Si terrà presso la sala Martorana - Fumagalli di villa Butera a Bagheria, domenica 3 novembre, alle ore 17:00, la presentazione del volume di Giuseppe Firenze dal titolo: “Per una fedele espressione della pietà popolare”, la Sua terza pubblicazione.
All'evento, saranno presenti per i saluti istituzionali, il sindaco Filippo Maria Tripoli, l'assessora alla Pubblica Istruzione Antonella Insinga ed il consigliere e confrate Sergio Cannizzaro. A seguire, gli interventi di Biagio Sciortino assessore alla Legalità, Beni Confiscati, dipendenze patologiche del comune di Bagheria, vice direttore del centro terapeutico “Casa dei giovani” di Bagheria e componente al tavolo degli esperti nazionali sull'alcol dipendenza presso il Ministero della Salute, seguiranno Giovanni Tesè avvocato cassazionista docente ordinario di discipline giuridiche ed economiche scrittore e saggista, Rocco Gumina docente di religione cattolica. Ad arricchire l'evento momenti di poesie dedicate alle vittime di giustizia e mafia a cura di Michelangelo Balistreri. A moderare l'incontro, il dott. diacono Pino Grasso.
L'autore: Motivato circa il rinnovamento delle associazioni laicali, così nella corretta gestione e purificazione di devozioni, delle feste religiose, processioni e nel rispetto delle immagini sacre, nella totale umiltà e servizio reso alla Chiesa, ho la gioia di condividere la pubblicazione del libro, dal titolo: “Per una fedele espressione della pietà popolare – suggerimenti al popolo devoto”. Nel 2018 avevo pubblicato il primo libro dal titolo “Crescere nella fede e nella misericordia all’interno della famiglia confraternale” (29 giugno 2018, Euno Edizioni, Leonforte, Enna), segno di una forte sensibilità e un profondo amore che nutro per questa tematica delle confraternite, delle devozioni, della fede vissuta in questi ambiti. La prima pubblicazione era stata accompagnata dalla lettera che il Segretario di Stato di Sua Santità e della Santa Sede, Sua Em.za cardinale Pietro Parolin, mi inviò in seguito alla pubblicazione del menzionato libro. Così in questa nuova pubblicazione ho desiderato riproporre la lettera del cardinale affinché, ancora una volta, attraverso le Sue parole di incoraggiamento, di una vera testimonianza e vicinanza verso questo particolare mondo, possa portare frutti di cambiamento e conversione. Questa nuova pubblicazione nasce dopo la presentazione della tesi presentata a Roma, frutto anche della mia esperienza personale, musicale maturata negli anni e a seguito quindi dei corsi promossi dalla Pontificia Accademia Mariana internazionale, nel Dipartimento di analisi, studio e monitoraggio dei fenomeni criminali e mafiosi " Liberare Maria dalle mafie e dal potere criminale".
Da premettere che questo Compendio è dedicato anche a tutte le autorità ecclesiastiche a cui sta a cuore l’evangelizzazione del popolo e conseguente alle autorità civili e militari.
Questo Compendio è stato pensato anche per il nuovo Anno Santo ordinario che stiamo per iniziare affinché possa essere monito per un radicale cambiamento e speranza per un nuovo modo di pensare nell' organizzare le nostre feste che debbono essere meno competitivi ma più caritativi, con meno ostentazione ma più testimonianza di vera Fede e devozione.
Ecco che quando ci imbattiamo in qualche processione nei quali mancano la partecipazione del popolo, del clero o della preghiera, ma ci sono solo suoni di tamburi e di bande musicali, non rispecchia il vero significato di una processione. Infatti la religiosità ha bisogno di essere purificata da ciò che è estraneo al messaggio evangelico. Diversamente può generare domande senza risposte, gestualità senza contenuti, memorie legate all’emozione, un modo personale e sentimentale di vivere la fede, basato esclusivamente su forme esteriori. Ogni celebrazione è della Chiesa che prolunga la gioia pasquale. Il libro oltre a parlare del tema confraternite, feste religiose, il business delle feste, devozioni, inchini, la religiosità dei mafiosi, la legalità, riferimenti di esortazioni da parte dei Papi e Vescovi, in particolare del nostro Arcivescovo di Palermo, Sua Ecc. Rev. Mons. Corrado Lorefice, ho voluto dare spazio anche alla problematica della droga, piaga della nostra società che deve sempre essere attenzionata da tutte le forze della politica, nelle istituzioni civili ed ecclesiastiche. Infine ho voluto ricordare molti passaggi al riguardo delle vittime e martiri della giustizia che con il loro esempio hanno offerto la loro vita e per il loro impegno ci hanno lasciato e consegnato una testimonianza per tutti noi, esempi da imitare per le nuove generazioni.