Torna lo stato di agitazione tra i contrattisti che sono riuniti al Municipio

Torna lo stato di agitazione tra i contrattisti che sono riuniti al Municipio

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Tutto in salita il percorso per la proroga dei 32 contrattisti: le prescrizioni arrivate dal Ministero degli Interni che prevedono tutta una serie di adempimenti dell'amministrazione prima di poter procedere alla prosecuzione del rapporto di lavoro così come esplicitamente previsto dalla norma  votata dall'Assemblea siciliana il 5 gennaio 2015, hanno messo in allarme i 32 contrattisti.

Nella nota si dice che 'l’attestazione dell’esistenza di società partecipate, aziende e istituzioni e in assenza di queste pretende almeno la certificazione che l’ente abbia adottato gli atti di coordinamento delle politiche assunzionali di cui all’art. 3 comma 5 del D./L 90/2014', passaggio che l'amministrazione non avrebbe ancora fatto.

Anche il richiamo ad una sentenza della Corte dei conti regionale laddove recita ”La proroga non può riguardare sic et simpliciter tutti i lavoratori titolari di contratto a tempo determinato, ma può essere disposta solo nell’ambito della programmazione triennale del fabbisogno del personale e solo qualora concorrano tutti i presupposti previsti dall’art. 4, comma 9 del dl 101 del 2013", sembra volere mettere dei paletti ben chiari e formalmente ineccepibili, prima di potere accogliere ed autorizzare la proroga, i cui dati di contabilità, specifica la responsabile del Ministero, dr.ssa Tonelli, debbono essere naturalmente certificati e sottoscritti dal dirigente di settore.

Da parte loro i contrattisti chiedono al'amministrazione comunale risposte certe in relazione ai quesiti posti dal Ministero, in soldoni, se  le delibere adottate a fine novembre che si riferiscono al fabbisogno organico triennale del personale,  siano adeguate alla bisogna.

Da segnalare anche una dichiarazione di Maurizio Lo Galbo (FI): "Avevamo già sottolineato che l'iter intrapreso da questa amministrazione, per prorogare i 32 contrattisti non era quello corretto, (questa nota è l'ennesima conferma) anche perché supportati dalle diverse audizioni sostenute con autorevoli personalità regionali, che indicavano un percorso totalmente diverso da quello intrapreso dall'amministrazione Cinque.
Facendo evincere che c'è una legge regionale che in maniera esplicativa, parlava di prorogare già da gennaio i suddetti dipendenti.
La mia solidarietà per questa vicenda paradossale, non solo è diretta al dramma che stanno vivendo le 32 famiglie bagheresi che aumentano la percentuale di disoccupazione nel nostro territorio, ma sono vicino a tutta la cittadinanza che in questi mesi per mancanza di queste figure all'interno della macchina burocratica, stanno vivendo un disagio notevole per i diservizi che questa decisione sta creando, proprio perché gli uffici comunali si trovano impossibilitati a poter erogare le prestazioni basilari al cittadino".