Attualità

Bisogna fare chiarezza sull’erogazione del servizio di assistenza igienico personale agli alunni diversamente abili, dopo diverse voci di “Corridoio” su tale servizio e sul suo mantenimento, si è preso atto che ufficialmente, il dirigente del settore II ha fatto pervenire ai genitori che usufruiscono del servizio igienico personale per i propri figli disabili, una lettera dove comunicava che L’ A.C. non poteva e non doveva garantire questo servizio.

Questo è quanto emerso dalla riunione congiunta tra la conferenza dei capigruppo e la I° e IV° commissione del venerdì 9 agosto.

Penso che il problema non sia più procrastinabile, l’Amministrazione Lo Meo ha il dovere di smentire o di fare chiarezza sulla suddetta lettera e dire alla città con numeri alla mano, l’intenzione che vuole intraprendere, perché un argomento simile non può e non deve avere colore o appartenenza politica e partitica.

Su tale tema saremo irremovibili, con tutte le nostre forze cercheremo di essere da pungolo e propositivi al fine del raggiungimento dell’obiettivo in questione.

Abbiamo proposto in conferenza dei capigruppo di essere insistenti anche con l’Assessore Regionale alla Famiglia, Ester Bonafede, perché è impensabile che non venga preso in seria considerazione un servizio così essenziale, quale quello igienico personale che riguarda le fasce più deboli, in particolar modo nella città più grande della provincia di Palermo.

Ma tutto ciò è demandato a questa Amministrazione che fa acqua da tutte le parti, ancora perde tempo a far uscire all’esterno un semplice comunicato che chiarisca le proprie intenzioni ufficiali, come concordato in riunione congiunta, figurarsi quanto dovremmo attendere per assistere ad azioni concrete, peccato che non è più possibile aspettare oltre.

Sicuramente bisogna pensare in maniera prioritaria al mantenimento del servizio,senza però trascurare la qualità, la sensibilità e la professionalità che in questi anni è stata profusa dagli operatori che ormai hanno anche instaurato un rapporto di reciproca stima e fiducia acquisita nel tempo con i bambini.

In attesa, ma non per molto, di capire concretamente la volontà di questa Amministrazione, non lasceremo respiro su questo argomento, un problema si politico, ma soprattutto umano che interessa la dignità e la moralità di un’intera collettività Bagherese.

 Maurizio Lo Galbo, Consigliere comunale

A partire da lunedì prossimo, 12 agosto 2013, piazzetta Butera sarà nuovamente fruibile ogni giorno, per il momento dalle ore 9.00 alle 13.00.


A comunicarlo l’assessore al Verde Pubblico, Massimo Mineo, che ha attivato una squadra per la pulizia straordinaria della villa che era stata ridotta in pessime condizioni per gli escrementi dei cani, per atti di vandalismo e incuria.


La villetta sarà gestita da un operatore che l’aprirà e la chiuderà ogni giorno, negli orari comunicati e controllerà che nessuno sporchi e compia gesti incivili.
“Prossimamente – spiega l’assessore – si procederà ad un avviso pubblico per concederne la gestione ad un associazione così come già fatto per villetta Ugdulena e si potrà prevedere un ampliamento dell’orario di apertura”.


Non è possibile infatti lasciarla aperta 24 ore su 24 perché la villetta pubblica è stata oggetto di bagordi notturni, di atti di vandalismo e veniva usata per dai padroni dei cani che abbandonavano gli escrementi dei loro animali indiscriminatamente senza procedere alla raccolta come dalle previste ordinanze sull’argomento.


“Auspico che la villa possa essere utilizzata dalle famiglie e dai bambini per poter giocare all’aria aperta e siano curata da tutti come bene comune, come se fosse casa nostra – dice l’assessore Mineo – e spero soprattutto che i proprietari dei cani capiscano che il suolo pubblico o di pubblico accesso (strade, marciapiedi, portici, piazza, zone verdi, zone attrezzate per bambini, ecc.) non può essere insudiciato a causa degli escrementi degli animali, con conseguenti rischi per la salute dei cittadini, con particolare riferimento alle fasce più esposte, quali bambini, ipovedenti e anziani”.

uffico stampa Comune di Bagheria

 

Il Consiglio comunale ha approvato nella seduta consiliare odierna, a maggioranza ( 16 voti favorevoli su 18 presenti, 2 astenuti) il nuovo regolamento comunale di attuazione dell’articolo 125 del decreto Legislativo n.163 del 18/04/2006 relativo al codice degli appalti in applicazione delle nuove disposizioni normative.

La norma che viene attuata disciplina il codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE.

Nello specifico l’articolo 125 riguarda i Lavori, servizi e forniture in economia per i quali specifica che “Le acquisizioni in economia di beni, servizi, lavori, possono essere effettuate: mediante amministrazione diretta; mediante procedura di cottimo fiduciario".

Il nuovo regolamento, immediatamente esecutivo, è un documento fondamentale per regolamentare l’acquisizione, in economia, di beni e servizi, risponde a recenti dettati normativi relativi al codice degli appalti e sveltisce enormemente le procedure per l’acquisizione di servizi e appalti pubblici di importi limitati che diventano così più facili, trasparenti e snelle.

Con il regolamento si sono volute perseguire semplificazione e maggiore certezza delle procedure; legalità negli appalti e nell'esecuzione dei lavori; tutela dei lavoratori, attraverso il rispetto dei contratti collettivi e la sicurezza dei luoghi di lavoro.

Questo regolamento consentirà lo snellimento di procedure per l’affidamento di appalti ha commentato l’assessore Franco Greco, che ha lavorato con grande impegno su questo documento – con questo atto sarà possibile in tempi brevi, e risorse economiche permettendo, espletare gara, concedere appalti connessi alla manutenzione ordinaria e straordinaria in materia di illuminazione pubblica, manto stradale, e delle diverse infrastrutture nonché degli immobili”.

“Questo regolamento, che verrà presto pubblicato nell’apposita sezione web del sito comunale spiega l’assessore è sviluppato e adottato dal Comune di Bagheria sulla scorta di regolamenti in atto vigenti nell’ambito della Regione Siciliana, nei dipartimenti ove vengono gestite tutte queste diverse tipologie di opere pubbliche con le quali si procede all’acquisizione di beni e servizi. Pubblicheremo integralmente non solo il regolamento ma anche i tempi e le modalità con le quali le imprese interessate potranno iscriversi all’elenco degli operatori economici tenuto dalle stazioni appaltante comunale”.

Infine il mio ringraziamento va agli uffici che hanno lavorato al documento conclude l’assessore - e soprattutto ai Consiglieri comunali che hanno approvato questo importante regolamento fondamentale per l’economia e lo sviluppo della Città”.

L’assessorato ha fatto un lavoro egregio ed utilissimo per le imprese e la Cittàha dichiarato il sindaco Vincenzo Lo Meosarà dunque più facile e trasparente gestire i lavori pubblici e fornire risposte concrete al nostro territorio in tempi brevi. Ringrazio il Consiglio comunale per aver compreso l’importanza dell’atto e contribuito ad una sua celere approvazione”.

Fonte  Ufficio  Stampa del Comune di Bagheria

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Nei giorni scorsi il Comune di Bagheria ha ricevuto dalla Prefettura di Palermo copia della interrogazione del senatore della Repubblica Francesco Campanella sulla situazione in cui versa una delle più belle ville storiche di Bagheria, Villa Valguarnera.

Il sindaco Lo Meo ha risposto dettagliatamente ai quesiti sebbene relativi ad anni di passate gestioni comunali che non riguardano questa in corso.

La risposta è stata inoltrata anche al Ministero dell’Interno - Ufficio affari legislativi e relazioni parlamentari.

altIl sindaco Lo Meo ha anche partecipato alla conferenza stampa indetta dal Movimento 5 Stelle nella stessa villa ed ha riferito parte delle informazioni che qui riportiamo e che sono oggetto della risposta inviata alla Prefettura.

Una norma, la legge 364/1909 e la successiva n. 688/1912 ha dichiarato l’area dove è stata edificata Villa Valguarnera sito di importante interesse è già nel 1914 è stato imposto il vincolo monumentale, poi rinnovato nel 1958 con la legge 1089/39, vincoli che, negli anni, hanno riguardato non solo l’edificio ma anche il grande viale d’accesso, il Kaffe-house con antistante zona e giardino, l’agro storico posto ad est della villa e l’antico giardino.

Con legge 1497/39 nell’anno 1953 l’area fu anche sottoposta a vincolo paesaggistico.

Nel 1994 venne inclusa nel vincolo monumentale anche la restante parte dell’antico giardino posto a sud della villa, dove sono stati edificati i 33 edifici abusivi.

Nel piano regolatore generale del 1976 la villa ricade in zona di “rispetto circostante delle ville” in parte sottoposta a vincolo monumentale con i vincoli del 1914 e ‘58.

Con la Sentenza del TAR Sicilia n. 225/85, a seguito di ricorso presentato da privati cittadini, tra i quali Alliata Giuseppe di Villafranca, l’’area è rimasta priva di destinazione urbanistica; soltanto nel 1993 ha riacquistato la destinazione di zona di “rispetto circostante le ville” prevista nel P.R.G. del 1976.

Nel PRG approvato con decreto dirigenziale n.148/D.R.U. del 2002 tutta l’area ricade in zona A/1 relativa ad edifici complessi di valore storico artistico e monumentale, prg decaduto con la sentenza del CGA n.960/2010.

Nel piano regolatore che è in corso di adozione al vaglio del Commissario ad Acta, l’area è riconfermata nella zona A1 a tutela del bene monumentale con le relative pertinenze. Giardino storico e aree di contesto.

altIn merito a quanto sollevato dall’interpellanza circa gli edifici abusivi, occorre ricordare che i proprietari della maggior estensione della villa, e nello specifico Sonia Amelia De Ortuzar, vedova Alliata, nel 1966 con un atto notarile (n. 804/1966) hanno trasferito parte della stessa zona alla società per azioni Produttori Riuniti come risulta da un atto di vendita del 1976).

La società negli anni ’70 ha fatto predisporre il frazionamento del terreno, approvato dall’UTE di Palermo e ha venduto i relativi lotti di terreno.

Una restante parte, rimasta nella disponibilità della famiglia Alliata, è stata trasferita a terzi a seguito di un apposito atto di frazionamento approvato dall’UTE di Palermo nel ’77.

E’ a partire da tali date che ebbe inizio l’abusivismo edilizio nell’area, durante la quale vennero edificati 30 edifici abusivi, realizzati quindi in data antecedente all’imposizione del vincolo paesaggistico e dell’ampliamento del vincolo monumentale.

Avvenne anche un intervento ispettivo da parte dell’assessorato regionale al Territorio e Ambiente che accertò la presenza di 33 edifici abusivi.

Una delibera dell’allora Giunta municipale, la n. 165 del ’87, dispose l’allargamento della via Vallone De Spuches e la realizzazione delle opere di urbanizzazione delle sedi viarie a servizio degli edifici abusivi ricadenti nelle vie E1, E2, E3, per i quali era stata presentata richiesta di condono edilizio, condono per il quale l’assessorato regionale chiedeva di dare sollecito esito alle relative istanze.

Di contro l’assessorato rilevava la mancata rispondenza allo strumento urbanistico dell’epoca (a seguito della Sentenza TAR n. 225/85) per quanto atteneva all’allargamento della via vallone De Spuches e per le opere di urbanizzazione, per le quali era necessaria una preventiva autorizzazione delle stesso assessorato regionale al Territorio e Ambiente, anche se si trattava di aree già perimetrate, ai sensi delle Leggi regionali e nazionali sul condono edilizio, perché interessate dal fenomeno dell’abusivismo edilizio.

L’amministrazione comunale, negli anni seguenti, procedette al rilascio delle concessioni in sanatoria per gli immobili, realizzati in epoca antecedente all’imposizione dei vincoli paesaggisti e monumentali previa acquisizione del parere Della Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Palermo.

In seguito ad una richiesta della polizia tributaria, nel maggio del 2011, si eseguì una individuazione su apposita planimetria, degli edifici che avevano ottenuto il condono, che erano in fase di concessione e che non avevano ottenuto la concessione.

In merito all’edificio ricadente in via Sofocle al civico 11, con la concessione edilizia in sanatoria è stata prescritta la demolizione della porzione dell’immobile ricadente nell’area monumentale.

altDopo aver autorizzato già diverse opere di manutenzione delle Villa già dal 1992, il Comune nell’aprile del 2011 ricevette una richiesta di inizio lavori di manutenzione che riguardavano il corpo centrale di villa Valguarnera, richiesta che fu dapprima rigettata per carenza di documentazione, successivamente, la ditta integrò la documentazione ed il settore dell’Urbanistica comunale concesse l’autorizzazione.

Contestualmente il Comune si trovò anche a dover rispondere ad una segnalazione fatta dalla maggior proprietaria, la signora Maria Correale Santacroce che con la sorella Teresa, chiedevano di accertare presunte violazioni edilizie da parte della restante proprietà.

Il documento inviato alla prefettura interviene anche sulle abitazioni di Gino Di Salvo e Sergio Flamia, "vecchie conoscenza" delle forze dell'ordine, il primo sottoposto a sorveglianza speciale sin dal 1975 e successivamente a custodia cautelare e a reclusione per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa, avendo posto in essere una continuativa attività di copertura e agevolazione della latitanza di Bernardo Provenzano; il secondo suo "delfino", anche lui arrestato nei giorni del "blitz Perseo" del 2008, quando gli venne contestato il solo favoreggiamento per aver messo a disposizione un suo immobile per ospitare i summit dei boss di Bagheria; successivamente, sarebbe diventato il cassiere del clan.

Da accertamenti effettuati sugli atti del Servizio Condono edilizio del settore Urbanistica è emersa l’esistenza della pratica di condono edilizio n. 831 che contiene 4 istanze di condono per le quali non è stata rilasciata alcuna concessione in sanatoria, anzi sono stati forniti all’agenzia del Demanio, filiale Sicilia, Beni e Veicoli confiscati le necessarie informazioni ai fini della confisca dei beni.

Infine è utile per una migliore lettura del quadro di insieme rilevare anche che, a seguito, nel 2012, dell’accorpamento delle quote della madre della zia Teresa e Maria Correale Santacroce, Vittoria Alliata di Valguarnera ha sottoposto all’attenzione dell’attuale amministrazione comunale, impegnata nell’adozione del nuovo PRG, la proposta di realizzare una struttura di accoglienza turistico congressuale, nell’area ricadente nel PRG vigente.

Proposta che non può essere accolta proprio perché l’area è sottoposta a vincolo monumentale, per la quale sarebbe necessaria una riduzione dei vincoli da parte dell’assessorato regionale di Beni Culturali e Ambientali.

altIn conclusione l’amministrazione comunale ha esaminato le istanze di sanatoria degli edifici ricadenti nel’area di vincolo valutando responsabilmente tutti gli atti, con particolare riferimento all’epoca di edificazione, esitando positivamente quelle per i quali c’erano i presupposti per la sanabilità realizzate in epoche antecedenti rispetto ai vincoli e dando il diniego per quelle realizzate in epoche successive.

Non ha rilasciato concessione edilizie per l’edificio Di Salvo anzi ha fornito le necessarie informazioni ai fini della confisca del bene al mafioso; ha autorizzato tutti gli interventi di manutenzione del complesso monumentale di villa Valguarnera sin dal 1992 previa acquisizione del parere della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali; è intervenuta nei contenziosi tra i diversi soggetti proprietari di villa Valguarnera collaborando con gli organi di polizia; ha previsto nel PRG norme di tutela del bene monumentale.

“Non possiamo non ascoltare il grido di aiuto che giunge dai proprietari di villa Valguarnera che non è un bene monumentale solo dei rispettivi proprietari ma è una ricchezza per la città, da custodire e preservaredice il sindaco Vincenzo Lo Meoesistono leggi, regole, enti preposti, che giocano ruoli non indifferenti per preservare i beni architettonici. Anche a questi Enti e a queste norme dobbiamo rispondere, tutti indistintamente, e lo facciamo con un unico scopo il bene della nostra città”.

Fonte  Ufficio Stampa del Comune di Bagheria
 


 

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