Brevi

Risponde così il sindaco Lo Meo sul sito ufficiale del Comune al comunicato da noi pubblicato, in cui i lavoratori Fiat e dell'indotto residenti a Bagheria, lamentavano l'assenza del sindaco o di un suo rappresentante, nelle manifestazioni pubbliche in cui i dipemdenti della Fiat di Termini Imerese stanno lottando duramente per difendere il loro futuro.

"Sono pronto ad incontrare una delegazione dei lavoratori e a partecipare a tutti gli incontri indetti dai sindaci del comprensorio - dice il sindaco Lo Meo - non dimentico la drammatica situazione che stanno vivendo tante famiglie e sarò in prima linea con loro per ricercare e promuovere soluzioni che possano garantire i lavoratori".

Nella nota si precisa altresì che precedenti impegni istituzionali non avevano permesso al sindaco Lo Meo di rispondere all'invito rivoltogli dal sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato, di partecipare alle due riunioni che si sono svolte nei giorni scorsi tra i sindaci del comprensorio ed i rappresentanti sindacali FIM - FIOM - UILM.

 

 

Erano presenti il viceconsole del Marocco con delega alle questioni culturale Mohammed Jamal Chaqchaq, l'assessore alla cultura Piero Tornatore, il coordinatore di Bagheria Popolare Nino D'amico, il consigliere comunale Mimmo Prestigiacomo e gli ex assessori Salvatore D'Alessandro e Gianfranco Ingrassia, con Biagio Sciortino a fare gli onori di casa, all'inaugurazione della sede dell' Associazione culturale "Le Porte del mediterraneo", che sarà anche punto di riferimento politico per quanti sono vicini all'ex sindaco di Bagheria.

Scopo dell'Associazione, la cui sede si trova in piazzetta Montana nel centro Alfano, è quello favorire l'incontro e la conoscenza tra popoli di diverse culture e tradizioni per rendere possibile una maggiore integrazione.

La sede del centro, dove si svolgeranno anche corsi di lingua araba, oltre che rappresentare un punto di riferimento per le problematiche dei residenti magrebini nel nostro territorio, sarà anche luogo di confronto politico per quegli uomini e quei movimenti che sono vicini a Biagio Sciortino.

Durante l'incontro sia  il viceconsole che la responsabile dell'associazione "Le porte del Mediterraneo", Amina Belghouate, hanno apprezzato lo sforzo che si compie a Bagheria per superare barriere e pregiudizi, ripromettendosi nel futuro di realizzare un progetto portato avanti dalla precedente amministrazione, e cioè di favorire un gemellaggio tra Bagheria e una cittadina del regno del Marocco a noi affine, e più vicina per storia e cultura.

L'assessore Piero Tornatore ha a sua volta ribadito che si porteranno avanti le iniziative avviate dalla precedente amministrazione che mirano alla promozione umana e alla crescita culturale della nostra comunità.

 

Mercoledì 21 settembre alle ore 18.00 presso i locali della chiesetta di Piazza Matrice, promossa dal gruppo consiliare di " Alternativa per Casteldaccia libera", si svolgerà una Assemblea cittadina avente per oggetto il recente aumento della Tarsu.

Il gruppo consiliare di "Alternativa per Casteldaccia libera" informa altresì quei cittadini che hanno ricevuto bollette esose sia per la Tarsu che per l'ICI, che si sta predisponendo, oltre agli interventi politici fatti in consiglio, anche un ricorso collettivo (class action).

Alla riunione sarà presente il Prof . Universitario Esperto in Tasse e Tributi Avvocato Alessandro Dagnino (tra l'altro presentatore di un analogo ricorso a Palermo accolto dal TAR ) che spiegherà in maniera chiara la vicenda del nostro comune e risponderà alle domande dei cittadini.

Parteciperanno inoltre altri esperti in materia di tasse e tributi.

I cittadini sono invitati a partecipare.

Alternativa per Casteldaccia libera

 

Venerdì 23 Settembre 2011 dalle 8:30 alle 18:15,  presso Palazzo Villarosa, Via Flavio Gioia, 2 - Bagheria (PA), si svolgerà  organizzato dall'associazione MASTER (MAterials and Structures, TEsting and Research) un convegno sul tema: "CONTROLLI DI ACCETTAZIONE DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE, INDAGINI NON DISTRUTTIVE E MONITORAGGIO DELLE STRUTTURE"

L'incontro vuole porre l'accento sulle novità introdotte dalle nuove norme tecniche sulle costruzioni, in particolare sulle verifiche e i controlli strutturali sia in fase di esecuzione che in fase di collaudo.

Tra gli altri relatori interverranno il Prof. Ing. Antonio Cerami dell'Università di Palermo e l'Ing. Antonio Lucchese, Dirigente 1^ divisione del Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

La quota di partecipazione è di € 30,00 e prevede: attestato di partecipazione al convegno, raccolta delle dispense didattiche presentate dai relatori, coffee-break e colazione di lavoro.

E' possibile prenotarsi al seguente link:
http://www.insic.it/eventi/StruttCivili2011Bagheria/iscrizione.asp

PROGRAMMA DEL  CONVEGNO

Mancava soltanto il Sindaco di Bagheria agli incontri tenutisi alla Presidenza della Regione tra il Presidente Lombardo, l'Assessore all'Attività Produttive Venturi, i Sindaci del comprensorio, i lavoratori della Fiat e dell'indotto, i Sindacati e diversi Parlamentari Nazionali e Siciliani.

A lamentarsi sono i circa cinquanta lavoratori bagheresi che lavorano alla FIAT e nell'indotto, che nei due incontri svoltesi il 14 e 20 settembre alla Presidenza della Regione, non hanno visto partecipare nessuno in rappresentante dell'Amministrazione Comunale.

Per ben due volte il Sindaco di Termini Imerese Salvatore Burrafato ha inviato al Sindaco di Bagheria l'invito a partecipare agli incontri programmati.

I lavoratori bagheresi visti la mancata partecipazione dei rappresentanti del Comune di Bagheria, esprimono tutta la loro preoccupazione nel sentirsi abbandonati dal Sindaco e dall'Amministrazione Comunale in un momento in cui rischiano di perdere il posto di lavoro per le note vicende della Sicilfiat e sperano che nei prossimi incontri ci sia una presenza più attiva da parte del Sindaco di Bagheria o di un suo delegato.

Nuove accuse al ministro delle Politiche agricole Saverio Romano e all'ex presidente della Regione Salvatore Cuffaro, gia' condannato per favoreggiamento mafioso.

A parlare dei rapporti con Cosa nostra dell'ex governatore siciliano e del politico dei Responsabili e' il pentito Stefano Lo Verso, per anni vicinissimo al boss Bernardo Provenzano.

I verbali con le dichiarazioni del pentito sono stati allegati al ricorso in appello presentato dai pm di Palermo contro la sentenza di proscioglimento di Cuffaro dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa

Le dichiarazioni di Lo Verso hanno aggiunto elementi nuovi a carico di Cuffaro e pesanti argomentazioni contro il ministro Romano per cui recentemente la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per concorso in associazione mafiosa.

Ma cosa riferisce Lo Verso, mafioso di primo piano di Ficarazzi (Palermo) che ha coperto anche la latitanza di Provenzano? Ai pm il pentito racconta di avere saputo nel 2003 dal boss di Villabate Nicola Mandalà degli stretti rapporti tra Romano e Cuffaro e Cosa nostra. "Sviluppando un discorso su un costruttore che stava edificando una chiesa a Villabate - racconta il collaboratore - Mandalà mi disse che non c'erano problemi né a livello comunale, né a livello regionale e nazionale. Aggiunse che loro erano legatissimi a Totò Cuffaro e Saverio Romano".

Il pentito, inoltre, dice di avere saputo da un uomo vicino a Provenzano, Vincenzo Paparopoli, che le dichiarazioni fatte dall'ex presidente del consiglio comunale di Villabate, Francesco Campanella, mafioso poi pentito, "sui legami tra Romano e la famiglia mafiosa di Villabate erano vere e che i rapporti erano mediati da Nino Bruno, cugino di Nicola Rizzo".

Pesanti anche le dichiarazioni rese da Lo Verso su Cuffaro.

Il collaboratore ha raccontato che sarebbe stato proprio il capo di Cosa nostra a tirare in ballo l'ex governatore. Dopo l'arresto del manager della sanità privata Michele Aiello, condannato poi per mafia, il padrino corleonese avrebbe detto a Lo Verso di stare sereno "perché tanto Cuffaro deve mantenere gli accordi".
Nell'atto di appello firmato dai pubblici ministeri, una sessantina di pagine in tutto, sono stati allegati tre verbali di Lo Verso

 

 

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