Attualità

Il pezzo forte di oggi è lo spettacolo sempre coinvolgente della sfilata dei carretti: a partire dalle 17.30, dalla zona di villa S.Cataldo (Gesuiti) prenderà l'avvio il corteo dei carri con il solito accompagnamento di appassionati, dei canti e dei colori tipici di questa esibizione.

In serata alle 21.00 uno spettacolo musicale in piazza Madrice, prima dei fuochi della premiata Ditta La Rosa che chiuderanno i festeggiamenti.

 

IL   PROGRAMMA  DI  LUNEDI'   5   AGOSTO  2013

Ore 07.00 Alborata

Ore 09.00 Gloria di Campane
Ore 09.30 Villa Butera Branciforti
Circuito delle ville – a cura del gruppo informale “Cittadini Attivi” – Viaggio esoterico attraverso i numerosi simboli presenti in questi “libri di pietra” non sempre accessibili, che mostreranno le ville, e la storia delle famiglie che le hanno edificate, da un punto di vista insolito ma sicuramente affascinante (Per le visite è necessaria la prenotazione al n. tel: 3290380462 oppure inviare una mail a …. – incontro ingresso Villa)
Ore 18.00 Chiesa Madre – Beata Vergine Maria
SS. Messa celebrata dal parroco
Ore 1800 Villetta Ugdulena
Lezioni di teatro e clownterapia per ragazzi A cura di Associazione La Libellula
Lettura di brani dalle poesie di Ignazio Buttitta A cura di Associazione La Libellula
Dalle 20.00 dj set – aperitivo culturale in sostegno al progetto “Spiagge pulite” di A’Picara A cura di Associazione La Libellula
Ore 17.30 Da via Papa Giovanni XXIII
Sfilata di carretti siciliani – percorso: concentramento e partenza Gesuiti, via Consolare, Corso Butera, Piazza Madrice, corso Umberto I, via Diego D’Amico e via Papa Giovanni XXIII e fine percorso ai Gesuiti
Ore 19.00 Palazzo Butera
Presentazione del libro “La scomparsa di Emanuela Orlandi” Becco Giallo Editore di Giuseppe Morici evento a cura di Elisa Martorana conduce Martino Grasso
Ore 21.00 Piazza Madrice
Manifestazione “La casa del batterista”Emanuele Cinà maestro di batteria– Carmina burana esibizione della cantante Pamela Buttitta, esibizione del gruppo musicale “Il colore dei pensieri” cover dei Pooh, spettacolo Passion dance balli moderni ed hip pop, esibizione del cantante professionista Giuseppe Giuliano cover di Renato Zero, chiusura con Emanuele Cinà con “The chicken” di Jaco Pastorius. Nel corso della manifestazione ci sarà la traduzione dei testi delle canzoni in linguaggio LIS (LINGUA DEI SEGNI)
Ore 24.00 Piazza Madrice
Giochi pirotecnici a cura della Ditta La Rosa

I festeggiamenti in onore di S.Giuseppe ruoteranno attrono a quello che è l'elemento centrale, vale a dire la processione del S.Patrono, il cui avvio è previsto per le 20.30.

Alle 9.30 con partenza da villa Palagonia, il 'Tour delle ville', un tour, viaggio esoterico attraverso i tanti simboli nascosti nella struttura di questi 'libri di pietra' come qualcuno li ha definiti, che offrono originalie inetressanti chiavi di lettura sulla loro origini e sulle vocazioni  e interessi dei nobili che le fecero costruire.

Nella sede dell'Associazione 'G.Bagnera' in via Aguglia, da visitare la mostra 'I vecchi' di Angelo Restivo, ed ancora a villetta Ugdulena alle 18.30 'Lezioni di cinema' condatta da Marco Lanzafame.

Da segnalare infine il cabaret di Totò Borgese in piazza Madrice alle 22.30

Il  PROGRAMMA   di   DOMENICA    4   AGOSTO

re 07.30 Alborata
    Ore 09.00 Gloria di Campane
   

Ore 09.30 Villa Palagonia
    Circuito delle ville – a cura del gruppo informale “Cittadini Attivi” – Viaggio esoterico attraverso i numerosi simboli presenti in questi “libri di pietra” non sempre accessibili, che mostreranno le ville, e la storia delle famiglie che le hanno edificate, da un punto di vista insolito ma sicuramente affascinante (Per le visite è necessaria la prenotazione al n. tel: 3290380462 – incontro ingresso Villa)
    Ore 09.30 Chiesa Madre – Beata Vergine Maria
    SS. Messa
   

Dalle ore 9.30 Da Corso Umberto I
    11° Mototour Città di Bagheria (ore 9.00 concentrazione in corso Umberto I e iscrizione, ore 10.00 Mostra statica, ore 11.00 Partenza per le vie della Città, ore 12.00 esibizione e prove di abilità – premiazione – ore 13.30 Saluti di arrivederci al 12° raduno)
    Ore 10.00 Sede Associazione Bagnera via Aguglia 2
    Mostra di fotografie “I Vecchi” di Angelo Restivo – orari visita dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 24
    Ore 17.00 In giro per la città Corpo Bandistico Sant’Antonio
   

Ore 18.30 – Villetta Ugdulena Corso Umberto I ore 17.30 – 20.00
    Lezione di cinema – condotta del regista bagherese Marco Lanzafame a cura del gruppo informale “Cittadini Attivi” con la collaborazione di Antonina Pellitteri
    Ore 18.30 SS. Rosario – Coroncina
    Ore 19.00 Solenne celebrazione eucaristica presieduta da Sua S.E. Mons. Salvatore Di Cristina arcivescovo emerito di Monreale alla presenza delle Autorità civili e militari
   

Ore 19.30 – Villetta Ugdulena
    Intermezzo musicale – a cura di Associazione La Libellula
   

Ore 20.30 Solenne processione del simulacro di san Giuseppe con il seguente itinerario: partenza da piazza Madrice, seguono corso Butera, via Quattrciocchi, via S. Caterina, via Pagano, via Del Cavaliere, via Quattrciocchi, Atrio del Cavaliere, via Corelli, via T. M. Napoli, via Monteleone, via Acquaviva, via Archimede, via Roma, via D’Amico, corso Umberto I, piazza Madrice

  Ore 22.30 Piazza Madrice
    Spettacolo comico “Musica e cabaret sotto le stelle” con Totò Borgese e Daniela Cutrò in … musica e cabaret sotto le stelle con Delion e Beppe Corsale

Puntuale come le eclissi di sole, ogni venti anni scoppia il caso Villa Valguarnera: l'intellettuale o il politico di turno vuoi con un libro o con una interpellanza parlamentare scoprono che villa Valguarnera è assediata e sommersa dal cemento di un quartiere abusivo, dove i mafiosi hanno eletto la loro dimora e dettano legge, e che questa vergogna non può essere più ulteriormente tollerata.

I giornali nazionali riprendono la 'rivelazione' con titoli anche di prima pagina: l'opinione pubblica si risveglia dal torpore sonnolento, manifesta sdegno e sopresa,  impreca un pò,  le solite invettive contro governo, regione e comune; ma finito lo spettacolo, così come per le eclissi, tutto va nel dimenticatoio nel giro di un paio di settimane sino alla prossima eclissi tra venti o forse trenta anni; chi ha avuto 'il coraggio' di disvelare lo scempio riceve il giusto riconoscimento, letterario o politico che sia.

Bravo, bravo!! applausi e arrivederci alla prossima eclissi.

Peccato che ogni volta questi allarmi, queste 'rivelazioni' e queste denunce a partire da quella di Dacia Maraini che nel 1992 con il suo romanzo di grande successo Bagheria accese i riflettori su una situazione ormai compromessa, sia la più recente interrogazione del sen. Francesco Campanella del Movimento 5 stelle, arrivino un pò in ritardo diciamo di quaranta-cinquanta anni rispetto a quando la battaglia per villa Valguarnera andava fatta e da alcuni fu fatta, purtroppo, a dire il vero, con scarso successo.

Abbiamo una qualche memoria delle cose di questa città per potere mettere qualche tassello di storia vera, documentabile e riscontrabile, e consentire ai cittadini una lettura più ampia e accorta per un problema, serio e grave che non hanno scoperto o denunciato nè il senatore Campanella, nè Dacia Maraini, e che non si risolve solo, nè con un libro-denuncia o con una interrogazione parlamentare, ma con una battaglia politica, culturale e di lunga lena, che pochi hanno dimostrato di essere disposti a fare.

PARTIAMO   DAI   FATTI   VERI,  PRECISI  e  DOCUMENTATI

altNel 1964 il consiglio comunale di Bagheria costituì una commissione consiliare di inchiesta sui fenomeni degli abusi edilizi perpetrati da costruttori e privati con la complicità degli uomini dell'apparato amministrativo e dei politici del comune di Bagheria.

In quella finestra temporale di poco meno di tre mesi, in cui fu sindaco il professore Peppino Russo, comunista, la commissione votata dal consiglio comunale elesse proprio presidente l'on. Giuseppe Speciale, deputato comunista al Parlamento nazionale; assessore ai lavori pubblici e all'urbanistica era Antonio Martorana, consigliere comunista, mentre segretario della Commissione fu Vincenzo Drago, consigliere comunale comunista e segretario della locale sezione del partito.

Della commissione facevano parte rappresentanti di tutti i partiti, allora la D.C, il PSI, PLI, civici indipendenti, ecc...: alcuni di questi, e ricordiamo per tutti il dottor Pietro Lo Cascio, si distinsero per il contributo di idee e di coraggio, che al tempo serviva sul serio, che diedero alla commissione d'inchiesta su quello che sarà poi chiamato il sacco di Bagheria

La commisisone produsse una relazione di diverse centinaia di pagine, per larga parte redatta da Vincenzo Drago, senza il cui contributo i lavori di quella commissione sarebbero stati insabbiati da quanti, ed erano tantissimi, non volevano che la realtà di quanto accaduto presso l'Ufficio Tecnico di Bagheria nei primi anni '60 venisse fuori. Tra resistenze e minacce, neanche tanto larvate, la commissione riuscì a produrre un lavoro che ancora oggi andrebbe preso a modello ed  esempio, e rimane l'unica seria indagine esperita sugli abusi edilizi a Bagheria.

In quelle centinaia di pagine si denunciava in maniera documentata e certosina, caso per caso, sarebbe meglio dire casa per casa, licenza per licenza (così si chiamavano allora quelle che oggi si chiamano concessioni) gli abusi, le difformità e gli illeciti, in poche parole lo scempio dei parchi delle nostre ville, in primis quelli di palazzo Butera e di villa Valguarnera, che proprietari di aree e costruttori privi di scrupoli con la complicita di tecnici e politici stavano perpetrando in quegli anni.

Parliamo del 1964, quindi di cinquanta anni fa.

Quella relazione fu mandata alla Magistratura palermitana, dove un giudice istruttore coraggioso, Rocco Chinnici si chiamava, istrui un procedimento che vide nel 1968 rinviati a giudizio una ventina tra ex sindaci, ammministratori, tecnici comunali, costruttori e proprietari per gli illeciti edilizi e i reati commessi.

Abbiamo ancora in casa (ci costerebbe troppo tempo ritrovarlo, ma se la salute ci assisterà un giorno lo pubblicheremo) un manifesto del Partito comunista dal titolo 'Ed ora saranno processati', cui seguivano semplicemente i nomi, la carica che occupavano o l'attività che svolgevano e il reato per cui questi personaggi, tutti ormai, come si dice, passati a miglior vita, sarebbero stati sottoposti a giudizio.

Il processo si fece intorno agli anni '70 (allora i processi duravano almeno dieci anni): un parte degli imputati ebbe prescritto il reato, una parte fu condannata, e tra questi la mente di quelle politiche urbanistiche che progettava scuole e case popolari nelle aree da mettere a disposizione della speculazione, e cioè l'ing. Nicolò Giammanco, recentemente scomparso.

Case popolari e scuole dicevamo come battistrada della speculazione: si vada a vedere dove sorsero le prime case popolari di Angiò che iniziarono l'aggressione allo splendido parco di villa Butera e le scuole: la scuola di avviamento al lavoro, oggi scuola media 'Ciro Scianna' (sorta a ridosso del 'Cafè House' ,il cosiddetto 'cubbuluni'di villa Valguarnera), la media 'Carducci', e il liceo classico 'F.Scaduto', che poi diventerà la scuola elementare 'A.Gramsci', la cui storia meriterebbe, e meritò già nella commissione d'inchiesta del 1964, un capitolo a parte.

L' escamotage di scuole e case popolari consentì una urbanizzazione selvaggia dei parchi delle ville, ripetiamo Butera, Valguarnera e successivamente nel 1978 Trabia, su cui si avventò famelica la speculazione.

E' un sogno ovviamente: ma se Bagheria fosse riuscita a conservare intatto  l'ingresso monumentale di villa Palagonìa, distrutto intorno agli anni '30, e i parchi delle ville Butera, Trabia e Valguarnera, la storia della nostra comunità avrebbe seguito un altro corso.

Naturalmente, ed è onesto dirlo, alla lottizzazione abusiva dei parchi di villa Butera, villa Valguarnera e villa Trabia, non furono estranei gli interessi economici dei proprietari delle ville, che in questo modo alimentarono le scarse finanze, dissestate da modelli di vita, diciamo sregolata, degli epigoni dei Gattopardi.

E questo consentì in certi casi anche ai campieri che sui girati dei nobili, in tutti i sensi, 'vigilavano', di mettere le mani sui parchi delle ville settecentesche, come accadde proprio per villa Valguarnera.

DACIA  MARAINI, ALBERTO  MORAVIA  E  'L'AMORE  CONIUGALE' 

 

altNegli anni in cui si svolgeva il processo, a cavallo degli anni '70, Dacia Maraini allora giovane compagna dello scrittore più noto dell'epoca, Alberto Moravia, girò a Bagheria il film 'L'amore coniugale'.

Per settimane la cultura nazionale del tempo, di cui Moravia era il guru, si spostò a Bagheria ; Bagheria, già nota ai più grandi artisti e intellettuali del tempo, per settimane divenne l'epicentro di incontri e chiaccherate cui prendevano parte Buttitta, Guttuso, Sciascia, Pasolini, Lombardo Radice, Doglio, Visconti , Lombardi Satriani e potremmo continuare ancora per un bel pò.

Le trattorie ra 'Zza Maria e Don Ciccio erano le location di elezione per questi incontri tra il conviviale e il colto:  in maniera marginale fummo spettatori di quelle straordinarie giornate.

Ricordiamo ancora il nostro incontro reverenziale con Moravia, che nel nome villa Pal-agonìa ritrovava la radice semantica dello stato delle nostre ville, e voleva convincere tutti a chiamarla villa Palagònia.

Bene: sarebbe stato quello il momento se solo ne avessero avuto tempo e voglia, (anche perchè il tema del film della Maraini era tutto nel rapporto tra un gruppo di studenti 'contestatori' come all'epoca si chiamavano ed uno scrittore di fama, che trovatosi per caso a Bagheria i giovani si sforzavano di coinvolgere in quelle battaglie a tutela del territorio), che gli intellettuali facessero un grande corale appello all'Italia e al mondo sull'abbandono delle ville settecentesche di Bagheria, allora veramente tutte o quasi cadenti e a pezzi.

Continuiamo a pensare che se in quel momento scrittori, registi, pittori, urbanisti, etnologi di fama nazionale ed europea, avessero fatto diventare un caso nazionale il tema delle ville, forse le cose non sarebbero degenerate come poi accadde intorno agli anni '80 quanto fu consumato lo scempio di tutto il territorio.

Non accadde nulla, tra una mangiata e una chiaccherata Maraini, Moravia e i loro amici tornarono a Roma, e i bagheresi invece rimanemmo.

Nel 1992 Dacia Maraini , grazie scrive Lei, al professore Antonino Morreale sarebbe venuta in possesso di questa relazione, un manoscritto quasi misterioso scritto da misteriosi 'commissari' mai esistiti: documento in realtà noto e stranoto al tempo da quasi trenta anni a quanti, politici e cittadini  coltivassero un briciolo di interesse per le vicende della loro città.

Anche allora la Maraini incassò grandi aggettivi e riconoscimenti, ma l'eclisse, come tutte le eclissi durò poco, e presto il problema ricadde nel dimenticatoio.

Nel mezzo ricordiamo ci sono state almeno due o tre leggi di sanatoria regionale e nazionale, e personalmente non abbiamo neanche l'idea di quale sia oggi la situazione giuridica di quei manufatti sorti abusivamente, e in spregio a qualsiasi legge urbanistica, di natura e di cultura.

Il senatore Campanella, non ha alcun torto perchè nel 1964 forse era nato da poco, ed ha fatto benissimo a sollevare l'attenzione su questo tema.

Ma non ce ne voglia: anche il suo intervento sarà come una eclissi: spettacolare ma di breve durata. L'augurio è che non sia così naturalmente

Chi veramente avesse voluto fare uno scoop poteva e doveva farlo cinquanta anni fa

alt

 

Corre l'obbligo di completare il nostro intervento ricordando, al di là delle vicende particolari, l'impegno, questo sì che data da sempre, di donna Vittoria Alliata e del padre Francesco Alliata, principe di Villafranca, che è il caso di dire hanno speso una vita per tutelare una delle ville più belle non solo di Bagheria, ma forse dell'intera Sicilia.

 

Le foto interne sono del giardino di villa Valguarnera e di alcune statue ivi presenti

 

Sarà la commedia 'Evviva il sindaco' del poeta e scrittore Giovanni Girgenti, che verrà rappresentata in piazza Madrice alle 21.00, il pezzo forte della giornata di oggi: oltre agli eventi che si reiterano quotidianamente, la mostra 'I vecchi', la sfilata dei 'Tamburinai' e la cerimonia religiosa,  vanno anche ricordati alle ore 18.00, a cura dell'Associazione 'La Libellula', una mostra e dei racconti sul carretto siciliano.

Vi proponiamo due brevi schede sulla commedia Evviva il sindaco di Giovanni Girgenti  e sulla compagnia teatrale Uniti per creare che andrà a rappresentarla.

La Trama della Commedia

Mariano Camarda è un uomo piccolo piccolo, di un piccolo paesino della Sicilia, che ha tirato su una famiglia con l’antica arte dell’intrallazzo e con il contrabbando del tempo delle “privative”.

Ora è pronto a realizzare il sogno della sua vita, diventare sindaco del suo paese, non per passione politica o per sentimenti patriottici, ma per avere l’occasione di un “affaruzzu bellu azziccatu” che lo sistemi per la vita. Impegnerà all’uopo tutti i risparmi di una vita, sacrificando la dote e i sentimenti dei tre figli, nonostante l’avversione feroce e “femminina” della moglie Rosa.

Grande interprete del trasformismo politico, applicherà fantasiosi teoremi di “geometria politica” per avere la matematica certezza della sua elezione. Ci vuol ben altro però per fare di un piccolo affarista un grand’uomo, qualcuno che possa veramente meritare di essere acclamato: Evviva il sindaco!

La Compagnia teatrale 'Uniti per creare'

Il Gruppo d’Arte Filodrammatica Sperimentale “Uniti per Creare” di Bagheria nasce dalla passione per il teatro dei suoi fondatori, che nel giugno 2002 hanno voluto associarsi, mettendo a frutto la loro decennale esperienza nel teatro italiano (Pirandello) e dialettale (Martoglio, Girgenti, Russo-Giusti), per dare vita scenica a lavori inediti o per riscoprire testi poco rappresentati.

Tra questi si ricorda: “Masuzzu fattu a machina” e “ ’A morti avvenenti” di Sabina La Porta; “Ventu di tramuntana” ed “Evviva il sindaco!” di Giovanni Girgenti.
Con “Evviva il sindaco!”, commedia in 3 atti di Giovanni Girgenti, sabato 29 Giugno 2013 ha partecipato al 1° Festival Bagherese del Teatro Dialettale "Sotto le stelle" di Bagheria, organizzato dall’Associazione Culturale “La Scintilla” di Bagheria, svoltosi presso il Cortile Est di Palazzo Butera, aggiudicandosi il Premio Ignazio Buttitta come 1° Classificato, nonché il Premio come Miglior Attore non Protagonista assegnato a Giuseppe Gambino, nel ruolo di “Natalinu, figlio del Sindaco”.

Nel ruolo di “Mariano Camarda, sindaco” è Vincenzo Gambino; la moglie “Rosa” è Maria Pia Albanese.
 

 

  PROGRAMMA  di  VENERDI  2  AGOSTO  2013

    Ore 09.00 Gloria di Campane
    Ore 10.00 Sede Associazione Bagnera via Aguglia 2
    Mostra di fotografie “I Vecchi” di Angelo Restivo – orari visita dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 24
    Ore 17.00 Giro di Tamburinai di Baaria
    Ore 17.30 SS. Rosario - Coroncina
    Ore 18.00 Chiesa Madre – Beata Vergine Maria
    SS. Messa celebrata dal parroco
    Ore 18.00 Villetta Ugdulena
    Il carretto siciliano: mostra e racconti – a cura di Associazione La Libellula
    Ore 21.30 Piazza Madrice
    Commedia dialettale “Evviva u’ sindaco” di Giovanni Girgenti
    Compagnia Gruppo D’Arte Filodrammatica Sperimentale “Uniti per creare”
 

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