Attualità

Da oggi a Palermo e per due settimane controlli più stringenti contro l'alta velocità con autovelox e telelaser, sia fissi che mobili, di notte e di giorno.

E' un  piano per la sicurezza che prevede un inapsrimento delle rilevazioni sia sulle strade a rischio, prima fra queste la circonvallazione, oltre che su altre importanti arterie in cui sono accaduti incidenti gravi, dai viali dell parco della Fvaorità a via Pitrè alle vie Libertà e Michelangelo, da via del Fante a via dell'Olimpo.

Anche perchè i risultati in termini di maggiore sicurezza cominciano ad arrivare: sulla circonvallazione per esempio si è scesi dalle otto vittime nel 2011 alle tre dello scorso anno.

Sul sito internet della polizia municipale sarà possibile consultare settimanalmente l'elenco delle strade oggetto dei controlli della velocità.

Ecco l'elenco delle strade che saranno oggetto dei controlli nel periodo compreso dal 11.02.2013 al 24.02.2013:

Postazioni mobili: (rilevazione fotografica)

Viale Regione Siciliana N.O. carreggiata centrale direzione CT
Viale Regione Siciliana N.O. carreggiata centrale direzione TP
Viale Regione Siciliana S.E. carreggiata centrale direzione CT
Viale Regione Siciliana S.E. carreggiata centrale direzione TP

Box fissi:
Viale Regione Siciliana N.O. carreggiata centrale direzione CT altezza Via Nave

Viale Regione Siciliana S.E. carreggiata centrale direzione TP
altezza Via E. Basile

Postazioni mobili: (rilevazione telelaser)

Viale Regione Siciliana N.O. carreggiata laterale direzione CT
Viale Regione Siciliana N.O. carreggiata laterale direzione TP
Viale Regione Siciliana S.E. carreggiata laterale direzione CT
Viale Regione Siciliana S.E. carreggiata laterale direzione TP
Viale Margherita di Savoia
Viale dell'Olimpo
Viale Diana
Viale Ercole
Via Libertà

Via E. Basile

Via Pitrè

Viale del Fante
Viale Michelangelo
Via R. Nicoletti“


 

Una folata di tempo, così abbiamo vissuto questi cinque anni, che sono tanti per un periodico online. Abbiamo già ricordato quattro anniversari prima di questo ed il rischio della ripetizione è lì in agguato, ed inevitabilmente ci cadremo.

Allora selezioniamo le quattro-cinque idee forza veramente importanti: lo strumento innanzitutto. Non è esagerato dire che assieme a 90011.it che fu l'antesignano dei siti di informazione via web a Bagheria abbiamo creato quello che, con termine forse un pò grossolano,  si potrebbe definire "un mercato", o più correttamente "un bacino di utenti".

Formato dalle quelle 3.000-4000 sino a 6.000 7.000 e oltre persone al giorno che a Bagheria, Palermo e nei comuni vicini soprattutto, ma anche a Roma e Milano, e poi in Germania e Francia, e via via negli U.S.A., e nel mondo, quasi quotidianamente si collegano al nostro periodico per sapere semplicemnete cosa succede nel "cortile" di casa propria.

Questo è il primo segreto del successo. Parlare, così come abbiamo sempre fatto, pressocchè esclusivamente di Bagheria e del territorio.

Dare voce non solo alla gente comune , come oggi è possiible con i commenti fatti attraverso i social network, ma dare voce a quella Bagheria della politica naturalmente, ma anche e soprattutto delle professioni, della cultura , della arti, della associazioni, che hanno trovato nel nostro giornale spazio e attenzione per poter dire la loro su una miriade di argomenti.

Una sorta di "diritto di tribuna" che non abbiamo mai negato a a nessuno, qualunque opinione politica potesse esprimere, ad una sola condizione: non che condividano, ma che rispettino il lavoro faticoso che facciamo ogni giorno per 365 giorni l'anno domenica comprese.

Il giornale in cinque anni è cambiato: il turn over degli articoli che prima era molto più lento, ora è diventato nei fatti quotidiano. Con un numero di visualizzazione degli articoli che si attesta stabilmente nell'ordine delle migliaia e in casi particolari anche nelle decine di migliaia, specialmente per fatti di cronaca.

Qualche numero: l'articolo che stiamo scrivendo è il n° 9.344, abbiamo ricevuto  13.571 commenti, lo scorso anno abbiamo superato largamente il milione e 500 contatti, quest'anno pensiamo di poter arrivare alla quota di 2 milioni di contatti

Certo non tutti i 9.344 articoli sono produzione nostra, in parte sono comunicati relativi alla cronaca nera o alla cronaca politica legata alla vita dei partiti e alle loro iniziative, o  anche contributi esterni: ma almeno il 30 % dei pezzi sono prodotti dala nostra Redazione, nella quale si stanno formando e stanno crescendo importanti professionalità

Per chiudere: noi, come gli altri, viviamo di pubblicità.

Diciamo subito che in cinque anni non abbiamo mai ricevuto (nè noi, nè altri) un solo euro di pubblicità istituzionale nè dal comune di Bagheria nè da nessun altro dei comuni del circondario, cosa che avviene invece normalmente e diffusamente in altre realtà territoriali, Palermo compresa, che in questo modo sostengono le realtà informative locali.

Ne abbiamo fatto a meno e continueremo a farne a meno.

Bagheria e il territorio hanno un tessuto economico asfittico che limita di molto la possibilità per i privati di fare ricorso alla pubblicità: per questo cogliamo l'occasione per dire un grazie di vero cuore, in maniera particolare a quegli inserzionisti che per primi hanno creduto e continuano a credere in noi.

Solo ed esclusivamente grazie a loro siamo riusciti ad andare avanti e sopravvivere, certo non con un vero e proprio progetto editoriale integrato che a Bagheria è sempre stato  un sogno impossibile, ma garantendo ogni giorno e per 365 giorni l'anno, la nostra offerta di artigiani dell'informazione.

Ma a darci la voglia di andare avanti veramente, e questa la cosa che ci rende ricchi,  continua ad essere l'attenzione, la vicinanza e l'interesse dimostrato in mille modi dai nostri lettori.

Ed è per loro che non abbiamo mollato e non molleremo: sappiamo, perchè ce lo dicono, che molti iniziano la loro giornata sfogliando bagherianews.com

Nel futuro c'è quanto abbiamo fatto sinora, e cioè la nostra informazione che in così tanti avete mostrato di apprezzare, oltre a quanto abbiamo in animo di realizzare  a partire da un aggiornamento grafico del sito al quale stiamo già lavorando. 

A tutti i nostri lettori un arrivederci al prossimo anniversario.

Angelo Gargano

 

 

Martedì 26 febbraio 2013, i giovani, i loro genitori, nonni, fratelli e sorelle di Bagheria e Casteldaccia torneranno a marciare come trent’anni fa (26 febbraio 1983, contro il terrore scatenato dalla seconda guerra di mafia), per ribadire che le mafie sono indebolite ma non sconfitte e cancellate.

La rivolta morale e civile continua con la marcia delle nuove generazioni consapevoli e portatrici di una nuova antimafia più ampia e trasversale.

Esse raccolgono e rilanciano una memoria condivisa di quei tragici fatti del “Triangolo della morte” e lanceranno il loro monito alla classe dirigente perché ogni suo legame economico, sociale, istituzionale, politico, con le mafie sia spezzato.

Per martedì 26 febbraio 2013, alle ore 9, su proposta del Centro Studi Pio La Torre, di intesa con la rete delle scuole “Bab el gherib”, e l’adesione della Chiesa, dei sindacati, del mondo dell’associazionismo e delle amministrazioni comunali, si terrà il concentramento degli studenti, docenti e cittadini nel piazzale davanti la scuola Cirincione di Bagheria, da dove, come trent’anni fa, il corteo si snoderà sino alla Piazza Matrice di Casteldaccia, attraverso la via dei Valloni, allora via di fuga dei killers e dei latitanti mafiosi.

A conclusione della marcia parleranno brevemente i rappresentanti degli alunni delle primarie, delle medie e delle superiori di Bagheria e Casteldaccia che simbolicamente raccoglieranno il testimone dei protagonisti della marcia di trent’anni fa.

Alla marcia saranno invitati a partecipare i rappresentanti istituzionali dello Stato, della Regione e della Provincia.

Hanno sinora aderito: la rete delle scuole “Bab el gherib", le parrocchie locali, i sindacati locali della Cgil, Cisl, Uil, le amministrazioni comunali di Bagheria e Casteldaccia, le associazioni di Bagheria: Ada, Agape, Amnesty International Bagheria, Antigone, Antiracket e Antiusura Bagheria, A Testa Alta, Auser Bagheria, Baghera, Bagheria Bene Comune, Casa dei Giovani, Dyapason, Fillea Bagheria, Gruppo Scout Assorider, Il Gabbiano, I ragazzi di 3P Padre Pino Puglisi, Moderazione, Spi, WWF Bagheria. Le associazioni di Casteldaccia: Arterapia Onlus, Ass. Naz. Sez Bersaglieri Casteldaccia, Auser Casteldaccia, Fidapa, L’Arsenale delle apparizioni, Librido, Vivere Casteldaccia

 

Centro Studi Pio La Torre L’ufficio stampa

(348-5460641)
 

Cade in un momento particolarmente significativo per la nostra comunità la riedizione, patrocinata dal Centro Studi Pio La Torre, della marcia contro la mafia e la droga svoltasi il 26 febbraio di trenta anni fa. 

Per questo le forze più avvertite e sensibili sui temi dell'impegno civile abbiamo cominciato ad incontrarci:  giovedì sera si è svolto il primo incontro a Casteldaccia del neonato comitato locale per il trentennale della 'marcia dei valloniBagheria - Casteldaccia contro la mafia e la droga.

Al di la dei problemi organizzativi e logistici pur importanti, penso che questi incontri  e la successiva manifestazione pubblica del 26 febbraio  debbano rappresnetare una occasione di analisi e costituire un momento di riflessione e di approfonfdimento su cosa e chi rappresenti la mafia oggi nel nostro comprensorio.

Normalmente e storicamente i periodi '' tranquilli'' , come quello attuale, in cui la mafia non spara per le strade e non ci sono scontri tra le varie fazioni, rappresentano i periodi migliori per la mafia che cresce, si ingrassa e fa affari.

Nel silenzio e nella disattenzione collettiva cosa nostra costruisce le poprie alleanze, realizza i propri progetti, conquista nuove posizioni: rappresentando nei fatti concreti quella palla di piombo che impedisce un normale sviluppo economico nelle nostre società, e quel fattore sempre pericolosamente presente di inquinamento delle e nelle istituzioni.

E questo perchè la mafia ha sempre cercato, per i suoi scopi criminali, un rapporto con la politica e le istituzioni, e là dove ha trovato amministratori compiacenti ha stretto con essi patti scellerati in cui, in cambio di appoggi elettorali, ha sempre preteso ed ottenuto favori in termini di gestioni di appalti di opere e servizi pubblici, o possibilità di devastare con la speculazione edilizia interi territori.

Queste considerazioni , a mio avviso, debbono costituire l'asse portante della riflessione sugli scopi della manifestazione del prossimo 26 febbraio.

Pertanto nelle prossime settimane occorrerà oltre che lavorare per la riuscita della manifestazione, servirà anche far conoscere alle nuove generazioni sotto i quarant'anni i fatti più importanti della nostra storia recente; bisognerà portare avanti un lavoro di sensibilizzazione, nelle scuole soprattutto, ma anche nella società civile, dove purtroppo si manifesta una caduta del livello di guardia nei confronti di un nemico subdolo, sempre abile a camuffarsi tra le pieghe delle nostre comunità.

E questa attenzione e vigilanza tanto più che nel maggio prossimo i casteldaccesi andremo a votare per il rinnovo dell'amministrazione comunale, e come la storia ci insegna, la mafia non resterà a guardare la contesa elettorale, ma interverrà, cercando di condizionarne gli esiti o nel migliore dei casi tentando di salire sul carro del probabile vincitore.

 

Vittorio Panno

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