di avanzamento e di realizzazione dei lavori di restauro e rifunzionalizzazione della Certosa, un restauro finanziato con i fondi del POR FESR Sicilia 2007/2013.

La scheda è estremamente analitica e inizia riportando le motivazioni e la ratio dell'intervento, laddove si scrive appunto che 'L’intervento interessa la Certosa di palazzo Butera, edificio costruito a chiusura del grande parco del Palazzo, è un padiglione neoclassico con portico a quattro colonne di stile dorico che poggiano su un basamento a scalini, è uno dei siti più raffinati del patrimonio artistico e culturale della Sicilia, solo con un intervento di restauro conclusosi nel 2008, si è impedito che andasse definitivamente perduto.

Ed ancora: "La Certosa, originariamente ideata per raccogliere un bizzarro museo con figure in cera di monaci certosini, presentava affreschi ed incisioni di inestimabile valore storico-artistico.

Il recupero del manufatto nasce, da un lato, dall’esigenza di restituire alla città un monumento radicato nella memoria collettiva e importante per la comprensione della sua evoluzione storica, dall’altro si propone di valorizzare, attraverso la rivisitazione della sua antica e singolare destinazione quale luogo di diletto e museo delle cere, antiche attività che si vanno perdendo.

I lavori prevedono interventi di restauro e valorizzazione sia degli spazi interni che esterni in una zona che non offre punti di aggregazione.

Per concludere: "All’interno del contenitore monumentale sarà trasferito il Museo del Giocattolo, oggi ospitato nella villa settecentesca Aragona Cutò di proprietà del Comune, e si avvieranno attività collaterali: un laboratorio di ceroplastica, un bookshop, una caffetteria e si potrà fruire di uno spazio polifunzionale.

A questa che è la premessa e gli indirizzi su cui è stato concesso il finanziamento seguono una serie dei riferimenti tecnici circa le modalità, i tempi e le procedure adottate nella esecuzione del progetto sinora realizzato all'80%.

altA chiudere arrivano però le allarmanti considerazioni conclusive della Unità di verifica degli interventi pubblici  che sono datate 12 novembre, formulate in seguito alla indagine in loco, considerazioni che non sono per nulla incoraggianti.

E questa è la parte finale della relazione che riportiamo testualmente.

"Pietro Piraino Papoff, antiquario, scultore ceroplasta e restauratore è una figura di indubbio spessore culturale ed uno dei massimi esperti nell’arte della ceroplastica: nel 1994, con le figlie Laila e Lucilla, ha  dato vita all'Associazione "Museo del Giocattolo Pietro Piraino" che, per statuto, si occupa della ricerca, del  restauro, della catalogazione e della conservazione di  vecchi giocattoli e di vecchi giochi. 

Il museo ha il  patrocinio dell'Unicef e del Ministero della Pubblica Istruzione.

Nel museo, oggi ospitato in una villa settecentesca (palazzo Aragona Cutò, ma evidentemente gli ispettori non erano stati informati della smobilitazione del Museo n.d.r.), i giocattoli sono esposti in vetrine illuminate e,  oltrepassata la soglia, sembra di fare un viaggio alritroso nel tempo in una atmosfera ovattata ed irreale.

Circa 600 “giocattoli”, 600 bambole e una ventina di automi e 100 opere in cera troveranno una collocazione  quasi naturale nella Certosa carica della sua bizzarra storia e del suo fascino, raccontando di un mondo in  cui la fantasia, più che il giocattolo, ispirava i giochi ed i sogni dei bambini.

L'intervento e dunque il progetto si rivela valido ma ad oggi non sono state individuate le risorse per  assicurare la nascita e la gestione del sito, per la sua destinazione di museo e di laboratorio di formazione.

A tal proposito si evidenzia che l'ente attuatore, comune di Bagheria, versa in una situazione di serio  dissesto finanziario che non rende sicura la prevista ed imminente funzionalità della Certosa di Palazzo Butera.

Una possibile soluzione potrebbe essere rappresentata dalla stesura di un progetto di formazione a  valere sui fondi comunitari che garantisca la funzionalità del sito.

In assenza di una soluzione si paventa che  l'investimento già sostenuto possa vanificarsi attraverso l'abbandono dell'opera restaurata.

Basti pensare  che il trasferimento del museo esistente non è ancora  calendarizzato così da determinare incertezza sul  destino dell'intero progetto.

Si auspica la promozione di incontri con i soggetti interessati per la  individuazione di un percorso che garantisca la gestione e l'operatività del nuovo museo/labo"

Insomma  non c'è da stare allegri.

 

 

 

 

 

“Bagheria per una cultura condivisa del rispetto contro la violenza sulle donne” in occasione della giornata internazionale contro la violenza alle donne.

Alla manifestazione svoltasi nella sala Borremans di palazzo Buter,a hanno preso parte il sindaco di Bagheria, Vincenzo Lo Meo, la presidente della Commissione consiliare Cultura, Maria Grazia Lo Cascio, il dirigente della Polizia di Stato del Commissariato di Bagheria, Francesco Fucarini, la psicologa Tiziana Tobia, gli avvocati Francesco Paolo Maurigi ed Elvira La Rosa, il vice direttore della Casa dei Giovani, Biagio Sciortino, l’artista Elisa Martorana e la dirigente scolastica del Circolo didattico Cirrincione nonché coordinatrice della rete scolastica Babelgherib, Vittoria Casa.

 

La presidente del consiglio Caterina Vigilia  ha introdotto il tema e coordinato l’incontro passando subito dopo la parola al sindaco di Bagheria, Vincenzo Lo Meo, che ha ringraziato la presidenza per aver organizzato il momento di riflessione e aver proposto l’intitolazione di una strada alle donne Vittime di violenza. “Sono esterrefatto dai dati che ho sentito in tv in questi giorni, i numeri delle donne uccise soprattutto nell’ambito familiare sono raccapriccianti, viene uccisa una donna ogni due giorni e mezzo – dice il sindaco Lo Meo noi: istituzioni, scuola, famiglia dobbiamo essere sentinelle vigili, grazie anche all’aiuto dei servizi sociali nel cercare di capire dove ci sono casi che potrebbero sfociare in violenze”.

Non abbiate paura di denunciare è il monito che lancia la presidente della IV commissione consiliare, Maria Grazia Lo Cascio e ricordate che oggi potete fruire del gratuito patrocinio a spese dello Stato per essere tutelate legalmente”.

Anche l’arte è impegnata nel sociale e nel comunicare messaggi forti come quello contro la vioenza alle donne” tiene a sottolinearlo la fotografa e grafic designer bagherese Elisa Martorana che ha presentato al pubblico presente un suo prossimo progetto artistico “Woman for Woman”.

L’educazione contro ogni forma di violenza di genere è entrata nei programmi curriculari degli studenti con il nuovo decreto sull’istruzione” – ci racconta la dirigente scolastica Vittoria Casabisogna infatti lavorare con i giovani sin da piccoli contro ogni stereotipo; è probabile che non sentiremo più leggere la favola di Cenerentola, di Cappuccetto Rosso, dove le personalità femminili sono stereotipate, la donna è vista sempre in attesa del principe azzurro ed il maschio è predatore. Non si dovranno sentire più frasi rivolte ai maschetti come “non piangere perché sei un ometto” ; è fondamentale che la comunicazione, anche in famiglia, non sia stereotipata”.

La presidente Caterina Vigilia ha colto l'occasione per ringraziare tutti i dirigenti scolastici presenti al convegno, una rappresentanza di docenti per la loro attività che spesso va al di là della normale attività formativa.

Per contrastare la violenza contro la donna non basta solo la buona volontà ma occorre una conoscenza specifica del problema e un’adeguata formazione sul fenomeno non basta solo offrire a queste vittime un tetto sulla testa” a sostenerlo la psicologa Tiziana Tobia attiva presso la casa rifugio “Casa donne nuove” in attività dal 2004 per opera della cooperativa Nuova Generazione che ha sede legale a Trabia.

Entra nel merito della legge 119/2013 l’avvocato Francesco Paolo Maurigi definendola una legge complessa. Evidenza tutte le nuove aggravanti portate avanti dalla norma aumentando di un terzo la pena per questi specifici reati, nel caso in cui il reato venga commesso in presenza di minori, ci siano maltrattamenti familiari per i conviventi, per le donne in gravidanza, e se i colpevoli sono ex-fidanzati. Cita poi l’articolo 609 ter della legge in cui ci sono nuove aggravanti se i reati di violenza sessuale sono commessi nei confronti dei minori, puniti con pene dai 9 ai 16 anni ed il riferimento ai recenti fatti di cronaca relativo alle baby squillo è inevitabile. 

Particolarmente intenso l’intervento del neo- dirigente del locale commissariato di polizia di Stato, Francesco Fucarini che disegna il modello di riferimento, le prospettive della risoluzione della problematica, “le fasce di età dove il reato si perpetra di più sono tra i 35 ed i 50 anni” dice il commissario che fornisce anche dei dati su Bagheria: “nel 2013 si sono avuti 4 casi di stalking, 9 violazioni e maltrattamenti in famiglia, 30 casi di lesioni. Le minacce, le ingiurie, le molestie telefoniche sono i cosiddetti reati sentinella, per fortuna sottolinea il dirigente con la nuova normativa abbiamo avuto un aggravamento delle pene. Occorre una risposta culturale, bisogna prevenire e saper gestire i conflitti, saper gestire ed esprimere le emozioni per il recupero della serenità delle donne. La norma ci obbliga poi ad informare: informare circa la rete assistenziale, informarla dei centri antiviolenza, e dell’assistenza legale”.

La violenza psicologica è la più dura da combattere” – sostiene l’avvocato Elvira La Rosa – “le donne che vogliono separarsi dal loro marito convivono con l’aspetto di essere succubi, per incapacità economica, di far fronte ai propri bisogni . L’indipendenza economica della donna diventa lo strumento mancante perché si possa abbandonare la casa”.

Chiude la lunga serata per la giornata contro la violenza alle donne organizzata dalla presidenza del consiglio comunale l’intervento del vice-direttore della Casa dei Giovani, Biagio Sciortino, che, tra gli altri progetto, ha al suo attivo anche il progetto Maddalena proprio a favore delle donne vittime di violenza. “Occorre entrare nel sistema, conoscere per bene le situazioni per poter offrire una risposta adeguata – dice Sciortino – la violenza ha radici profonde anche nella distrazione che è caratteristica di questa società, occorrono informazione, formazione, prevenzione e condivisione, se ognuno di noi fa il proprio dovere e si crea una rete sicura intorno alla vittima senza falle allora potremmo sperare che non ci saranno fenomeni di emulazione nei figli delle vittime”.

La lunga serata si è conclusa con un comune convincimento: non bisogna aspettare il prossimo 25 novembre per riparlare della problematica, occorre agire subito, ognuno per il proprio ruolo.

 


Fonte Ufficio Stampa del comune di Bagheria

La scuola di lingua Solemar Sicilia rende noto che l'agenzia per l'occupazione tedesca é alla ricerca di numerose figure professionali da inserire in aziende in Germania. L'agenzia ha dato mandato alla Solemar Sicilia di avviare delle preselezioni che rispettino i seguente requisiti:

-Etá tra i 18 ed i 35 anni (fino a 40 anni in casi particolari, ad esempio professioni in ambito sanitario)- 

- Disponibilitá a trasferirsi in Germania

Le figure professionali richieste sono le seguenti: infermieri, medici, ostetriche, personale di pronto soccorso e figure paramediche simili qualificate, personale per l'assistenza agli anziani con qualifica, ingegneri, metalmeccanici, idraulici, elettricisti, installatori qualificati, cuochi, personale qualificato nel settore alberghiero e della ristorazione.
Gli interessati dovranno contattare la Solemar Sicilia via email e provvedere all'invio del curriculum vitae e degli attestati necessari.

Se la documentazione risulterá adeguata e se l'agenzia per l'occupazione tedesca lo riterrá opportuno, il candidato verrá invitato ad un colloquio (in Germania o via skype) con un datore di lavoro. Se anche questo passo avrà risultato positivo, allora si procederá all'assunzione ed al candidato verrá finanziato un corso di lingua tedesca presso la nostra sede di Bagheria.

Raggiunto il livello A2, si procederá con il trasferimento in Germania (finanziato dall'agenzia), la ricerca di un alloggio ed il disbrigo di tutte le prassi burocratiche da seguire per un inserimento adeguato e l'inizio di una nuova vita.

Gli interessati dovranno contattarci Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Thomas Grüssner

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